Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 22 nr. 190
aprile 1992


Rivista Anarchica Online

Inceneritore, addio!

Con tale definitiva esclamazione, salutiamo con gioia e non poca soddisfazione il ricredimento di quelle forze politiche che cinque mesi fa avevano deliberato con tutta fretta e con riprovevole disinformazione pubblica, l'ipotesi di massima ma, al contempo con ragionevole concretezza d'intenti, il progetto di realizzazione di un impianto di incenerimento di rifiuti solidi urbani, un mega impianto della capacità di 500 tonnellate di rifiuti al giorno e di un budget di realizzazione intorno ai 60 miliardi di lire, nel territorio ancora incontaminato di un piccolo centro della provincia di Bari ad economia prevalentemente agricola. Salutiamo con ancora più forza e vigore il risveglio del popolo di tale centro, il nostro risveglio, dal torpore perenne di elettorato clientelare sollecitato e sobillato dalla casta dei signorotti locali che si alternano al potere attraverso la demagogia e la politica del favore, mai con quella del diritto! Il merito è tutto del popolo, è una nostra vittoria, è tutto merito nostro che abbiamo fatto sentire a quegli scellerati, attaccati principalmente alle fodere delle loro poltrone, ai loro atteggiamenti ieratici mentre consumano i loro turpiloqui demagogici, ai loro pseudo interessi sociali e municipali, il nostro fiato minaccioso e collerico sui loro colli scevri del giogo che hanno sempre voluto imporre ai loro servi da voto, affinché potessero capire quanto noi condannassimo il loro operato riguardo l'inceneritore, odiato e rinnegato da tutti. Qualcuno lo ha paragonato alla costruzione di un inferno terreno cercando di far intendere, nel contempo, a chi cercava di difendere il progetto, che avrebbe rischiato di essere tramutato nel combustibile dell'impianto di cui si faceva strenuo propugnatore.

Lo spettro inceneritore, salvo improbabili ripensamenti della maggioranza del consiglio comunale del nostro paese, sembra allontanato, allontanato per sempre!

Resta la vittoria della cittadinanza intera che si è scoperta grande e determinante quando è una, ed una sola, e non ci sono politici o leggi che tengano. Inoltre, rimane il monito agli amministratori della cosa pubblica di non degenerare in altri concreti attentati alla cittadinanza siano essi palesi o celati e la speranza di considerare che tale vittoria cittadina, che tale nostra vittoria, non rimanga solo un ricordo ma sia uno stimolo per tutti, sia

un inizio a non rimanere più a sonnecchiare o a fare da pecore da voto, ma a partecipare più attivamente alla nostra vita di cittadini del nostro paese ed a ricordarci di essere noi la forza che conta in quanto, il popolo unito giammai nessuno riuscirà a vincerlo...

Lanfranco Schiraldi
(Sannicandro di Bari)