Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 27 nr. 233
febbraio 1997


Rivista Anarchica Online

690122

DEDICATA AD AURELIO CHESSA COMPAGNO MAI CONOSCIUTO DA POCO SCOMPARSO
La bambina sorridente guarda stupita attraverso il finestrino la corsa del paesaggio. Guarda le meraviglie di uno dei suoi primi viaggi da quello schermo di vetro che la lancia in senso contrario a quello del mondo là fuori. Sorride. Affascinata in modo ipnotico da tutto quello, lei viaggia con lo sguardo perso, ma allo stesso tempo attenta ogni minimo dettaglio dell'esterno. L'interno di quel treno sferragliante per lei non esiste; suo padre seduto al suo fianco sembra non ci sia per lei. Ah, potrebbe esplodere col piombo che la bambina non smetterebbe di essere rapita dal mondo la fuori in movimento. Il papà borbottando la sta portando con sè da Aurelio per delle faccende di lavoro. Anarchia. La piccola non può nemmeno immaginare di poter sapere che in quel pomeriggio ha lanciato un sasso in orbita. Orbita irregolare certo. Lei in quella faccenda non ha competenza, da semplice accompagnatrice bionda, piccola, sorridente e curiosa. Non può capire e non ha mai capito. Lei non sa che nel suo sangue qualcosa ribolle da quel giorno. Da quando ha lanciato un sasso che dopo uno spicchio, forse un quarto, di secolo è tornato. Ha visto sotto di lui, il sasso, mille situazioni diverse in mille posti differenti. Anni ormai sbiaditi, grigi, crepuscolari, solari e allo stesso tempo infiniti. Poi il sasso è caduto, dopo il suo volteggiare, a metà strada, pochi metri a dire il vero, tra la bambina bionda e un nuovo treno. Anarchia. Un altro treno sul quale lei, ora adulta, sale. Ma da sola. La macchina parte piano, con brevi movimenti del pistone centrale, per un altro viaggio. La abbranca stringendola forte e ora corrono insieme in sintonia urlando come un vero fischio del treno. Pompa energia per quella nuova corsa fatta di saliscendi, pompa! Luce, bagliori e poi di scatto buio; dopo tanti anni in galleria. Affascinata in modo ipnotico da tutto quello lei viaggia con lo sguardo perso...

Lele