Rivista Anarchica Online





Guerra totale/ Ma l'antimilitarismo esiste ancora?

Cara redazione,
dopo una lunga pausa, durata oltre trent'anni, ho ripreso ad acquistare la vostra splendida rivista, ovviamente la versione cartacea. Non c'è niente di più bello che toccare, sfogliare, sentire tra le dita le pagine di una rivista.
Tra le tante cose che ho da dire, una domandina semplice semplice: ma l'antimilitarismo esiste ancora? Viviamo in un bruttissimo periodo, è in corso una guerra totale, virtuale ma anche reale, di tutti contro tutti. Non c'è più posto nemmeno per il pacifismo, figuriamoci per l'antimilitarismo.

Eliseo Politi
Lecce


Ateismo/Botta... Quegli opuscoli sono sempre attuali

sul numero 434 di “A” (maggio 2019) nell'articolo redazionale di presentazione, precisamente a pag. 8, scrivete: «Siamo ormai lontani mille miglia dagli opuscoli di stampo ottocentesco su “le 10 prove della non esistenza di dio” e cose simili. È passata la stagione del “se credi in dio sarai sempre schiavo.”»
Ebbene, sia come membro di una casa editrice (La Fiaccola) che di quegli opuscoli ha fatto (e fa) larghissima diffusione, sia come militante anarchico e anticlericale, nonché ateo, mi sento di non condividere tale affermazione.
Nelle scuole, tra gli adolescenti, in molti, volenti o nolenti, si trovano a dover affrontare il problema di dio, e del credervi o meno, a prescindere se poi frequentino o no la messa o ambienti cattolici. Nella scuola pubblica, in particolare, dove impera l'ora di religione, i ragazzi discutono di queste cose, specie se in mezzo a loro c'è qualche atea o ateo, o qualcuno che non si avvale dell'IRC (insegnamento della religione cattolica). E quelle discussioni toccano i temi “ottocenteschi” dell'esistenza del male in rapporto a dio, del ruolo dell'individuo rispetto a dio che spinse Bakunin a scrivere la famosa frase “se dio è, l'uomo è schiavo”, eccetera.
Anche nella mia esperienza personale, di adolescente tanti anni fa (comunque non certo nell'ottocento) e di genitore di oggi, ho vissuto e assistito ad animati dibattiti su questo piano di discussione.
La libertà, con al suo interno anche la libertà di credere, è una cosa a cui non rinunceremo mai, e anche nell'ottocento i famosi “mangiapreti” la sostenevano e difendevano. Ma gli argomenti, sia quelli banalmente concreti, come le varie dimostrazioni dell'inesistenza di dio, o quelli più filosofici, sono tutti utili, vivi ed essenziali a contrastare quella grande centrale di potere e di violenza che è la Chiesa cattolica (e tutte le chiese sedicenti detentrici di verità), e guai a noi a darli per superati o, peggio ancora, dare per scontato che non siano più validi. Sarebbe un altro piccolo passo del nostro distacco dalla realtà.

Pippo Gurrieri
Ragusa


Ateismo/ ...e risposta. Certo, ma dopo l'ateismo di stato...

L'anticlericalismo è uno dei nostri cavalli di battaglia e le due copertine che qui riproduciamo ne sono recente piccola testimonianza.
Siamo tra i pochi – sicuramente con le compagne e i compagni di Sicilia Libertaria – che danno una valutazione drasticamente negativa anche del papato del gesuita Bergoglio: non ci basta qualche presa di posizione generica contro il capitalismo o in favore dei migranti per farlo diventare un nostro compagno di strada, come fa gran parte della sinistra anche “rivoluzionaria”.
Diversa sensibilità abbiamo, rispetto a Pippo, sulla questione specifica dell'ateismo. Anche dopo l'esperienza storica delle dittature comuniste e naziste, atee, con tanto di ateismo di stato e persecuzione in vario grado di chi professava una religione, e prendendo atto che anche nell'anarchismo ci sono state e ci sono persone che hanno fatto e fanno convivere una qualche forma di fede in dio con gli ideali libertari, non siamo più interessati – noi di “A” – a dimostrare che dio non esiste. Il sicuramente ateo Errico Malatesta, in proposito, diceva che “noi di fumo non ne insacchiamo”. Noi andiamo oltre: preferiamo dire che dio esiste per chi ci crede. Noi non ci crediamo. E chiusa lì.
Non è vero, a nostro avviso, che chi crede in dio accetti di per sé la schiavitù, mentre chi non ci crede sia persona libera da pregiudizi. L'esperienza ci ha fatto conoscere persone meravigliosamente anarchiche che credevano in dio e atei convinti che stavano dalla parte dei persecutori, in nome anche dell'ateismo.
Questioni del tutto aperte, sulle quali ci piace tenere, su “A”, aperta la riflessione.
Grazie dunque a Pippo, meritorio prosecutore di quell'instancabile attività editoriale che affonda le proprie origini nell'impegno anticlericale e ateista del compianto Franco Leggio. Non sappiamo che cosa avrebbe detto Franco della foto di un corteo di cristiani pachistani che sfilavano con grandi crocifissi addosso, per protestare contro le persecuzioni anti-cristiane in Pakistan, da noi pubblicata su “A” qualche anno fa.
Noi siamo dalla parte della libertà, sempre. E quando i cristiani vengono perseguitati in quanto tali, la nostra simpatia pubblica va a loro. Anche se riteniamo che dio non esista. Ma questo non è più, per noi, una questione essenziale.

la redazione di “A”

La copertina di “A” 416 (maggio 2017)
La copertina di “A” 434 (maggio 2019)






I nostri fondi neri

Sottoscrizioni. Giuseppe Galzerano (Casalvelino Scalo – Sa) 10,00; Valeria De Paoli (Novate Milanese – Mi) per Nopoteribuoni, 125,00; Paolo Grazini (Viterbo) 50,00; Ivano (Milano) 50,00; Mario Perego (Carnate – Mb) 50,00; Fabiana Antonioli (Mezzenile – To) 100,00; Francesco Tomasin (Trieste) “continuate così”, 10,00; Massimo Manavella del Rifugio Selleries (Roure – To) per il progetto Nopoteribuoni, 375,00; Mauro Mazzoleni (Malnate – Va) 20,00; Massimo Isotti (località ignota) “buon lavoro”, 30,00; Paolo Maddonni (Roma) 10,00; Aurora e Paolo ricordando Alfonso Failla e Amelia Pastorello, 500,00; Alberto Ramazzotti (Muggiò – Mb) per il progetto Nopoteribuoni, 20,00; Augusto Piccinini (Campiano – Ravenna) 20,00; Massimiliano Froso (Genova) per Pdf, 5,00; Carlo Carrera (Provaglio d'Iseo – Bs) per un libro Anarchik “sospeso”, 25,00; Bruno Dal Pane (Ravenna) 10,00; Alessandro Pigazzini (Padova) 100,00; Lino Rossi (Canossa – Re) 30,00; Settimio Pretelli (Rimini) in ricordo di Antonio Tarasconi, 20,00; Pino Fabiano (Cotronei – Kr) ricordando Spartaco undici anni dopo, 10,00. Totale € 1.580,00.

Ricordiamo che tra le sottoscrizioni registriamo anche le quote eccedenti il costo dell'abbonamento annuo (che è, fino a fine 2019, di 50,00 per l'Italia e di 70,00 per l'estero).

Abbonamenti sostenitori. (quando non altrimenti specificato, si tratta dell'importo di cento euro). Giorgio Scalenghe (Omegna – Vb); Giacomo Ajmone (Milano); Valeria Nonni (Ravenna); Gianluigi Tartaull (Ravenna); Giovanni D'Ippolito (Serra Pedace – Cs); Luigi Palladino (Torre del Greco - Na); Dorotea Cerra (Roma) “in ricordo di mio padre Antonio”; Pietro Masiello (Roma); Mirko Negri (Livraga – Lo); Lucia Dal Zotto (Novate Milanese – Mi); Walter Di Giovanni (Novara) “pro indulgenza”; Roberto Pietrella (Roma) 250,00; Gruppo Caos c/o Alessandro Adesso (Genova); Maurizio Guastini (Carrara) 120,00; Giordano Federico (Verona); Osvaldo Ghedi (Monticelli Brusati -Bs); Alternativa Libertaria (Livorno); Giovanni Baccaro (Vittorio Veneto – Tv); Marco Galliari (Milano); Verena De Monte (Bressanone – Bz); Carmelo Goglio (Olmo al Brembo – Bg); Benedetto De Paola (Prato Perillo di Teggiano - Sa). Totale € 2.370,00.

Abbonamenti sospesi. Si tratta di abbonamenti destinati a persone detenute, alle quali noi inviamo comunque regolarmente “A” in omaggio. Ricordiamo che noi inviamo la rivista a tutte le persone detenute che ce ne facciano richiesta direttamente o tramite familiari o gruppi di solidarietà. Tutte le persone detenute che desiderano ricevere “A” ce lo facciano sapere e – ci raccomandiamo – ci segnalino i trasferimenti (quando non altrimenti specificato, si tratta dell'importo di 50,00). Silvano Montanari (San Giovanni in Persiceto – Bo); Vincenzo Cadoni (Biella); Roberto Combo (Boffalora Ticino – Mi) . Totale € 200,00. Attualmente sono un centinaio le persone detenute che ricevono regolarmente “A” (trasferimenti e disfunzioni permettendo), delle quali dieci “coperte” da un abbonamento annuo sospeso.

Avvisi. Abbiamo ricevuto un versamento di € 90,00 da Alessia Gavagni, per due anni di abbonamento. Nessuna indicazione dell'indirizzo. Abbiamo contattato la banca di provenienza del bonifico, senza risultati. L'interessata si faccia viva. Se no registreremo tra le sottoscrizioni.