Rivista Anarchica Online
Un handicappato combattente
Care/i compagne/i, tante volte ho parlato del linguaggio sessista, dell'unico genere
(quello maschile) e di come in un linguaggio
apparentemente «neutro» la parte femminile sia emarginata e/o svilita... Il linguaggio ufficiale è
l'espressione del Potere. Il Potere (che non è un termine astratto, ma una serie di
prevaricazioni quotidiane da parte di chi detiene o crede di detenere la «forza») ha sempre ignorato le esigenze
e le specificità della parte cosiddetta debole, spesso attribuendo alle espressioni di «debolezza» (come
il pianto,
ad esempio) dei valori negativi. Una società che tende ad annullare ogni diversità, sia fisica che
psichica, e ad
esaltare viceversa la competizione (coi maschi, o con l'immaginario maschile) e l'efficienza, non ha davvero in
nessuna considerazione tutto ciò che esprime un disagio o una differenza ... Anche la sensibilità
può essere un
handicap, quando i rapporti sono basati sulla FORZA (ITALIA?) e non sull'accettazione piena delle
specificità
di ognuna/o! Per avere una conferma, basta vedere quali sono le parole che usiamo per deridere o per
offendere. Spesso si
fanno battute ad esempio sulla sordità, sulla bruttezza o sulla grassezza. Più grave ancora,
quando si utilizzano
termini come «andy» o «mongolo» per indicare una persona che ha una qualsiasi difficoltà! La
derisione vigliacca è ben altra cosa, diversa dallo sberleffo, dalla provocazione e dalla «risata che vi
seppellirà». Il Partito GrouchoMarxista adotterà un nuovo simbolo, già proposto lo
scorso anno da Remy Perrot
del P.G.M. francese: dentro la nostra stella, un handicappato combattente! RISPETTO TRA DI NOI,
DISPETTO CONTRO IL POTERE! Un bacio interstellare, gioia & rivoluzione ...
Pralina Tuttifrutti & Redazione di «Groucho fuma» (Firenze)
|