Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 25 nr. 216
marzo 1995


Rivista Anarchica Online

Nel braccio della morte da 14 anni

Fernando Eros Caro, un indiano Yaqui (il nome tradizionale della tribù è Yome), è nel Braccio della Morte della prigione statale di San Quintin, in California da quattordici lunghi anni.
È nato nel 1949 da una famiglia contadina di Brawley, nel sud della California, che in quell'epoca era una comunità agricola rigidamente segregata. È cresciuto fuori città in un'umile casa circondata da campi, canali di irrigazione e recinti di animali. Non esistevano né servizi igienici interni né acqua corrente. L'infanzia e l'adolescenza di Fernando erano scandite dal lavoro dedicato alla coltivazione della terra.
"Avevamo mucche, maiali, galline e pecore e questi animali ci garantivano buone provviste di cibo. Da bambino mi svegliavo al primo albeggiare per accudire gli animali, raccoglievo le uova e accendevo il fuoco nella stufa. Questo non mi è mai pesato, perché potevo vedere il nascere del sole".
Nonostante questi faticosi impegni egli è stato il primo della sua famiglia a dare l'esame di maturità proseguendo gli studi in una scuola superiore.
Nel 1973 entra da tenente nel corpo dei Marines; nel frattempo si sposa e diventa padre di tre figli: Daniel, Isabel e Jesse.
Nel 1979 divorzia e, a questa dolorosa esperienza, si aggiunge l'arresto per omicidio nel 1980. Due anni dopo, nonostante la sua dichiarazione di non colpevolezza, egli viene condannato a morte.
In carcere Fernando, spronato dall'esigenza della sua mente a spaziare oltre le quattro pareti della sua angusta cella, si accosta all'arte dopo un periodo iniziale di istruzione offerto dalla prigione.
Nell'infinità di tempo a sua disposizione, senza nulla da fare, inizia a disegnare con un semplice pezzo di matita che gli era stato dato, scoprendo che questo genere di attività occupa la sua mente e il suo tempo dandogli modo di rilassarsi e fornendogli una temporanea fuga dall'ambiente che lo circonda.
Lo spirito umano può essere rafforzato quando deve reagire alle continue tensioni provocate dall'ambiente carcerario nel Braccio della Morte. Una volta infranto lo spirito, il corpo fisico lo segue, e l'individuo può essere più facilmente controllato. Fernando ha tratto la sua forza attingendo dall'arte e dalla spiritualità della tradizione religiosa del suo popolo che si basa sul mitico cervo Yaqui chiamato Sai Maaso. Questo gli fornisce una causa, una fede, una fonte di forza interiore e un profondo legame con le sue origini ancestrali. Per Fernando è importante non rinnegare le sue origini etniche, perché negandole l'anima si spacca e lo spirito si confonde, permettendo alle forze esterne di soggiogarlo.
A Fernando è negato di camminare sulla Madre Terra; gli è permesso di camminare solo sul cemento della prigione, non può vedere l'alba, il tramonto, la luna o una notte piena di stelle, ma riesce a rievocare le memorie di questi, per noi scontati, aspetti naturali che tuttora esistono nella sua vita e nel suo spirito. Aspettando la libertà, per ora, egli esprime questi sentimenti e queste malinconie attraverso le sue tele. Inizia a ricreare, evocandoli, gli animali della sua infanzia; per poi dedicarsi agli stupendi ritratti che ora sono la caratteristica della sua produzione artistica.
I dipinti murali da lui realizzati, hanno contribuito a creare un'atmosfera meno opprimente nelle sale da visita di San Quintin. I suoi quadri sono stati esposti un po' ovunque nel mondo: dalla mostra "Arte in Catene" tenuta nel 1992 nel Centro Culturale della Missione a San Francisco, alle gallerie d'arte di Ginevra, Oslo, Roma e Torino.
Nel 1993, dopo un intenso rapporto epistolare, si è sposato con Ida M. van Kapel.
Da poco è stato respinto un suo appello alla corte suprema, gli rimane così un ultimo disperato tentativo di appellarsi alla corte federale ben più severa, per questo gli avvocati di Fernando hanno bisogno urgente di denaro per determinanti investigazioni. I contributi per la sua difesa possono essere inviati al conto corrente postale: c.p. 12067294 "pro Fernando Caro" intestato a Sandra Esposito, Via Cipelli 2, 29100 Piacenza, Italia.
Conto corrente bancario: Fernando Caro Defense Account, c/o Glendale Federal Bank, n 570-7037285, 3288 Castro Valley Blv. 1, Castro Valley, San Francisco, CA 94546, USA. Contatti: Massimo Messina Via A. Pavone 6 94019 Valguarnera (EN).