Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 22 nr. 196
dicembre 1992 - gennaio 1993


Rivista Anarchica Online

Anarchici comunicanti
di Anese, Alberto, Monya

Il 14 e 15 novembre si è svolto a Roma il convegno sulla comunicazione, nei locali del Comitato di Quartiere Alberone. Erano presenti compagni di testate e gruppi anarchici di vecchia e nuova formazione; molte le relazioni proposte sui vari aspetti della comunicazione (disponibili su richiesta). Promosso dalla redazione di Umanità Nova, si è trattato di un primo avvio della discussione su un tema oggi molto sentito, la cui ampiezza rende necessario un secondo incontro, per il quale si spera nella partecipazione di un numero maggiore di testate. Ecco delle nostre note sui contenuti del dibattito.
La comunicazione come carta stampata: ci è sembrato che la differenza fra informazione di parte e controinformazione, che tanto ha caratterizzato buona parte della prima giornata, sia un falso problema, e comunque poco rilevante dato il contesto. Crediamo invece che si sia sorvolato (volutamente?) su alcuni temi centrali nel tentativo di definizione del ruolo della stampa anarchica. Ad esempio non ha avuto seguito una giusta obiezione, cioè che la stampa anarchica spesso si pone solo come mezzo critico nei confronti di tutto ciò che viene prodotto, invertendone il senso, a scapito di una capacità di produzione propria di idee nuove. Non ci si è inoltre confrontati sulla ricerca di un'identità intesa come obiettivo e conseguentemente sugli strumenti di divulgazione della cultura anarchica. Riguardo la forma, da più parti sono state mosse critiche al linguaggio ostentatamente complicato che caratterizza un certo tipo di articoli.
La comunicazione come mezzo televisivo: siamo sicuri che "spegnere la TV" è possibile solo per chi è cosciente del suo potere di condizionamento, ma paradossalmente - hanno notato alcuni - proprio perché tali, costoro non sono soggetti a rischio. Ci si è chiesti: siamo noi a guardare la tv o la tv guarda noi? Se da una parte è vero che la tv punta a generare una situazione culturale di comodo, non è meno vero che per catalizzare l'attenzione deve rendersi appetibile, il che è possibile solo rispondendo alle esigenze del pubblico, che dunque si trova riflesso nel video.
Nella seconda giornata si è affrontata, da punti di vista diversi e riportando diverse esperienze, la relazione "oggetto comunicato - forma della comunicazione - destinatario", evidenziando i diversi risultati e condizioni che si hanno con il mutare dei termini di questa relazione. Successivi interventi hanno parlato dei modi possibili di presentare le immagini e del collegamento con le reti ecologiste europee. Un confronto sulle diverse testate del movimento anarchico, che vuole essere critico ma anche - a partire da una più o meno riconosciuta complementarietà delle differenti voci esistenti - esplorare la possibilità di una loro cooperazione e reciproca valorizzazione, si svilupperà in un incontro successivo. Il convegno si è chiuso stilando un comunicato rivolto a tutte le realtà interessate a questo secondo incontro, in cui fra l'altro si propone di organizzare una fiera dell'editoria anarchica (riviste e libri).

Agnese, Alberto e Monya
del Collettivo anarchico Materiali Dolci.
(Roma)