Rivista Anarchica Online


ai lettori

Buona estAte

 

Ecologia sociale. Lo scorso aprile ci scrive uno di Agape, un centro culturale che si trova nelle “valli valdesi”, in provincia di Torino, promosso appunto dai cristiani valdesi, che lì si rifugiarono ai tempi delle persecuzioni cattoliche e lì mantengono un forte radicamento sociale. Si chiama Simone Lanza, è il vice-direttore di Agape. Ci racconta di esser stato per un periodo nel Vermont (USA) nell’Istituto per l’Ecologia Sociale fondato da Murray Bookchin,
Perché non racconti su “A” la tua esperienza? gli proponiamo. Lui preferisce mandarci uno scritto di Peter Staudenmaier e una sua scheda su che cos’è e come funziona l’Istituto. Con l’avvertenza che l’anarchico Staudenmaier sarà il relatore ad uno dei corsi estivi dei cristiani valdesi di Agape, che a loro volta ci tengono molto a sottolineare il carattere ecumenico e non-confessionale del loro centro culturale.
Hanno invitato noi della redazione di “A” a partecipare a un altro corso previsto per quest’estate. Tema: la comunicazione. Per saperne di più, visitate il loro sito www.agapecentroecumenico.org.

Pontremoli. Un piccolo ma denso (e affettuoso) dossier dedichiamo a Giuseppe Pontremoli, un amico, un compagno, una bella persona che ci ha lasciato un anno fa. Se ne è occupato il nostro collaboratore Filippo Trasatti, che di Giuseppe fu amico e collaboratore nell’esperienza della rivista “école”.
Ci fa piacere che una delle testimonianze su Pontremoli sia di Fausta Bizzozzero, che da tempo immemorabile ha la responsabilità legale della nostra rivista. La assunse quando era parte del nostro collettivo redazionale e l’ha mantenuta anche dopo che, una quindicina di anni fa, l’esperienza di quel collettivo redazionale si esaurì e Fausta concentrò il suo impegno nella Libreria Utopia, che aveva contribuito a fondare nel 1976. Così come, nel 1971, era stata tra i fondatori di “A”.

Spazio libero. Una decina d’anni fa abbiamo fatto riprodurre su una maglietta il motivo grafico (“Spazio libero”) che Germano Porro aveva realizzato per la copertina del n. 210 (giugno/luglio 1994). Facemmo produrre la maglietta da una cooperativa sociale di detenuti ed ex detenuti. Ne abbiamo ancora pochissime, dopodiché… chi ha avuto ha avuto. La maglietta costa 5,00 euro, più 3,00 di spese di spedizione postale. Prima di ordinarla, contattateci per verificarne la disponibilità.

Addii. Giancarlo De Carlo se n’è andato mentre stavamo chiudendo questo numero. È stato un importante architetto (e questo sui giornali si è letto) ma è stato anche un libertario, presente da giovane al Congresso di fondazione della Federazione Anarchica Italiana (Carrara 1945) e ispirato, anche nella sua professione, da sensibilità e frequentazioni anarchiche. Ne scrisse anche sulle colonne di “A”.
E noi non mancheremo di ricordarlo.
Prima o poi ricorderemo su “A” anche la spagnola Pepita Carpena, che all’età di 86 anni se n’è andata, all’inizio di giugno, dopo aver speso una vita militante come donna anarchica. Durante la Rivoluzione spagnola del ’36 era stata tra le promotrici dell’organizzazione anarchica femminile “Mujeres Libres”, poi non ha mai fatto “la reduce” e ha portato nel suo impegno quotidiano lo stesso entusiasmo di allora. Abitava in Francia, era davvero una cittadina del mondo.

Pepita Carpena

Il prossimo numero (“A” 311), datato “ottobre 2005”, uscirà a fine settembre. Conterrà un supplemento, tirato anche a parte, costituito da una Guida alla “lettura anarchica”. Si intitolerà appunto “Leggere l’anarchia” e presenterà i principali libri per avvicinarsi al pensiero e alla storia dell’anarchismo – tutti (e solo) libri disponibili, anche se non sempre facilmente reperibili. Alla realizzazione di questa Guida è impegnato il nostro collaboratore Massimo Ortalli, che si renderà disponibile a rispondere via e-mail alle domande e alle richieste di informazioni dei nostri lettori, per ogni loro esigenza di approfondimento o anche solo di suggerimento per reperire i testi segnalati.
Questa Guida risponde ad un’esigenza molto sentita e siamo certi incontrerà il favore dei nostri lettori, dei compagni e dei gruppi impegnati per far conoscere le nostre idee e la nostra storia e soprattutto di quanti, avvicinandosi oggi al nostro movimento, faticano ad avere un quadro sufficientemente ricco e sistematico della letteratura disponibile.