Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 22 nr. 193
estate 1992


Rivista Anarchica Online

Tra occupazione e repressione
di Kollettivo Arkano

Anche a Pordenone, città di provincia ricca e borghese, esiste una piattaforma di lotta, espressa dal kollettivo per gli Spazi Sociali "ARKANO". Dopo anni di conformismo, appiattimento e abulia a tutti i livelli, in questa città stiamo tentando di riaggregare i giovani e non solo, allo scopo di ottenere uno spazio che attualmente non esiste, libero dal capitale, dalla droga di stato e al di fuori di qualsiasi schema istituzionale, un posto che sia okkupato ed autogestito. Cinque sono stati i tentativi di okkupazione, il più lungo dei quali durato solo venti giorni, e diverse le manifestazioni di protesta organizzate assieme alle altre realtà di lotta di Veneto e Friuli.
Le nostre iniziative, come un po' dappertutto, ormai grazie al PIANO TREVI, sono state sempre duramente represse, con cariche delle forze dell'ordine, che nessuno spazio in questa città lasciano al dissenso non violento e alla libera espressione delle proprie idee. Oggi abbiamo ancora un Centro Sociale, 16 compagni sono stati denunciati per furto di energia elettrica, okkupazione e danneggiamenti per la prima esperienza del novembre dell'anno scorso, questi ragazzi avranno il processo il 17 settembre. Altri tre compagni sono stati denunciati per oltraggio e violenza contro pubblico ufficiale, per gli scontri avvenuti per autodifesa durante la manifestazione dell'11 aprile, anche loro finiranno sotto processo in febbraio dell'anno prossimo; questa manifestazione è stata volutamente autorizzata, e allo scopo di protestare contro gli sgomberi precedenti, contro tutti i tipi di repressione e per ribadire la nostra determinazione ad avere uno spazio nostro. Questa è la nostra situazione, in questo momento stiamo preparando la difesa politica per i processi, ciò significa dotarsi di avvocati, che qui da noi non sono gratuiti perché nessuno di loro è un compagno o un simpatizzante. Per questo motivo ci rivolgiamo al movimento antagonista nel suo insieme per chiedere una solidarietà sì politica ma soprattutto economica, considerando che i compagni inquisiti rischiano grosse pene e che non posseggono la somma necessaria per pagare la propria difesa. Chi volesse contribuire, può farlo spedendo tramite c/c postale al seguente numero 11061595 intestato a De Sibio Marco una qualsiasi somma anche simbolica specificando la causale del versamento (SPESE PROCESSUALI). Rivendichiamo la nostra determinazione a proseguire nella lotta che abbiamo cominciato, sollecitiamo la ripresa da parte di tutti i momenti di azione diretta collettiva, contro questo Stato MAFIOSO E REPRESSIVO e contro tutte le espressioni di KAPITALISMO.