Rivista Anarchica Online
Il bonifico e le fusa
Veano, venerdì 3 dicembre 1993, nevica che dio la manda, leggo le storie Obranti
davanti al camino al suono
della chitarra di Djanko Reinhardt, Makula accoccolata in grembo fa le fusa in la minore. Squilla il telefono,
voce edulcorata impiegatizia femminile. - Qui Banca C., si può parlare con Filippo Franceschi?
- Sono io. - La prego di attendere un istante. Musichetta elettronica PIRIPULI' PIRIPULA' voce
funzionariale maschile, compassata, computeristica. - Signor Franceschi, ci scusi, abbiamo avuto una certa
difficoltà a rintracciarla, dato che nel BONIFICO è
indicato solo «Veano». Stamane un nostro impiegato ha rammentato che si tratta di una frazione di Vigolzone,
e abbiamo trovato il suo numero. Siamo imbarazzati, lei non si è ancora presentato, il BONIFICO giace
qui da
oltre una settimana ... - Scusi, di che bonifico sta parlando? - Come, non lo sa? Un BONIFICO di lire
dieci milioni, emesso a suo favore dall'Avvocato E.D. di Trieste ...
lei non lo conosce? .. - Lo conosco, è mio cognato, ma non sapevo nulla di bonifico né di
benefico ... - Ah, credevamo lo sapesse. Comunque, il BONIFICO è a sua disposizione, anzi la
pregheremmo di venire al
più presto, non possiamo trattenere un BONIFICO oltre un certo tempo ... - E per il bonifico dovrei
venire a Piacenza? Con la neve che sta cadendo? - Ci dispiace ma temiamo sia proprio indispensabile. Veda
sig. Franceschi, un BONIFICO richiede la presenza
fisica del BONIFICATO. La preghiamo anzi di recare con sé un documento e il codice fiscale: sa,
dobbiamo
controllare, le norme sul riciclaggio ... - Bah, verrò domani, speriamo che la nevicata cessi. .. -
Scusi signor Franceschi se ci permettiamo di insistere, ma domani siamo chiusi, sarebbe meglio che lei venisse
oggi stesso; sa, un BONIFICO è un BONIFICO e già dieci giorni sono un periodo eccessivo.
- Va be', vengo, a che ora chiudete? - Alle 13,30, poi riapriamo dalle 15 alle 16. Lei ha tutto il tempo,
chieda del Dott. B. - Bene, buongiorno. - Buongiorno, CLlC, PIRIPULI' PIRIPULA'. Ciedo scusa
a Makula (per niente soddisfatta), parto nella tormenta, 25 chilometri sotto la neve, la Diane stenta
e slitta (senza gomme da neve), fra sbandate e testecode guadagno in un'oretta il Facsal, guadagno a piedi il
Largo M. Banca C., gabbia cristallo BIP BIP ATTENDERE IL SEGNALE BIP BIP, il Dott. B.? - mi
introducono in un salottino con moquette, tavolo di cristallo, divanetto pellerossa, brusio di solerte
operosità;
entra prestante il sig. B. in doppiopetto fumodilondra, panciotto perla, occhio vigile, incartamento smilzo in
madreperlacea mano. - Dott. B., è lei il sig. Filippo Franceschi? molto piacere, ci scusiamo di
averla disturbata ma capirà ... ecco il
BONIFICO, se lei favorisce un documento, le verifiche richiederanno solo qualche minuto ... - Scusi, non
servono verifiche: sono venuto a dichiarare che rifiuto il bonifico. L'aplomb vacilla, le palpebre sbattono
(stile Alessandra Mussolini) la voce del sig. B. è incrinata alquanto: - Scusi ... ? - Ho detto:
RIFIUTO IL BONIFICO. Silenzio attonito. Gli occhi frugano i ditorni in cerca del gorilla, leggero tremito
subitamente controllato, segreto
bottone velocemente schiacciato ... - Scusi, se possiamo permetterci, e perché? - Lei
accetterebbe 10 milioni in regalo da Totò Riina? - Ehm ... certo che no, ma scusi ... ci sfugge la
connessione ... - Le spiego. Vede, io sono comunista libertario. Per me l'Avvocato E.D., purtroppo mio
cognato, è peggio che
per lei Totò Riina: quel che fa è altrettanto iniquo, ma non teme galera, la legge è sua,
è uomo d'onore garantito. - Scusi, che fa suo cognato? - Il consigliere delegato delle
Assicurazioni G. Leggero sussulto agevolmente controllato (anche perché nel frattempo un robusto
giovanotto stile rambo
avvicinatosi alla cristallina porta sbircia all'interno con nonchalance). - Bene, se è così...
tuttavia, sa, noi dobbiamo rispondere, se lei fosse così gentile da dichiarare per iscritto il suo
rifiuto ... - Volentieri, sono venuto per questo. Mi porge un foglio, scrivo "Piacenza, 3/12/93 - Con
riferimento al BONIFICO di lire 10.000.000 emesso a mio
favore dall'Avv. E.D., dichiaro di rifiutare la somma, che la mia coscienza di comunista libertario ritiene frutto
di attività eticamente iniqua. In fede Filippo Franceschi". Lo porgo al Sig. B. chiedendo
fotocopia. Legge - certo, subito - esce, parlotta con il giovanotto robusto, ritorna
con la fotocopia. Ringrazio, saluto, raggiungo la gabbia cristallina seguito passo passo dal giovanotto robusto
BIP BIP ATTENDERE IL SEGNALE BIP BIP, esco in Largo M., la neve turbina nell'aria gelidissima,
riguadagno Veano in due ore di sbandate di poco conto, ritorno ad ascoltare Reinhardt davanti al camino,
Makula arrotolata in grembo, facciamo le fusa in sibemolle in sintonia, l'inverno è tenero.
P.S. - Qualcuno ha osservato trattarsi di «deteriore moralismo», dato che Marx mai rifiutò i
BONIFICI di
Engels, ma anzi costantemente li sollecitò, in nome e per conto del proletariato. È ovvio che
Marx rispondeva
della sua coscienza e io rispondo della mia. D'altronde l'idea di comunismo è alquanto più
vecchia e variegata
di Marx, tanto da potersi supporre che esistano tanti comunismi quanti comunisti, così come tanti
anarchismi
quanti anarchici e, più in generale, tante fusa quanti gatti. Lo dicono le Obranti, che la sanno lunga.
Filippo Franceschi (Villò)
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