Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 214
dicembre 1994 - gennaio 1995


Rivista Anarchica Online

FAI - proposta: un convegno"

La fase epocale apertasi nel 1989 con le sue peculiari caratteristiche ha stimolato, senza dubbio, quanti continuano a non riconoscersi in maniera consapevole o inconsapevole nella società del dominio, ad interrogarsi sulla necessità di sapersi nel tempo munire di una progettualità realmente rivoluzionaria, atta a prefigurare con proposte alternative praticabili da subito una convivenza sociale basata sulla libertà e sulla solidarietà.
Un simile dibattito non poteva non interessare gli anarchici ed i libertari (vari interventi, appelli, comunicati sono infatti apparsi sulla stampa di movimento), ed anche la FAI in questi ultimi anni ha dato avvio ad un proficuo confronto che si è materializzato soprattutto nei due momenti collettivi rappresentati dal Congresso di Milano 23/25/94 Aprile e dal Congresso Straordinario di Reggio Emilia 24/28/94 Agosto.
Nel sociale, intanto, se da un lato non è certamente mancata in alcuni settori dei dominati la vana illusione di donarsi in maniera più o meno passiva ad un finto «rinnovamento» istituzionale, che ha visto sbarcare nella contraddizione il proprio lunario, a momenti alterni, verso «lidi conservatori e progressisti», dall'altro larghi settori della cosiddetta società reale hanno senza dubbio manifestato una voglia nuova di Autogestione ed autorganizzazione, di cui si ritrovano i riscontri e metodologici e contenutistici nella prassi del sindacalismo alternativo, del municipalismo libertario e dell'autogoverno, nonché di quella miriade di esperienze del variegato arcipelago delle strutture di base.
È a partire da queste considerazioni che le/i compagne/i federate/i convenute/i a Reggio Emilia hanno ravvisato la necessità di confrontarsi con una fase nuova che veda confluire in un dibattito sempre più ampio le esperienze del «l'anarchismo organizzatore e federalista ... con le più generali istanze di emancipazione sociale ... per valorizzare le idee e le azioni di quanti si rendono capaci di costruire, anche in via sperimentale, spazi sociali di libertà reale in conflitto ed alternativi alla società del dominio»; «una fase nuova che, attraverso la discussione e l'elaborazione di un manifesto degli intenti, sappia rendere chiari e visibili i proponimenti e gli obiettivi di lavoro per un progetto anarchico immediato e di lungo termine».
Lo sforzo raggiunto da tali prime riflessioni, pur se con differenziazioni nel dibattito, si trova in maniera sintetica elaborato nella mozione congressuale che alla presente si allega, mozione di già pubblicata nelle pagine di UN n. 24 del 11-09-94 e che oggi cortesemente vi invitiamo ad ospitare nelle pagine del vostro giornale qualora, condividendo lo spirito di libero confronto che la anima, avvertiate nel contempo, al pari nostro, la necessità di partecipare attivamente ad un dibattito che ci auspichiamo a più voci tra quanti ritengono possibile la distruzione del recinto gerarchico e la conseguente realizzazione dell'Utopia, ovvero del vivere sociale in libertà.
Un dibattito che, attraverso la pluralità delle voci e delle esperienze che riuscirà a mettere in campo, nonché attraverso «una serie di incontri a livello territoriale e ad un Convegno nazionale che permetta la stesura del manifesto degli intenti», si renda atto a leggere ed interpretare l'odierna fase epocale, partorendo nel contempo proposte concrete di lavoro nel sociale, alternative e rivoluzionarie, praticabili qui ed ora, nell'intento di riportare le idee e la prassi dell'anarchismo sociale ed organizzatore in seno alle contraddizioni ed ai conflitti che caratterizzano il modello sociale del dominio, per costruire quotidianamente sul terreno pratico, insieme ai dominati ed in piena autonomia dal Potere, i presupposti della rivoluzione sociale, attraverso un collegato arcipelago di sperimentazioni libertarie che adottino l'autogestione come strumento di lotta e di dimensione umana, individuale e sociale, di pratica nella libertà.

La commissione incaricata dal Congresso (Spezzano Albanese)

La Federazione Anarchica ha dato avvio negli ultimi anni ad un proficuo dibattito (XXI Congresso, Milano, 23/25 Aprile 1994) che, a partire da una lettura della fase epocale aperta il 1989, ravvisa la necessità di confrontarsi con tutto l'anarchismo organizzatore e federalista e con le più generali istanze di emancipazione sociale, al fine di aprire una nuova fase di definizione di modi e tempi, che volga il suo sguardo verso un processo federativo degli anarchici e che sappia valorizzare le idee e le azioni di quanti si rendono capaci di costruire, anche in via sperimentale, spazi sociali di libertà reale in conflitto ed alternativi alla società del dominio.
È a partire da questo dibattito che le compagne ed i compagni riuniti nel Congresso Straordinario di Reggio Emilia (24/28 Agosto 1994) hanno deciso di discutere dei processi organizzativi in corso, di farne un bilancio complessivo a partire dalle esperienze fatte, tracciando le linee per una fase nuova in cui la Federazione Anarchica si fa promotrice di un dibattito al suo interno e per l'affermazione di reali rapporti di confronto con il movimento anarchico e libertario e con i movimenti autogestionari e di base.
Una fase che, attraverso la discussione e l'elaborazione di un manifesto degli intenti, sappia rendere chiari e visibili i proponimenti e gli obiettivi di lavoro per un progetto anarchico immediato e di lungo termine.

QUESTO NON È L'UNICO MONDO POSSIBILE
È a partire da questa espressione di volontà critica e di superamento dello stato di cose presenti che prende le mosse qualsiasi progetto di trasformazione sociale.
In questo si caratterizza l'opzione anarchica che, a partire da una radicale messa in discussione dell'ordine mondiale basato sul dominio e lo sfruttamento, prefigura una organizzazione della convivenza sociale basata sulla libertà, la solidarietà e l'eguale accesso alle risorse.
La realizzazione cioè di quel comunismo che è stato da sempre la bandiera della rivolta proletaria e di tutti quegli individui che vogliono liberarsi dalle condizioni dell'alienazione, del dominio e dello sfruttamento.
La bandiera del comunismo, quello libertario ed anarchico, va rialzata, ancor di più oggi, quando questa è rimasta l'unica via di emancipazione umana e di reale alternativa al nuovo ordine mondiale, basato sul dominio statuale di classe, sul controllo militare delle popolazioni e delle risorse disponibili, che trovano legittimazione sul benessere di pochi e sulla miseria di molti.

NOI VOGLIAMO CAMBIARE QUESTO MONDO
La necessità di associare la volontà e le capacità dei singoli che si pongono sul terreno dell'azione rivoluzionaria, ci spinge ad agitare la tematica di una organizzazione/progetto capace di porre, qui ed ora, azioni alternative al sistema del dominio; una organizzazione che non rimandi l'anarchia a quando tutto il mondo sarà anarchico ma che assieme ai dominati, facendo proprio il metodo anarchico, si renda capace di costruire quei modelli sociali che nel farsi delle lotte e delle sperimentazioni affermino già da oggi l'autonomia dal potere (sindacalismo di base ed autogestionario, comunalismo, comunitarismo, aggregazione e sperimentazione sociale, movimenti di critica culturale e sperimentazione pedagogica, movimenti di riappropriazione sociale, tutela, salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali saccheggiate da un modello di sviluppo utile esclusivamente alla perpetuazione del dominio) e l'autogestione come dimensione umana, individuale e sociale di pratica nella libertà dell'esperienza e del conflitto.
Conflitto reso necessario dalla protervia di un potere che si vuole consolidare a danno degli spazi, servizi e libertà che la lotta di classe e la lotta rivoluzionaria strappano.

PER UNA PRATICA COLLETTIVA DI ELABORAZIONE
A partire dall'affermazione rivoluzionaria di un nuovo mondo possibile e dalla nostra volontà di cambiamento, noi, compagne e compagni riuniti nel Congresso Straordinario della Federazione Anarchica, ribadiamo la necessità di avviare un percorso che porti ad una serie di incontri a livello territoriale e ad un Convegno nazionale che permetta la stesura di un manifesto degli intenti.

Congresso straordinario FAI 24/28 agosto 1994