Rivista Anarchica Online


Sardegna/2

Asinara sotto scatto

di Paola Rizzu


Per capire l'impatto dei progetti dello stato è importante conoscere la storia di quei luoghi che finiscono sotto le mire di interessi ben lontani da quelli delle comunità che li vivono. Per comprendere, quindi, a pieno la bestialità del progetto di installazione radar in Sardegna, abbiamo deciso di raccontare in pochi scatti la storia dell'isola dell'Asinara, che sulla propria pelle porta ancora i segni di un passato fatto di esproprio.
Le foto sono di Paola Rizzu, attivista e fotoreporter sassarese, che da anni utilizza la fotografia come modalità di denuncia e documenta alcune delle più importanti lotte ambientaliste e sociali della Sardegna.

Laura Gargiulo

L'Asinara è una delle isole maggiori del mar Mediterraneo
nelle quali rimangono ancora vaste zone incontaminate

Nel 2002 l'isola è dichiarata Parco nazionale dell'Asinara
e area marina protetta internazionale. Oggi è quindi
possibile visitarla e svolgere escursioni guidate

Ricchissima di avifauna e ittiofauna; l'asinello bianco, diventato
un simbolo dell'isola, vive allo stato brado

Isola dell'Asinara, cala d'Oliva, il piazzale dell'ex-carcere

Infermeria del carcere a Cala D'Oliva.
Nel 2009 il Guardasigilli, Alfano, ha ipotizzato la riapertura del carcere.
L'ipotesi è stata recentemente ripresa dal ministro Cancellieri dopo l'apertura
in Sardegna di quattro nuove carceri con sezioni di massima sicurezza

il supercarcere dell'Asinara è stato dismesso nel 1998.
Venne usato negli anni '70 per la reclusione dei militanti delle Br,
e per l'occasione furono attrezzate le celle di massima sicurezza.
Dal 1992 al 1995 vi sono stati reclusi numerosi detenuti mafiosi sottoposti
al regime del carcere duro, tra cui Totò Riina (dettaglio del bunker)

Il Comitato No Radar e altri comitati che da anni lavorano sul territorio,
vedono nell'isola il simbolo di un possibile riscatto del territorio
e della sua comunità che potrebbe ripartire
da progetti di ricerca e di turismo ecosostenibile