Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 23 nr. 205
dicembre 1993 - gennaio 1994


Rivista Anarchica Online

La logica del consenso

La splendida presentazione del libro «Principi per un'etica ludica», operata da Elena Petrassi nel numero 202 di «A», mi porta a considerazioni su quel «senso stesso dell'anarchia» come scrive terminando il pezzo l'autrice.
A mio parere, l'anarchia e i movimenti libertari che più o meno aderiscono ad un'idea esaltatrice della libertà dell'individuo, non nascono e si sviluppano in quell'epoca industriale permeata dallo spirito dell'illuminismo come sostiene Eisermann, quando indica nell'anarchismo l'idea, in una sintesi sociologica, della perfettibilità umana, condivisa da quasi tutti i più grandi pensatori del movimento di idee libertarie. Una valutazione, secondo me sbagliata, lega il nostro mondo di idee a quelle forme di espressione politica e culturale facenti capo al razionalismo scientifico e al positivismo asettico e disumanizzante che ha racchiuso tutta la seconda metà del secolo scorso. Le idee evoluzionistiche darwiniane imperanti, hanno portato facilmente sociologi come Comte e Durkheim a farsi propugnatori di un'organizzazione della società, nella quale l'anarchismo non può riconoscersi, non solo in quanto spinge (l'organizzazione) all'affermazione del gruppo sull'individuo, con il relativo restringimento delle libertà individuali, ma anche perchè l'individuo è visto, in quest'ottica, come un robot, uno schiavo passivo di un meccanicismo della società iperindustrializzata che lo porta sempre più all'alienazione.
Questi personaggi, secondo me, non rappresentano quella che è da loro chiamata «la religione dell'umanità», che noi anarchici vediamo sottoforma di solidarismo scevro da qualsiasi forma di autoritarismo, dove l'organizzazione non si fonda sulla costrizione, ma sul consenso e al mito dell'organizzazione razionale, laica scientifica alienata e alienante, l'anarchismo contrappone la logica del consenso, il volontarismo individuale, una cultura che sia popolare e creativa, la grandezza dell'essere umano fattosi con l'anarchia e per l'anarchia veramente uomo.
Un abbraccio fraterno a tutti.
Viva l'anarchia!

Ciro Marotta (Nola)