Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 211
estate 1994


Rivista Anarchica Online

Una proposta: incontriamoci!

Il movimento anarchico in questi mesi si sta interrogando sulla possibilità di essere un referente politico-sociale per quanti si pongono il problema di una radicale trasformazione sociale.
Questa riflessione è la evidente conseguenza di una situazione che ha visto svanire negli ultimi anni gran parte delle organizzazioni che, seppure ideologicamente lontane dall'anarchismo, si muovevano in una logica di cambiamento rivoluzionario. In questa mutata situazione in cui forte è l'affermazione di un nuovo blocco moderato, nel quale si va ricomponendo il vecchio blocco demo/socialista, in cui compiuta è l'omologazione liberista dei progressisti e in cui sempre più chiaramente si delinea la natura riformista ed istituzionale di Rifondazione Comunista, sulla nostra azione libertaria cade la responsabilità dell'orientamento e della lotta anticapitalista ed antistatale.
Consapevoli di questo ruolo, in realtà diverse del movimento, si è posto all'ordine del giorno la necessità di avviare momenti di dibattito e di mobilitazione politica, coinvolgendo nelle iniziative le diverse anime dell'anarchismo italiano, prendendo atto delle divergenze esistenti, ma convinti della possibilità di trovare terreni di azione comune.
In questa direzione va la manifestazione del 18 giugno ad Ancona, nella stessa direzione ci sembra vada la proposta dell'Unione degli anarchici sardi.
Il nostro contributo parte proprio da qui, dal rilevare cioè come l'esigenza di rendere visibile la nostra azione sia un comune sentire nel movimento, ed il nostro proposito è quello di aiutare questo percorso appena abbozzato. Noi crediamo che ancor prima di programmare iniziative, lanciandole in modo unilaterale,sia più utile trovare una sede di confronto tra tutti i compagni che hanno espresso o che condividono queste necessità ( ... ).
La nostra idea è quella di riuscire ad organizzare due, tre appuntamenti annuali nei quali si dovrebbe sviluppare il dibattito tra i compagni e contemporaneamente essere momenti pubblici di mobilitazione dei libertari. A solo titolo di contributo al dibattito noi pensavamo a due momenti da far ruotare intorno al problema del lavoro, uno da gestire entro il 1994, sviluppando le tematiche connesse alla precarizzazione e alla risposta sindacale da dare (in quale sindacato devono lavorare gli anarchici); l'altro, preparare un primo maggio anarchico.
In ogni caso concordato e definito un programma tra i compagni, noi riteniamo che un ruolo particolare lo debba svolgere la stampa del movimento, contribuendo a sviluppare ed articolare le campagne di propaganda per la migliore riuscita delle iniziative.
Questa proposta è volutamente scarna, perché siamo convinti che la riuscita di un percorso di lavoro in comune dipende dalla capacità di ognuno di noi di porsi di fronte alla necessità dell'azione politica senza aver già preconfezionato itinerari non mediabili.

la Redazione di Comunismo Libertario