Rivista Anarchica Online
«Mi uccideranno in maggio»
Il Governatore del Texas, Ann Richards, ha fatto eseguire l'ennesimo «omicidio di Stato»:
martedì 3 Maggio,
all'alba, è stato assassinato il nostro fraterno amico Paul «Bilal» Rougeau, 45 anni, da 16 nel «braccio
della
morte» del carcere di Huntsville. Con quale diritto un essere umano condanna a morte «legalmente» un
suo simile? È con profondo sdegno che i giorni scorsi abbiamo letto, su quasi tutta la stampa
nazionale e locale, le notizie
di Agenzia, variamente condite con false allusioni alla colpevolezza di Paul Rougeau, tendenti
inequivocabilmente a spingere l'opinione pubblica a favore della pena di morte e contro il condannato!
È vergognoso che pochi giornali abbiano riportato la versione dei fatti raccontata da Paul, e
cioè del suo
coinvolgimento in una rissa, nel 1978, in un locale notturno, in cui rimasero uccisi uno dei suoi fratelli, un
poliziotto (nero), e lui stesso fu ferito e ricoverato all'ospedale. Paul è stato vittima di una tremenda
ingiustizia,
commessa intenzionalmente da una giuria razzista, composta solo da bianchi, tutti favorevoli alla pena di morte!
In questi due anni di amicizia, e cioè da quando Amnesty International ha raccolto un appello di
Paul,
pubblicato nel giugno '92 da «Il Manifesto», ci siamo raccontati i nostri progetti, i nostri problemi, le nostre
gioie, i nostri dolori, ci siamo scambiati le foto facendoci i complimenti reciproci, scherzandoci sopra: Paul
è
sempre stato pronto ad incoraggiarci, a stimolarci per superare gli ostacoli di ogni giorno, con il suo affetto, con
le sue poesie, ci chiamava fratello e sorella, con i suoi «smile» (sorridi) con cui amava intercalare spesso le sue
lettere meravigliose. Alcune di queste sono state raccolte dai suoi amici in Italia in un piccolo e prezioso
libro, edito da «Sensibili
alle foglie» (12.000 lire), dal titolo profetico: «Mi uccideranno in Maggio». «Metto da parte le mie
tristezze, con le mie braccia circondo la sensazione di pace. Dolcezza delle sottili gocce
di pioggia, domani brucierà il sole oltre il grigio, ed io riprenderò la vita di tutti i giorni qui
nella mia cella». Ciao Paul, grazie di cuore per tutto quello che ci hai dato, soprattutto per la tua fede e
fiducia nell'amicizia,
quella vera, e ... arrivederci!
Giancarlo Zilio (Selvazzano) - Evelina Rossetto (Padova)
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