Rivista Anarchica Online


bilAncio

Ogni anno, alla fine di novembre, "chiudiamo" il bilancio della rivista, mettendo nero su bianco i dati degli ultimi dodici mesi, e lo inviamo ai diffusori e ai sostenitori. Lo abbiamo sempre fatto, fin dal 1971 - anno di nascita della rivista. È l'occasione per fare il punto sull'andamento, non solo economico, della rivista, per verificarne lo stato di salute e per mettere a fuoco gli obiettivi futuri.

Soldi. Partiamo dai dati economici. Al 30 novembre scorso "A" era in rosso di lire 22.601.239. Nel corso del '99 il deficit è cresciuto di quasi 2 milioni e mezzo: a fronte di entrate per 86.735.378 lire, le spese sono state di lire 89.138.000. Va tenuto presente che nel '99, dei 9 numeri pubblicati, solo 5 avevano il consueto numero di pagine (44), mentre 3 ne avevano 8 in più ed uno (quello estivo) ben 32 in più: rispetto all'anno prima, abbiamo assicurato ai lettori 452 pagine, rispetto alle 428 dell'anno precedente, il tutto allo stesso prezzo di copertina.
A parte questo aumentato numero di pagine, nessuna osservazione particolare meritano le uscite. Sul fronte delle entrate, la voce più importante si conferma quella delle sottoscrizioni (lire 34.009.978, pari al 39,2% delle entrate), alle quali andrebbero affiancati gli abbonamenti sostenitori (oltre dieci milioni di lire): insieme coprono circa la metà delle entrate (e delle uscite), a conferma della centralità che ha il vostro sostegno nel tenere in vita "A".
Una citazione particolare merita la Musica per "A" promossa da Marco Pandin, che in oltre un decennio è cresciuta: sia come catalogo (sono ormai oltre un centinaio i titoli disponibili) sia come "giro" (sono ormai decine al mese le richieste di materiale). Dallo scorso anno gli utili di questa operazione vengono pubblicati periodicamente tra le sottoscrizioni (l'ultima la trovate proprio su questo numero, a pag. 50). Ricordiamo che per qualsiasi informazione in merito dovete contattare direttamente il benemerito Marco Pandin (cas. post. 87, 35036 Montegrotto Terme - Pd. E-mail: <marcpan@tin.it>).

Dati. Gli abbonati paganti non si schiodano dai soliti 500/600, i pagamenti da parte dei circa 200 diffusori assicurano circa 1.200.000 lire a numero, in libreria si vendono (a mezzo Diest) circa 200 copie. In tutto, stimiamo di vendere intorno alle 2.000/2.500 copie a numero, con un numero di lettori stimabile intorno ai 6.000.
A questi circa 6.000 lettori vanno aggiunti quanti si collegano con il sito Internet di "A", attivo da quasi due anni ed in continua crescita: viaggiamo ormai intorno ai 100 contatti al giorno (leggete in proposito i due interventi di Alex Steiner e Edy Zarro, a pag. 42).
Un'altra positiva novità del '99 è l'apertura di un nuovo sito Internet di "A", dedicato esclusivamente all'indicizzazione dell'intera collezione di "A". Si tratta di un ciclopico lavoro, iniziato due anni fa da Massimo Torsello, che prevede sia la mera elencazione di tutti gli articoli (con autore, titolo e numero di pubblicazione) apparsi su "A" - e questa parte è ora disponibile in questo apposito sito - sia la caratterizzazione di ogni articolo con 3 parole-chiave, per permettere una ricerca mirata ed incrociata di quanto apparso su "A" (alcune migliaia di articoli, per un totale di circa 10.000 pagine!). Questa seconda parte è in corso d'opera. Leggetevi, a pag. 43, quanto scrive in proposito lo stesso Torsello.

Rete. Marco, Alex, Edy, Massimo: come loro, con diversi gradi di impegno e di responsabilità, sono alcune decine i collaboratori della rivista, le persone con le quali siamo in contatto, ci consultiamo, chiediamo pareri e piaceri. C'è chi si rende disponibile per tradurre, per andare a far la coda all'ufficio postale, per segnalarci testi da leggere o persone da contattare, chi parla di "A" in una trasmissione radiofonica, ecc. ecc.. Questa rete in continua trasformazione, costituitasi e consolidatasi nel corso di anni e decenni, è la vera trama del nostro lavoro collettivo. È una rete di relazioni umane, politiche, professionali, variamente intrecciantisi. È uno snodo di amicizie, conoscenze, progetti, assolutamente informale ma non per questo meno concreto, visibile, operativo.
Se c'è qualcosa che "tiene insieme" queste volontà, è la voglia di lavorare ad un progetto aperto, in divenire, non cristallizzato in strutture organizzative o in rigide formule ideologiche. Una rivista certamente anarchica, ma sempre meno "per soli anarchici": un periodico aperto a quanti si pongono e si muovono criticamente nell'attuale società, privilegiando una prospettiva libertaria.
Il "successo" di questa apertura di "A" lo ritroviamo nei segni di attenzione e di apprezzamento che sempre più frequentemente ci provengono da persone e gruppi del mondo del volontariato, dell'impegno ecologista, dei centri sociali. Molti la leggono, magari non regolarmente. Alcuni hanno iniziato anche a diffonderla.
A tutti coloro che si riconoscono anche solo in parte nel nostro progetto, chiediamo - dobbiamo chiedere - anche un impegno ad azzerare il deficit. Ci contiamo.