Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 26 nr. 228
giugno 1996


Rivista Anarchica Online

Berneri e Pannella

Ho appreso di recente, non senza una massiccia dose di stupore e preoccupazione, il fatto che il Club Pannella di Lodi ha intitolato il proprio gruppo locale a Camillo Berneri. Le ragioni di tale scelta sarebbero sostanzialmente due: Berneri è nato a Lodi ed era «anticomunista».
Punto e stop. Credo che chiunque cercasse motivazioni più profonde non le troverebbe.
Di fatto, so per certo che all'interno dello stesso Club Pannella lodigiano, pochissimi conoscevano (e conoscono) questa figura di spicco dell'anarchismo di lingua italiana.
Nessun pannelliano (malgrado essi stessi sedicenti libertari), ammetterebbero le forti prese di posizione attuate da Berneri stesso, fin dai tempi in cui, a Lodi, stampava il periodico Guerra di Classe. L'antistatalismo, l'antifascismo, la lotta alla proprietà privata dei mezzi di produzione perché fossero collettivi, cioè di tutti, il sostegno alla diffusione in terra iberica di federazioni autonome e autogestite di liberi comuni, la lotta al capitalismo, non sono cose ammissibili per i riformatori di Pannella.
La stessa posizione in parlamento da loro adottata, dimostra chiaramente come non facciano fatica a voltar faccia nel momento in cui qualcuno, anche da destra, promette loro chissà quali riforme.
In comune con Berneri cos'hanno?
Quando essi lo definiscono anticomunista, spero si rendano conto che la sua morte violenta è stata voluta dall'apparato repressivo stalinista proprio perché egli si è sempre opposto ad un socialismo di stato, fondamentalmente solo di facciata.

Paolo Ribolini (Lodi)