|  
                
                 Presentazione  
                LINURA, fondata in Svizzera nel 1991, intende mettere 
                  in rete persone e gruppi che lottano per il diritto alla città, 
                  per i diritti sociali, culturali, economici ed ambientali e 
                  ha come scopo fondamentale lo sviluppo di una più stretta 
                  interazione fra ricerca ed analisi teorica da un lato e movimenti 
                  sociali, urbani ed ambientali, dallaltro. Ricordando che 
                  tutte le pratiche sono materializzazione di teorie e che la 
                  costruzione della teoria è un tipo particolare di pratica. 
                  Gli iscritti alla rete sono 150, originari di 25 diversi paesi: 
                  dalla Gran Bretagna, al Messico, alla Malesia, alla ex Jugoslavia, 
                  al Canada, India, Svizzera, Belgio, Sudafrica, Italia, Stati 
                  Uniti, Germania, Nigeria, per fare degli esempi. A partire dalla 
                  sua fondazione, INURA ha organizzato ogni anno una Conferenza, 
                  pubblicato una newsletter, promosso programmi di ricerca e pubblicazioni 
                  comuni fra cui il libro Possible Urban Worlds (Mondi 
                  Urbani Possibili, 1998), ha facilitato contatti e cooperazione 
                  oltre i confini. È una organizzazione non governativa, 
                  non a scopo di lucro, autogestita, non-gerarchica e decentrata. 
                  Non esistono presidenti, direttori, comitati direttivi o segretari. 
                  LINURA desidera mantenere un approccio informale e di 
                  impegno collettivo. Le decisioni vengono prese in assemblea, 
                  ma la fiducia reciproca assegna ad ognuno gradi di autonomia 
                  organizzativa. Ne fanno parte attivisti di movimenti sociali, 
                  ricercatori, teorici, professori universitari e pianificatori 
                  che condividono unattitudine critica nei confronti dello 
                  sviluppo urbano contemporaneo e la volontà di lottare 
                  contro gli effetti distruttivi ed antisociali della globalizzazione 
                  capitalistica.  
                  Lipotesi che sta alla base delle attività dellINURA 
                  è che la ristrutturazione globale coinvolga la città 
                  in una grossa sfida e che contemporaneamente, persone e gruppi 
                  situati in luoghi differenti stiano elaborando e sperimentando 
                  nuove concezioni di azione locale, stiano realizzando 
                  progetti urbani e sviluppando nuove idee per una città 
                  solidale, sostenibile, equa. Attivisti e movimenti urbani oggi 
                  affrontano questioni diversificate come lecologia urbana, 
                  lesclusione sociale, le economie locali e le iniziative 
                  comunitarie, lo spazio pubblico, la cultura urbana e la pianificazione 
                  partecipata, la resistenza ad interventi di promozione fondiaria 
                  ed immobiliare. Sono tutte attività che esplorano mondi 
                  urbani possibili, per usare le parole del geografo marxista 
                  David Harvey, e aprono orizzonti per il recupero di una delle 
                  più importanti qualità urbane: la creazione di 
                  luoghi che facilitino i mutui incontri e linformazione 
                  e dove le più diverse esperienze e progetti sociali si 
                  possano incontrare.  
                  I principi su cui si fonda lINURA prevedono uno stretto 
                  rapporto fra partecipazione diretta della popolazione alle scelte 
                  di trasformazione urbana e superamento dello sfruttamento capitalistico 
                  del territorio caratterizzato dalla divisione sociale dello 
                  spazio: noi siamo impegnati a promuovere lappropriazione 
                  di potere (empowerment) delle popolazioni nei loro quartieri, 
                  comunità, città e regioni; nel nostro lavoro riconosciamo 
                  limportanza della diversità etnica e culturale, 
                  e la necessità di opporsi al razzismo e alle discriminazioni 
                  di classe e di genere;
dobbiamo resistere e ribaltare il 
                  processo di polarizzazione dei redditi e della qualità 
                  dellambiente, sia in termini di frammentazione sociale 
                  delle nostre città che nel divergere delle regioni centrali 
                  da quelle periferiche. Si tratta di un rapporto, fra partecipazione 
                  e superamento del capitalismo, che si esplicita nei movimenti 
                  sociali urbani e per questo lINURA afferma il nostro 
                  network intende in particolare modo ampliare i collegamenti 
                  con lotte sulla casa, loccupazione e lambiente. 
                 
                  
                  Marvi Maggio 
                
                
                  
                Documento  
                Un Mondo Urbano Alternativo è Possibile  
                  Una dichiarazione per la Ricerca e l'Azione urbana 
                Rete internazionale per la Ricerca e lAzione Urbana 
                  (INURA)  
                  Gennaio 2003  
                Un mondo urbano  
                Nelle città abita più della metà della 
                  popolazione mondiale. I tassi di urbanizzazione nel Sud globale 
                  continuano a crescere dal momento che limmigrazione rurale 
                  raggiunge nuovi elevati livelli a causa di espulsioni, siccità 
                  e cambiamenti nei mercati globali. Mentre lurbanizzazione 
                  nel nord globale (od Ovest) ha rallentato o anche receduto in 
                  termini di crescita di popolazione, i centri metropolitani dei 
                  paesi industriali stanno ancora diffondendosi nei loro hinterland 
                  regionali, dominati da sempre più densi distretti centrali 
                  degli affari e da città periferiche (edge city: centri 
                  commerciali nelle periferie allintersezione di infrastrutture 
                  stradali, associati ad uffici).  
                 
                   1a rivendicazione: togliere 
                  potere agli attori globali  
                Una città globale  
                Lattuale periodo di urbanizzazione è globale. 
                  Avviene dappertutto sulla terra e, come processo materiale, 
                  è una rappresentazione tangibile della globalizzazione. 
                  Urbanizzazione ora significa collegare mondi urbani attraverso 
                  una varietà di scale, dal sub-locale al globale. La globalizzazione 
                  avviene in città di tutte le dimensioni ma conduce anche 
                  alla formazione di distinti nuovi spazi dellaccumulazione 
                  di denaro, merci e potere.  
                  Fra questi nuovi spazi ci sono le città globali, le zone 
                  di commercio internazionale e i complessi di produzione flessibile. 
                  Nella distribuzione ineguale degli effetti della globalizzazione 
                  nelle varie parti del mondo ed a scale diverse, leredità 
                  colonialista e imperialista continua a determinare le relazioni 
                  tra città del Nord e del Sud, e quello che fa il Nord 
                  ha impatti pesanti sul Sud.  
                  
                 2a rivendicazione: rendere 
                  insostenibili i profitti  
                Città dei migranti  
                Limmigrazione dal Sud al Nord sta avvenendo in relazione 
                  al fatto che le persone cercano migliori condizioni di vita 
                  e milioni scappano da guerre, crisi economiche ed ambientali 
                  e dalla repressione sociale o politica. Tuttavia gli immigrati 
                  trovano troppo spesso sfruttamento, razzismo, repressione, ed 
                  esclusione. Il mondo urbano, sia nel Nord che nel Sud, è 
                  sempre più caratterizzato da polarizzazione sociale, 
                  segregazione spaziale e disintegrazione legale (sans papiers). 
                  I bisogni sociali fondamentali non sono soddisfatti per una 
                  parte crescente della popolazione. Ricchezza e povertà 
                  continuano ad essere geograficamente differenziate come mostra 
                  la segmentazione abitativa, degli spazi pubblici e sociali, 
                  dei servizi sanitari, dellistruzione, dellaccesso 
                  a risorse di base come terra, acqua, e cibo.  
                Relazioni insostenibili fra aree urbane e natura  
                La globalizzazione dellurbanizzazione ha creato pressioni 
                  senza precedenti sugli ambienti naturali urbani, sulla salute 
                  umana e sulla sostenibilità delle relazioni umano-naturali. 
                  I livelli di inquinamento, il consumo di energia, la produzione 
                  di rifiuti continuano a crescere nel Nord, mentre le città 
                  devono ancora fare i conti con leredità dellera 
                  industriale come i suoli contaminati, i bacini idrografici e 
                  le bioregioni degradati. Nel Sud, i processi metabolici di base 
                  come i cicli idrosociali urbani e i bacini regionali dellaria 
                  sono contaminati più di quanto si possa immaginare e 
                  forse oltre la possibilità di recupero. Dappertutto nel 
                  mondo urbano, benché in gradi diversi ed in modi diversi, 
                  si sono verificate gravi violazioni della giustizia ambientale. 
                 
                Neoliberalizzazione: Il mercato governa  
                La globalizzazione delle nostre città ha coinciso con 
                  una neoliberalizzazione pervasiva di governi, mercati, e società 
                  civili a tutte le scale. Questo ha significato che il governo, 
                  lofferta di servizi e la pianificazione urbana sono stati 
                  mercatizzati, privatizzati, e de-regolati. Le città sono 
                  viste come società per azioni private chiuse in una competizione 
                  globale con poche regole e poca protezione per gli interessi 
                  locali e regionali e le richieste popolari. Contemporaneamente, 
                  i cittadini sono stati ridefiniti come clienti, e le politiche 
                  urbane assumono la retorica astratta delleconomia e della 
                  prudenza fiscale, piuttosto che gli obiettivi concreti della 
                  giustizia sociale e del benessere della comunità.  
                 3a rivendicazione: 
                  nessun confine per le persone  
                Attacchi alla democrazia  
                Nel periodo della neoliberalizzazione, le costituzioni democratiche 
                  - già in passato il più delle volte una cortina 
                  fumogena e i facilitatori del dominio di classe nelle società 
                  capitaliste - e i processi politici dellautoregolazione 
                  sono o strumentalizzati o completamente abbandonati in favore 
                  della così detta efficienza, flessibilità, ed 
                  amministrazione leggera. Nei paesi dellOvest, è 
                  avvenuto un cambiamento di potere da forme responsabili di democrazia 
                  rappresentativa ed istituzioni di stato del welfare, a modi 
                  privati di governo, di democrazia degli shareholder (azionisti, 
                  portatori di interessi, poteri forti) e di repressione aperta. 
                  In questo processo, i cittadini, i lavoratori, e i residenti 
                  hanno perso il controllo sui meccanismi globalizzati che governano 
                  le loro vite. Nei paesi in transizione ed in via di sviluppo, 
                  la neoliberalizzazione ha significato rimuovere tutti i tentativi 
                  di creare istituzioni sociali e politiche vitali e potenti per 
                  controllare i poteri scatenati dei mercati globali. I governi 
                  locali sono spesso diventati quelli che fanno il lavoro sporco 
                  della globalizzazione e agiscono come uomo forte nelle lotte 
                  sullappalto esterno e la privatizzazione dei servizi pubblici, 
                  uno dei mantra principali del consenso neoliberale.  
                La vulnerabilità della comunità  
                La globalizzazione economica ha aumentato la vulnerabilità 
                  delle comunità locali alle regole ed i capricci di mercati 
                  mondiali, società per azioni transnazionali e accordi 
                  commerciali di libero mercato. Come conseguenza, la vita nelle 
                  città sia nel Nord che nel Sud è diventata meno 
                  sicura, più costosa e sempre più malsana. La marginalizzazione, 
                  lessere senza casa e la disoccupazione hanno indotto una 
                  disperazione molto estesa. Contemporaneamente, le comunità 
                  dei benestanti sono prosperate, mentre loro si sono barricati 
                  in complessi di case recintate, protette da forze di polizia 
                  privata e servite solo dalla piazza del mercato. Le città 
                  sono diventate quelle da cui ci si aspetta che sovvenzionino 
                  gli affari delle società per azioni globali, mentre i 
                  servizi sociali sono stati definanziati e i governi locali vanno 
                  sempre più nella direzione di concentrarsi sullespansione 
                  delle loro forze di polizia, dei sistemi penitenziari e delle 
                  altre forme di controllo sociale.  
                  
                 4a rivendicazione: 
                  autonomia e giustizia sociale nella vita quotidiana  
                Il razzismo in aumento  
                Le città globalizzate sono divenute città molto 
                  diverse. Tuttavia mentre il razzismo, la violenza etnica e lintolleranza 
                  sono diventati gli ingredienti naturali dellordine globale 
                  neoliberale, le forme di organizzazione sociale basate sulla 
                  solidarietà fra le comunità di residenti e lavoratori 
                  urbani sono state sottoposte ad attacchi sia ideologici che 
                  fisici. Mentre le città sono state spesso i laboratori 
                  di esperimenti sociali progressivi, di democratizzazione, autonomia, 
                  organizzazione collettiva e di liberazione urbana, ora sono 
                  associate più di frequente con forme distopiche (il contrario 
                  di utopia) di politica piena dodio e di violenza populista 
                  più o meno organizzata o addirittura fascista.  
                Lalternativa: Limmaginazione urbana di INURA 
                 
                Il progetto neoliberale in sé stesso non può 
                  essere unificato e ci lascia spazio per diffondere i nostri 
                  semi di resistenza. Non tutte le città sperimentano lo 
                  stesso grado di mercificazione della riproduzione sociale e 
                  del consumo di collettivo, di militarizzazione dello spazio 
                  pubblico e di deterioramento delle condizioni generali di vita. 
                  Molte città in alcune nazioni continuano ad operare sullassunzione 
                  dellattuabilità delle politiche dello stato del 
                  welfare e di forme più collettive di soluzione dei crescenti 
                  problemi sociali ed ambientali. Un importante ruolo è 
                  stato giocato dalle attuali mobilitazioni urbane in molti luoghi 
                  da Porto Alegre a Quebec City, e da Seattle a Genova. Lincontro 
                  di Porto Alegre e le mobilitazioni contro la globalizzazione 
                  capitalista hanno mostrato la presenza crescente di movimenti 
                  e gruppi di azione situati in parti diverse del mondo che condividono 
                  la lotta contro il neoliberalismo e la guerra. Essi stanno unendo 
                  la resistenza con alternative concrete e creative che sono in 
                  costruzione e si situano nella prospettiva di un mondo nuovo 
                  liberato dallo sfruttamento, dalla discriminazione, dallespropriazione, 
                  e dalla violenza. Questi eventi di massa, e le altre iniziative 
                  in corso a molte scale, creano potenzialmente orizzonti nuovi 
                  per il cambiamento sociale ed urbano che vanno oltre sia il 
                  passato fordista, sia il presente neoliberale. Questo cambio 
                  di direzione si associa a comunità politiche ridefinite 
                  che sfidano sia il tradizionale stato del welfare (dove esiste) 
                  sia lindividualismo asociale neoliberale. Noi possiamo 
                  testimoniare e difendere la comparsa di un modello nuovo di 
                  urbanità, che supera di gran lunga le mere strutture 
                  dello stato e delleconomia di mercato e ridefinisce il 
                  modo in cui noi viviamo la nostra vita nelle città e 
                  le assunzioni fondamentali che noi facciamo su questa vita. 
                   
                  Limmaginazione urbana di INURA è fondamentalmente 
                  opposta ed in lotta col progetto urbano neoliberale, i contorni 
                  del quale abbiamo descritto sopra. Basandoci sulle esperienze 
                  piene di speranza nate fra le ombre della globalizzazione e 
                  neoliberalizzazione delle nostre città, noi stiamo proponendo 
                  con passione la costruzione di un nuovo mondo urbano globale 
                  basato sulla solidarietà e la cooperazione dei collettivi 
                  umani nella giustizia, nella democrazia e in armonia con la 
                  natura non-umana. Noi difendiamo con forza nozioni radicali 
                  e redistributive della giustizia sociale ed ambientale, luguaglianza 
                  delle opportunità e i diritti alla diversità. 
                  Noi consideriamo questi diritti sostanziali strettamente collegati 
                  con la liberazione dei processi decisionali, in particolare 
                  con il rafforzamento della partecipazione di tutte le parti 
                  interessate alle decisioni e con modalità di autorganizzazione 
                  collettiva che evitino gerarchie e la discriminazione.  
                 5a rivendicazione: 
                  liberare limmaginazione urbana  
                INURA considera suo mandato sostenere la liberazione della 
                  vita urbana quotidiana dalle richieste false e dalle costrizioni 
                  della globalizzazione neoliberale. Questo, in altre parole, 
                  è la realizzazione della promessa del diritto alla 
                  città.  
                  Questo non è il luogo per presentare le forme innumerevoli 
                  in cui i membri di INURA, in città situate in tutto il 
                  mondo, sono stati attivi e coinvolti in progetti politici e 
                  di pianificazione con questi obiettivi. Uno sguardo su queste 
                  attività si può trarre da due volumi che riportano 
                  le ricche esperienze di ricerca e di lotta che INURA ha accumulato 
                  nel decennio passato: Inura (leds.) Possible Urban 
                  Worlds: Urban Strategies at the End of the 20th Century 
                  (Mondi Urbani Possibili: Le Strategie urbane alla fine del 20 
                  secolo) (Basel: Birkhäuser, 1998) e Possible Urban World 
                  2 (Mondi Urbani Possibili 2 (Basel: Birkhäuser, in 
                  arrivo). Fate riferimento anche ai Principi di INURA, che possono 
                  essere letti sul nostro website www.inura.org. 
                 
                Prodotto, discusso, e convenuto  
                  allassemblea generale annuale di INURA a Clinchamps sur 
                  Orne, Francia,  
                  il 22 giugno 2002.                    
                  a cura di Marvi Maggio 
                 |