Rivista Anarchica Online


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Avvisi


Archivi. ASFAI sta per Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana.
Nel corso del 17° congresso della FAI che si tiene a Livorno nel novembre 1985 viene deciso di costituire una Commissione “che coordini le attività di ricerca e collezione della memoria del Movimento Anarchico e della Federazione”. Essa stabilisce la propria sede provvisoria a Pisa presso i locali degli anarchici federati e della Biblioteca Franco Serantini. Dall'aprile 1988 l'archivio-biblioteca è trasferito a Imola dove, nel corso degli anni grazie alla passione dei Gruppi Anarchici Imolesi si arricchisce via via di materiali donati da gruppi e federazioni locali, ma anche da singoli militanti.
Con la notifica del 28 giugno 2010 la Sovrintendenza dei Beni Archivistici della Regione Emilia Romagna dichiara l'Archivio di interesse storico particolarmente importante.
Come è noto, fra gli anarchici e la carta stampata c'è sempre stato un rapporto di amore reciproco. Il giornale, l'opuscolo, il libro, il manifesto erano, e rimangono, un fattore straordinario per l'emancipazione individuale. Così l'archivio era ed è uno mezzo fondamentale per il mantenere viva la memoria e la conoscenza dell'identità plurale degli anarchici, ma è soprattutto uno strumento di lavoro prezioso per l'agitazione culturale, l'approfondimento e la progettualità necessarie per far progredire e rinnovare le proposte libertarie di cui la società ha oggi ancor più di ieri enorme bisogno.
Oggi possiamo finalmente presentare il catalogo di una prima parte di libri della biblioteca, più di 3500 titoli, divisi per fondi, le cui schede sono raggiungibili sul sito web www.asfai.info.
Per la consultazione dei volumi potete scriverci una mail cliccando su "contatti". La biblioteca-archivio possiede anche numerosi periodici e manifesti, oltre a diversi fondi archivistici per la cui consultazione potete ugualmente scriverci.
Il catalogo è esportabile in formato MARC, lo standard internazionale.
Nel lavoro di catalogazione abbiamo scelto di utilizzare il software PMB (Pour Ma Bibliothèque), sviluppato inizialmente in Francia. Ma chiaramente il fatto che il catalogo sia esportabile in formato MARC svincola la biblioteca dal software utilizzato. PMB è un'applicazione professionale, che permette la gestione di una biblioteca ed è utilizzato dai compagni del Centre de Recherches sur l'Anarchisme (CIRA) di Losanna e dall'Archivio Pinelli di Milano; è totalmente gratuita perché sviluppata per il mercato Open Source ed è conforme alle regole di biblioteconomia. Funziona su una singola postazione (in questo caso il PC svolge tutte le funzioni sia di server che di posto di lavoro) e gira su tutte le piattaforme correnti, sia Windows che Linux. È “scalabile”, infatti è pensato e adattato per gestire anche reti di biblioteche: la possibilità di installare la base dati su un server remoto fa di PMB lo strumento ideale per la creazione di un catalogo comune a una rete di biblioteche. L'OPAC (OPen Access Catalog - catalogo on line liberamente consultabile) è una funzionalità integrata nel software. In questo modo si dà a chiunque la possibilità di consultare la biblioteca.
Consideriamo questo il primo risultato di un lungo percorso, teso a rendere più accessibile e fruibile il patrimonio librario e archivistico dell'ASFAI. Il tutto è quindi “per sua natura” sperimentale e saremmo ben contenti di ricevere apprezzamenti, ma anche critiche e consigli.
Desideriamo ringraziare Antonio Senta e Davide Cattabriga che hanno materialmente lavorato a questo progetto; il compianto Elio Xerri che anni fa schedò una prima parte di libri; Alessia Bruni che ha fatto sì che il lavoro di Xerri tornasse utile (cioè ha estratto i dati, li ha convertiti in formato MARC e importati); Carlo Milani, il cui server ospita il nostro sito.
Confidiamo in tutti voi per le necessaria “pubblicità” del catalogo, nella convinzione che possa diventare un utile strumento di lavoro per le ricerche e gli studi sull'anarchismo.

La Commissione Archivio storico della FAI
www.asfai.info

Palermo. Parte da Palermo un “appello per la costituzione di una biblioteca popolare”, che prende vita dentro i locali di un'enorme struttura dell'Università di Palermo – quelli del plesso di ex-Architettura di via Maqueda – tenuti in uno stato di semi-fatiscenza. L'invito è rivolto a tutti (cittadini, studenti, case editrici, ecc.), affinché donino testi di qualsiasi genere, pubblicazioni, materiali audio-video, ecc. Per qualsiasi informazione: officinautorganizzata@libero.it oppure 329 91 11 796. Per le spedizioni/donazioni: Aula 19 autogestita, Plesso ex-Architettura, via Maqueda 175, 90133 Palermo.

Rimini. Ha riaperto al pubblico la Biblioteca Libertad, presso la Casa della Pace, via Tonini 5 (nei pressi di Piazza Ferrari, centro storico di Rimini). Presso la Biblioteca è possibile la consultazione e il prestito di libri, riviste, fanzine e documenti dei movimenti libertari ed anarchici.
Riviste, fanzine, fascicoli, dispense e documenti sono disponibili solo per la consultazione, ma possono essere eventualmente fotocopiati. L'orario di apertura al pubblico è: ogni venerdì dalle 17.30 alle 19. Per info: libertad_fai_rimini@yahoo.it.

 

Editoria


Libertaria. La rivista trimestrale Libertaria, nostra cugina (fa parte fin dalla sua nascita, 13 anni fa, della medesima nostra cooperativa Editrice A) ha dato l'addio alla trimestralità. Intanto il numero 3-4/2011 si troverà solo sul sito www.libertaria.it.
Ragioni economiche hanno spinto verso la chiusura di un'esperienza più che decennale: ora Libertaria cambia formula.
Da rivista trimestrale - scrive la redazione in una lettera agli abbonati - vogliamo trasformarci nella redazione di un annuario. Cioè un libro composto da diversi saggi: di teoria dell'anarchismo e del post-anarchismo, di riflessione sulle trasformazioni sociali, di analisi, di saggi teorici ma anche di “recensioni approfondite” di libri non solo appena usciti, ma ritenuti funzionali al progetto dell'annuario, di film, di mostre d'arte e così via. Insomma un libro composito, ma con una progettualità unificante. Questo, quindi, non è un addio, ma un arrivederci in libreria.
Per ulteriori info: redazione@libertaria.it.

Maremma. Maremma Libertaria esce quando può e se e come gli pare. Non costa niente, non consuma carta e non inquina, se non le vostre menti. Vive nei nostri pensieri, perché le idee e le rivoluzioni non si fanno arrestare, si diffonde nell’aere se lo inoltrate a raggiera. Cerca di cestinare le cartoline stucchevoli di una terra di butteri e spiagge da bandiere blu, che la Terra è nostra e la dobbiamo difendere! Cerca di rompere la cappa d’ipocrisia e dare voce a chi non l’ha, rinfrescando anche la memoria storica, che senza non si va da nessuna parte. Più o meno questo è il Numero 5 del 21 dicembre 2011. Maremma Libertaria può essere accresciuta in corso d’opera ed inoltro da tutti noi, a piacimento, fermo restando l’antagonismo, l’antifascismo e la non censura dei
suoi contenuti.
In Redazione, tra i cinghiali nei boschi dell’alta maremma, Erasmo da Mucini, Ulisse dalle Rocche, il Fantasma della miniera, le Stelle Rosse stanno a guardare, Complici vari , Ribelli di passaggio,maremmani emigrati a Barcelona.
No copyright, No dinero, ma nel caso idee, scritti, foto, solidarietà e un bicchiere di rosso.

Tommasini in catalano. La piccola casa editrice catalana Libres de Matrícula di Calafell (www.llibresdematricula.cat) ha appena editato la traduzione a cura di Silvia Angelet, delle memorie di Umberto Tommasini (1896-1980). Il titolo è: L’anarquista de Trieste. Memòries d’un indignat del segle XX. Contiene il Prologo dello storico Pelai Pagès dell’Università di Barcellona e della Fondazione Andreu Nin e la Prefazione all’edizione catalana di Claudio Venza. Il volume si può chiedere alla Libreria Rosa de Foc, C/ Joaquin Costa 34, baix, 08001 Barcelona (tel. 0034 93 3177892; ore 16-21). Qui è stato presentato il 30 novembre scorso da Antoni Castells e Bernat Muniesa dell’Ateneu Enciclopèdic Popular e da Pere Gabriel della UAB. La scelta editoriale del titolo ha suscitato delle discussioni per il collegamento troppo immediato con i movimenti attuali.

La Spagna in francese. L’editore Atelier de Création Libertaire di Lione (www.atelierdecreationlibertaire.com) ha pubblicato da poco la traduzione accurata, realizzata da Claude Orsoni, del libro Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (Elèuthera, 2010). Il titolo (L’anarchisme espagnol entre pouvoir et révolution) rinvia a una dimensione storica più ampia. Gli editori mettono in evidenza l’impostazione problematica del testo che, con un approccio sintetico, propone più domande che risposte, più temi di discussione che soluzioni preconfezionate. Marianne Enckell, del CIRA di Losanna, ha steso una bibliografia finale dando spazio ai testi nella loro edizione in francese. Per ordinazioni rivolgersi ad Atelier de Création Libertaire, BP 1186, F-69202 Lyon cedex 1 (tel. 0033 0478292826; contact@atelierdecreationlibertaire.com).

Chersi. Abbiamo appena pubblicato: Sadeq Hedayat, La carovana dell'Islam.
L'antica arte persiana della satira è usata contro il dispotismo religioso e politico dell'integralismo ottuso che soffocava le nobili terre dell'Iran degli anni '30.
Ludwig Quidde, Caligola. Il libello contro Guglielmo II e contro i tiranni di ogni tempo che costò all'autore (premio Nobel per la pace nel 1927) la condanna per lesa maestà. I volumetti sono entrambi di 54 pagine al costo di € 10,00 l'uno.
Per richieste: Andrea Chersi, via Cipro 96, 25124 Brescia. E-mail: akersi@hotmail.com. Ai distributori sconto 50%.