Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 208
aprile 1994


Rivista Anarchica Online

Il bonifico e le fusa

Veano, venerdì 3 dicembre 1993, nevica che dio la manda, leggo le storie Obranti davanti al camino al suono della chitarra di Djanko Reinhardt, Makula accoccolata in grembo fa le fusa in la minore. Squilla il telefono, voce edulcorata impiegatizia femminile.
- Qui Banca C., si può parlare con Filippo Franceschi?
- Sono io.
- La prego di attendere un istante.
Musichetta elettronica PIRIPULI' PIRIPULA' voce funzionariale maschile, compassata, computeristica.
- Signor Franceschi, ci scusi, abbiamo avuto una certa difficoltà a rintracciarla, dato che nel BONIFICO è indicato solo «Veano». Stamane un nostro impiegato ha rammentato che si tratta di una frazione di Vigolzone, e abbiamo trovato il suo numero. Siamo imbarazzati, lei non si è ancora presentato, il BONIFICO giace qui da oltre una settimana ...
- Scusi, di che bonifico sta parlando?
- Come, non lo sa? Un BONIFICO di lire dieci milioni, emesso a suo favore dall'Avvocato E.D. di Trieste ... lei non lo conosce? ..
- Lo conosco, è mio cognato, ma non sapevo nulla di bonifico né di benefico ...
- Ah, credevamo lo sapesse. Comunque, il BONIFICO è a sua disposizione, anzi la pregheremmo di venire al più presto, non possiamo trattenere un BONIFICO oltre un certo tempo ...
- E per il bonifico dovrei venire a Piacenza? Con la neve che sta cadendo?
- Ci dispiace ma temiamo sia proprio indispensabile. Veda sig. Franceschi, un BONIFICO richiede la presenza fisica del BONIFICATO. La preghiamo anzi di recare con sé un documento e il codice fiscale: sa, dobbiamo controllare, le norme sul riciclaggio ...
- Bah, verrò domani, speriamo che la nevicata cessi. ..
- Scusi signor Franceschi se ci permettiamo di insistere, ma domani siamo chiusi, sarebbe meglio che lei venisse oggi stesso; sa, un BONIFICO è un BONIFICO e già dieci giorni sono un periodo eccessivo.
- Va be', vengo, a che ora chiudete?
- Alle 13,30, poi riapriamo dalle 15 alle 16. Lei ha tutto il tempo, chieda del Dott. B.
- Bene, buongiorno.
- Buongiorno, CLlC, PIRIPULI' PIRIPULA'.
Ciedo scusa a Makula (per niente soddisfatta), parto nella tormenta, 25 chilometri sotto la neve, la Diane stenta e slitta (senza gomme da neve), fra sbandate e testecode guadagno in un'oretta il Facsal, guadagno a piedi il Largo M. Banca C., gabbia cristallo BIP BIP ATTENDERE IL SEGNALE BIP BIP, il Dott. B.? - mi introducono in un salottino con moquette, tavolo di cristallo, divanetto pellerossa, brusio di solerte operosità; entra prestante il sig. B. in doppiopetto fumodilondra, panciotto perla, occhio vigile, incartamento smilzo in madreperlacea mano.
- Dott. B., è lei il sig. Filippo Franceschi? molto piacere, ci scusiamo di averla disturbata ma capirà ... ecco il BONIFICO, se lei favorisce un documento, le verifiche richiederanno solo qualche minuto ...
- Scusi, non servono verifiche: sono venuto a dichiarare che rifiuto il bonifico.
L'aplomb vacilla, le palpebre sbattono (stile Alessandra Mussolini) la voce del sig. B. è incrinata alquanto:
- Scusi ... ?
- Ho detto: RIFIUTO IL BONIFICO.
Silenzio attonito. Gli occhi frugano i ditorni in cerca del gorilla, leggero tremito subitamente controllato, segreto bottone velocemente schiacciato ...
- Scusi, se possiamo permetterci, e perché?
- Lei accetterebbe 10 milioni in regalo da Totò Riina?
- Ehm ... certo che no, ma scusi ... ci sfugge la connessione ...
- Le spiego. Vede, io sono comunista libertario. Per me l'Avvocato E.D., purtroppo mio cognato, è peggio che per lei Totò Riina: quel che fa è altrettanto iniquo, ma non teme galera, la legge è sua, è uomo d'onore garantito.
- Scusi, che fa suo cognato?
- Il consigliere delegato delle Assicurazioni G.
Leggero sussulto agevolmente controllato (anche perché nel frattempo un robusto giovanotto stile rambo avvicinatosi alla cristallina porta sbircia all'interno con nonchalance).
- Bene, se è così... tuttavia, sa, noi dobbiamo rispondere, se lei fosse così gentile da dichiarare per iscritto il suo rifiuto ...
- Volentieri, sono venuto per questo.
Mi porge un foglio, scrivo "Piacenza, 3/12/93 - Con riferimento al BONIFICO di lire 10.000.000 emesso a mio favore dall'Avv. E.D., dichiaro di rifiutare la somma, che la mia coscienza di comunista libertario ritiene frutto di attività eticamente iniqua.
In fede Filippo Franceschi".
Lo porgo al Sig. B. chiedendo fotocopia. Legge - certo, subito - esce, parlotta con il giovanotto robusto, ritorna con la fotocopia. Ringrazio, saluto, raggiungo la gabbia cristallina seguito passo passo dal giovanotto robusto BIP BIP ATTENDERE IL SEGNALE BIP BIP, esco in Largo M., la neve turbina nell'aria gelidissima, riguadagno Veano in due ore di sbandate di poco conto, ritorno ad ascoltare Reinhardt davanti al camino, Makula arrotolata in grembo, facciamo le fusa in sibemolle in sintonia, l'inverno è tenero.

P.S. - Qualcuno ha osservato trattarsi di «deteriore moralismo», dato che Marx mai rifiutò i BONIFICI di Engels, ma anzi costantemente li sollecitò, in nome e per conto del proletariato. È ovvio che Marx rispondeva della sua coscienza e io rispondo della mia. D'altronde l'idea di comunismo è alquanto più vecchia e variegata di Marx, tanto da potersi supporre che esistano tanti comunismi quanti comunisti, così come tanti anarchismi quanti anarchici e, più in generale, tante fusa quanti gatti. Lo dicono le Obranti, che la sanno lunga.

Filippo Franceschi (Villò)