Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 170
febbraio 1990


Rivista Anarchica Online

Pinelli 1 2 3 4
a cura di Salvo Vaccaro

Milano: fiaccole nella notte

Numerose iniziative di segno anche molto diverso (a seconda del loro grado di "ufficialità istituzionale") hanno ricordato a Milano il ventennale della strage di piazza Fontana e dell'assassinio di Pinelli. Non c'è stato, il 12 dicembre, il "tradizionale" corteo (unitario) dei giovani, della sinistra, ecc... Le beghe e le risse politiche tra gli autonomi da una parte e alcune forze più o meno istituzionali dall'altra, hanno portato ad una (squallida) frattura. Ci sono stati così due cortei, uno dei centri sociali (più autonomi) ed uno di alcune scuole. Gli anarchici del circolo "Ponte della Ghisolfa" nel denunciare la negatività di simili beghe, hanno preferito presidiare per l'intera mattinata - insieme con Democrazia Proletaria - la contestatissima lapide che in piazza Fontana ricorda l'assassinio di Pinelli.
Venerdì 15, con partenza alle ore 21.30 dalla solita piazza Fontana, un corteo promosso dal circolo "Ponte della Ghisolfa" da Democrazia Proletaria e dal Centro sociale occupato Alcione, ha attraversato il centro cittadino: la suggestiva fiaccolata ha percorso anche via Fatebenefratelli, sfilando davanti alla questura. Un migliaio circa i partecipanti a questa iniziativa.
Due giorni dopo, gli stessi tre organismi hanno promosso presso l'Alcione occupato una serata incentrata sugli interventi di Elio e le storie tese, Gnola blues band, Officine Schwarz, Paolo Rossi e Yu Kung, nonché su alcuni interventi che hanno ricordato l'assassinio di Pinelli e ne hanno sottolineato la perdurante "attualità". Duemila persone nello strapieno teatro ed alcune centinaia di persone che fuori hanno atteso inutilmente di poter entrare hanno segnato il pieno successo dell'iniziativa.

Palermo: da piazza Fontana a Tienanmen

In occasione della ricorrenza del ventennale della strage di piazza Fontana e dell'omicidio di Pino Pinelli, il circolo anarchico 30 febbraio e la F.A.I. di Palermo, in collaborazione con gli Anarchici Siciliani Associati, hanno inteso portare un contributo alla riflessione collettiva su vent'anni di stragi di stato.
"Da piazza Fontana a piazza Tienanmen" è stato infatti l'asse portante del week-end festivo dell'8, 9, 10 dicembre scorsi.
Presso il Centro Sociale Autogestito di via Montevergini a Palermo è stata esposta una mostra contro-informativa sui fatti del '69 consistente in 28 pannelli riportanti le testate più significative di Umanità Nova e di A Rivista anarchica dell'epoca, sino a coprire i vent'anni.
Parallelamente, è stata allestita una mostra in 13 pannelli sulla strage di piazza Tienanmen del giugno scorso, con una quarantina di foto assolutamente inedite in Italia e la traduzione di materiali (volantini, tatzebao, ecc.) provenienti dalla Cina. Sono stati trasmessi i video relativi agli eventi presi in considerazione, mentre la comunità palestinese locale, visto che il 9 dicembre era anche il secondo anniversario dell'Intifada, ha portato un video autoprodotto e organizzato una deliziosa cena con loro piatti tipici per l'ottantina di persone che hanno partecipato alla manifestazione, compresi compagni provenienti dal resto dell'isola, dalla Calabria, Campania e Puglia.
La contemporanea occupazione della facoltà di Lettere, presidiata da un gruppo consistente di compagni del C.S.A., e la pioggia torrenziale fanno cadere il momento assembleare previsto per il pomeriggio del sabato, prima del concerto del gruppo locale "Dasvidania".
La mattinata della domenica 10, infine, è stata dedicata ad un incontro tra i compagni del meridione presenti, che si sono scambiati valutazioni in merito ai temi del momento (est, mondo della informazione, antimilitarismo, F16, ecc.), nonché sul modo più adeguato per comunicare meglio tra compagni sparpagliati e frammentati sul territorio del sud d'Italia, già abbastanza penalizzato per via della carente infrastruttura dei collegamenti. Pur avendo tappezzato Palermo con circa 800 manifesti, i mass-media ufficiali hanno quasi ignorato il ciclo di iniziative, eccezion fatta per la RAI, per un consorzio di emittenti locali che hanno ripreso i locali del C.S.A. e le mostre ivi tenute per uno spazio autogestito di cinque minuti dedicati ai vari movimenti cittadini di base.

Modena: la giunta e l'estetica

Volevano fare uno spettacolo teatrale nella centrale piazza Matteotti, per ricordare Pinelli nel 20° anniversario del suo assassinio in questura.
A tal fine gli anarchici del Centro sociale "La Scintilla" (una loro auto-intervista è apparsa su "A" 167, lo scorso ottobre) avevano ottenuto la regolare autorizzazione della polizia municipale, quella della questura ed avevano anche versato la tassa per la temporanea occupazione del suolo pubblico. Ma la giunta rossa della rossa Modena ha disposto che lo spettacolo teatrale non avrebbe dovuto tenersi.
Motivazione ufficiale: "L'installazione di un'impalcatura, in quanto struttura antiestetica, contrasta con le esigenze di qualificazione dell'arredo e dell'immagine del Centro storico".
Come dire, l'estetica al servizio del potere.

Scandicci: il prefetto e la via

"Il consiglio comunale, ricordato di aver approvato per ben due volte a distanza di anni e all'unanimità delibere per intitolare una strada a Giuseppe Pinelli; rilevato che la Prefettura di Firenze in forza della legge fascista n.1188 del 23.6.1927 non ha concesso il necessario nulla-osta; ritiene che tale rifiuto sia limitativo dell'autonomia locale prevista dall'ordinamento della repubblica italiana e rivendica pienamente il diritto dei cittadini alla intitolazione della strade specie, come in questo caso, quando ciò è avvenuto col consenso unanime di tutte le forze politiche presenti; dà mandato al sindaco di guidare una delegazione dal Prefetto per riconfermare la piena convinzione del consiglio comunale riguardo l'intitolazione di una strada così come unanimemente espresso per due volte da parte di questa assemblea".
Così, il 16 dicembre, a Scandicci, vicino a Firenze, si e proceduto: su iniziativa del consigliere comunale verde arcobaleno (nonché esponente nazionale dei COBAS macchinisti) Ezio Gallori - all'intitolazione di una via a Giuseppe Pinelli.
Alla faccia del Prefetto (e, un po', anche del potere centrale che rappresenta).