|   Bilancio. Come 
                  ogni anno, al 30 novembre abbiamo chiuso il bilancio degli ultimi 
                  12 mesi “A”. Tale bilancio è stato spedito, 
                  come di consueto, alla rete dei diffusori e dei sostenitori 
                  della rivista. In sintesi, lo scorso anno la rivista ha accumulato 
                  oltre 27.000 euro di passivo, a fronte di un attivo delle iniziative 
                  collaterali (i Cd, i DVD, ecc.) pari ad oltre 20.000 euro. In 
                  conclusione, 7.000 euro di passivo in un anno, che aggiunti 
                  ai precedenti 27.000 euro di passivo al 30.11.207, fanno 34.000 
                  euro di passivo al 30.11.2008. 
                  Per ridurre il passivo entro un importo “tollerabile” 
                  va registrata la sottoscrizione straordinaria di 25.000 euro 
                  provenienti dal lascito di Eugenia Bassani (morta nel 2005). 
                  E ora qualche dato per fotografare l’andamento di “A”. 
                  La rivista viene tirata in 4.200 / 4.500 copie al mese, delle 
                  quali più o meno i 2/3 vengono vendute. Compresi i contatti 
                  via Internet, si stimano 10/12.000 lettori al mese. I diffusori 
                  in giro per l’Italia sono circa 200, quasi tutti con alcune 
                  copie al mese (perlopiù 5 copie). Il canale delle librerie 
                  assorbe circa 300 copie, 2/3 delle quali tramite la distributrice 
                  Diest. Gli abbonati sono circa 600, un 10% dei quali sostenitori. 
                  Nel corso del periodo coperto dall’ultimo bilancio, sono 
                  usciti (come di consueto) 9 numeri della rivista, che hanno 
                  avuto una diversa foliazione: 1 a 116 pagine, 2 a 84 pagine, 
                  2 a 76 pagine, 3 a 68 pagine, 1 a 60 pagine, per un totale di 
                  624 pagine. Sono poi usciti dentro “A” (e stampati 
                  in più copie a parte) ben 4 dossier: il dossier Disabilità 
                  e vita indipendente (stampato a parte in 1.800 copie), il 
                  dossier Germinal (stampato 
                  a parte in 800 copie), il dossier Sostenibilità: 
                  la scelta libertaria a cura di Zelinda Carloni e Adriano 
                  Paolella (stampato a parte in 2.000 copie) e il dossier Orgogio 
                  e amore – le bandiere anarchiche (stampato in 2.000 
                  copie). In tutto, nel corso dell’anno abbiamo stampato 
                  a parte complessivamente 6.600 copie dei vari dossier.  
                Grecia. L’uccisione di Aleksis Grigoropoulos, 
                  sedicenne ateniese, ha fatto da detonatore ad una rivolta prolungatasi 
                  per settimane in tutta la Grecia, una rivolta che ha subito 
                  valicato i confini nazionali ponendosi al centro del dibattito 
                  internazionale e della solidarietà internazionalista. 
                  Sulll’argomento pubblichiamo due articoli. Il primo è 
                  una cronaca dei fatti scritta apposta per 
                  noi dagli anarchici della rivista anarchica greca Eutopia, uno 
                  dei quali (Fotis Katevas) era stato intervistato per “A” 
                  da Franco Bertolucci (della BFS di Pisa): Grecia libertaria 
                  era il titolo dell’intervista 
                  pubblicata sul penultimo numero (“A” 339, novembre 
                  2008), preceduta da una scheda approfondita dello stesso Bertolucci 
                  (Un paese emergente pieno di contraddizioni). 
                  Suggeriamo la rilettura di questi due articoli prima di leggersi 
                  quelli pubblicati su questo numero. 
                  Il secondo scritto è del nostro 
                  collaboratore Andrea Papi, che – pur confessando la propria 
                  relativa ignoranza della specifica situazione greca – 
                  si pone il problema delle prospettive dell’anarchismo 
                  alla luce di questa e altre consimili rivolte giovanili, in 
                  cui spesso – come in Grecia – gli anarchici si trovano 
                  a giocare un ruolo tutt’altro che secondario. Le righe 
                  finali dello scritto dei compagni di Eutopia sembrano andare 
                  nella stessa direzione di una riflessione necessaria, dopo le 
                  manifestazioni caratterizzate da duri scontri con la polizia, 
                  da danneggiamenti e distruzioni di banche, stazioni di polizia, 
                  ecc.  
                  La questione resta aperta, il dibattito anche. 
                Ruben e Valentina. Lo scorso novembre è 
                  morto a Caracas, dove stava partecipando ad una Fiera del Libro, 
                  Ruben Prieto, tra i fondatori e i protagonisti della bella esperienza 
                  della Comunidad del Sur. Per noi è stato un amico, un 
                  compagno, uno zio saggio e un punto di riferimento: la sua curiosità 
                  e la sua continua ricerca di nuove strade si accompagnava ad 
                  una solidissima scelta antiautoritaria, nella quale vita privata 
                  e impegno sociale si mischiavano con grande equilibrio. Lo ricorderemo 
                  sul prossimo numero, con una calda testimonianza del comune 
                  amico e compagno uruguayano Fernando Ainsa e con la pubblicazione 
                  di un bell’articolo (uno dei tanti) di Ruben sull’anarchismo. 
                  Lo scorso novembre, all’ospedale di Perugia, è 
                  morta a sedici anni Valentina, figlia di Lucia e del nostro 
                  storico collaboratore Marco Pandin. Era gravemente ammalata 
                  fin dalla nascita. È stata seguita con amore e dedizione 
                  speciali dai suoi genitori e noi – nel porgere le nostre 
                  condoglianze a Lucia e Marco e alla sorella minore di Valentina, 
                  Marta – non vogliamo aggiungere parole a una storia che 
                  è stata anche una grande storia di amore. 
  
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