Rivista Anarchica Online
Anarco-ciclisti ad Amsterdam
Viaggiare fra Milano e Como a bordo delle obsolete FNM (Ferrovie Nord Milano) la reputo
una noia mostruosa
e pertanto ogni distrazione, seppur banale, mi distoglie quel tanto che basta dai soliti paesaggi. Visto che non amo
ascoltare i discorsi altrui, generalmente mi premunisco di giornale o libro, ma ieri sera, essendone sprovvisto, mi
è caduto l'occhio su di un opuscolo abbandonato sul sedile vicino. Me ne impossesso e leggo in copertina
«Corriere della Sera Nuove Guide Visuali 70 -City Book- Amsterdam», lo sfoglio e a pag. 228 (ambizione da
enciclopedisti dal momento che il suddetto opuscolo di pagine ne ha solo una dozzina) sotto la voce «Guida
pratica» noto un articoletto intitolato «Come muoversi in bicicletta» ed è con grande sorpresa e meraviglia
che
scopro qualcosa di nuovo; circa a metà dell'articolo leggo testuali parole: «I ciclisti olandesi sono
anarchici e
spesso passano col semaforo rosso: non seguite il loro esempio» È vero che non è la prima volta
(e purtroppo non
sarà nemmeno l'ultima) che vedo o sento usare il termine «anarchico» o più generalmente
«anarchia» in modo
del tutto distorto, ma ciò non toglie un senso di fastidio forse più dovuto all'ignoranza altrui che
non al fatto in
sé o per il mio ideale. Personalmente al semaforo rosso mi sono sempre fermato; e non perché
mi senta costretto
da un Codice o per paura delle sanzioni bensì per evitare di compromettere l'incolumità delle altre
persone oltre
che alla mia. Eppure sono anarchico. Questo è solo uno stupido esempio che si riallaccia alla frase infelice
dell'inserto sopracitato, ma ciò che reputo importante, in questo caso, è l'uso dei termini, in senso
delle parole
che troppo spesso vengono storpiate da luoghi comuni o significati del tutto errati (e per restare in tema è
emblematico l'esempio della Lega Nord che ottiene consensi dai gretti bottegai e dagli artigiani arricchiti al suono
di «federalismo»). Comunque per sdrammatizzare terminerei con una battuta: non mi dispiacerebbe affatto se
tutti i ciclisti di Amsterdam fossero realmente anarchici dato che sono più di mezzo milione.
Marco (Como)
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