Rivista Anarchica Online

Signor presidente, le scrivo una lettera che leggerà, forse, se avrà tempo di farlo. Ho appena ricevuto i documenti militari per partire in guerra entro mercoledì sera. Signor presidente, io non voglio farla, non sono sulla terra per ammazzare povera gente. Non è certo per offenderla, ma devo dirle che ho preso la mia decisione: sarò disertore. Da quando sono nato ho visto partire i miei fratelli e piangere i miei figli. Mia madre ha sofferto tanto che è già nella tomba: se ne frega delle bombe, lei, se ne frega anche dei vermi. Domani di buon mattino, chiuderò la mia porta in faccia agli anni morti e me ne andrò per le strade. Rifiutate di obbedire, rifiutate di fare la guerra, non andateci, rifiutate di partire! Se bisogna dare il proprio sangue, vada lei a dare il suo, lei, così buon apostolo, signor presidente. Se decide di inseguirmi avverta le sue guardie che sarò disarmato e che potranno, quindi, sparare.

Boris Vian