Rivista Anarchica Online


 

Editoria

Germinal. Il Primo maggio 2014 è uscito il n. 119 di Germinal – giornale anarchico e libertario di Trieste, Friuli, Isontino, Veneto, Slovenia e... In questo numero, di 32 pagine a due colori, trovano spazio numerosi argomenti che muovono dalle attività e riflessioni di compagne e compagni di un'area geografica che si proietta al di là dei propri angusti confini.
In primo piano considerazioni sulle importanti lotte in corso: contro il TAV in Val di Susa (e conseguente repressione), contro le semine OGM nel pordenonese, contro il MUOS in Sicilia. L'antirazzismo emerge con forza nelle ribellioni dei CIE, in particolare a Gradisca (Gorizia). Energia, clima, devastazione del territorio sono le urgenze derivanti da esperienze concrete, come la centrale a carbone di Monfalcone e la difesa di un parco a Rovigo. Elaborazioni e realizzazioni nell'ambito dell'educazione libertaria si stanno sviluppando nella Rete fra diverse scuole e nella pugliese Comune Urupia, vicina per le collaborazioni con i gruppi regionali. In Slovenia, dopo le grandi mobilitazioni di più di un anno fa, si sta attuando una vendetta dello Stato contro il movimento popolare e i gruppi libertari. Anche nella Bosnia le ribellioni sociali hanno conosciuto una stagione viva e sorprendente mentre prosegue una campagna di solidarietà con le popolazioni della regione di Srebrenica. Si punta a sostenere l'allevamento con una sorta di “transumanza“ di animali dal Trentino.
Da Udine arrivano la pratica dell'antisessismo e la denuncia del controllo totale con telecamere e altri strumenti. La tecnologia oppressiva può essere rovesciata anche con le crescenti capacità di compagn* che ruotano attorno agli Hackmeeting, tra cui il prossimo, in giugno, a Bologna. La Prima Guerra Mondiale e la polemica con i pochi interventisti libertari ci rimanda all'eterno problema del “male minore” per gli anarchici. Oggi, come un secolo fa, siamo idealmente al di fuori di ogni Stato, ma inevitabilmente dentro i conflitti tra i vari poteri internazionali e armati. Ancora sono da scoprire i legami tra esponenti sloveni e anarchismo regionale: ora tocca alle memorie di Golouh, militante nel 1907 del Gruppo Germinal di Trieste, e poi protagonista della politica socialista a Lubiana.
Per settimane una nave libertaria di carta, la Potemkin, costruita in un cantiere artistico regionale, ha sorpreso i visitatori della Biennale di Venezia: un'esperienza creativa che ha disturbato i vertici della Biennale, solo a parole aperti alla sperimentazione.
Inoltre: il grido di Marco Camenish, ecologista militante da quasi venti anni in galera; le incredibili infiltrazioni poliziesche nei movimenti; il razzismo dei poteri “democratici” e tanto altro.
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Carrara. È in libreria il volume dal titolo “Nel fosco fin del secolo morente. L'anarchismo italiano nella crisi di fine secolo” a cura di Giorgio Sacchetti, edito da Biblion Edizioni (pp.180, € 12,00).
Frutto di un convegno di studi storici tenutosi a Carrara il 29 ottobre 2011, il libro raccoglie le relazioni presentate durante l'evento organizzato da Giampietro Berti, Alfredo Mazzucchelli e Susanna Berti Franceschi con l'intento di riflettere sul ruolo svolto dal movimento anarchico nell'Italia di fine Ottocento.
Il volume contiene gli interventi di Alfredo Mazzucchelli, Giorgio Sacchetti, Antonio Senta, Tomaso Marabini, Roberto Giulianelli, Carlo De Maria, Massimo Ortalli, Fabrizio Giulietti, Maurizio Antonioli, Giuseppe Galzerano e Alberto Pincione.
La raccolta fornisce valide interpretazioni storiografiche circa le posizioni degli anarchici italiani al termine del XIX secolo, intenti a ricercare strade alternative al socialismo legalitario, al rivoluzionarismo ribellistico o all'individualismo estremo.
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