Anarchici ebrei
in Inghilterra (1880-1914) di Furio Biagini
Nel periodo antecedente la prima guerra
mondiale, Londra fu sicuramente il centro del movimento operaio
internazionale. Tutte le nazionalità dell'Europa si
incontravano là: rifugiati italiani, tedeschi, francesi,
rivoluzionari russi, polacchi, esuli spagnoli, ma anche operai
scandinavi, olandesi, belgi. Fin dal 1830 esisteva una tradizione di
associazioni politiche formate da immigranti, di cui una delle prime
fu sicuramente la Société Démocratique
Francaise, S.D.F. (conosciuta anche come Société
Francaise d'Instruction, S.F.I.) fondata verso il 1835 da
repubblicani e babuvisti francesi (1). La più importante sarà
comunque la Communistishen Arbeiter Bildungs-Vereins, C.A.B.V.
"Associazione comunista di istruzione degli operai ", fondata il
7 febbraio 1840 grazie anche all'aiuto della S.D.F.S.F.I. I suoi
membri più famosi furono sicuramente C. Marx e F. Engels e il
C.A.B.V., vero cuore della Lega dei Comunisti, patrocinò nel
1848 la pubblicazione del Manifesto del partito comunista
(2). Benché la sua origine andasse ricercata all'interno
degli ambienti rivoluzionari tedeschi, il C.A.B.V. conservò
sempre nel corso della sua storia uno spiccato carattere
internazionale: all'inizio vi predominerà l'elemento
francese, poi, a seconda delle vicende politiche del continente,
toccherà agli italiani, agli slavi, agli scandinavi, ai
fiamminghi costituirne di volta in volta il nucleo più
numeroso. Attorno a questa associazione ruoteranno tutte le prime
iniziative per costruire una internazionale operaia - dalla Society
of the Democratic Friends of all Nations istituita nell'autunno del
1844, passando per la Fraternal Democrats o l'International
Association negli anni 1855-1859, per arrivare infine alla Prima
Internazionale 1864 (3). Situato nel West End di Londra dove
esisteva la concentrazione maggiore di stranieri, il C.A.B.V. aveva
nei periodi di massima attività numerose sezioni secondarie,
di cui la principale si trovava nell'East End il quartiere più
povero di Londra che si estendeva da Bishopsgate a Bow e da
Bethnel Green a London Dock. Se negli anni 1850-1870 furono i
lavoratori immigrati tedeschi a costituire la maggioranza della
popolazione operaia del quartiere e dei membri di quella sezione, la
situazione cambiò verso la fine degli anni settanta. Da
allora, sempre più, furono gli ebrei dell'Europa orientale e
centrale a popolare gli stretti e tortuosi vicoli dell'East End (4).
Lo yiddish divenne la lingua delle strade di Whitechapel, St.
George's e Mile End Town e le insegne in lettere ebraiche si
moltiplicarono all'ingresso dei magazzini. È difficile dare
una valutazione esatta del numero degli ebrei immigrati, ma si stima
che tra il 1881 e il 1914, 180.000 ebrei abbiano raggiunto la Gran
Bretagna. All'inizio del secolo su 60.000 ebrei di Londra, almeno
30.000 erano di origine straniera, e straniera la maggioranza degli
ebrei che vivevano nell'East End (5). Le ragioni di questo esodo,
sono ben conosciute: la fame in Lituania (1867-69), che fu la causa
scatenante della iniziale ondata di immigrazione, l'epidemia di
colera in Polonia (1869), il pogrom di Odessa del 1871,
l'introduzione del servizio militare obbligatorio in Russia (1874),
la terribile ondata di pogrom del 1881 (6). La maggior parte partiva
per gli Stati Uniti poiché l'Inghilterra era un paese di
emigrazione piuttosto che di immigrazione, ma molti si fermavano
anche a Londra, alcuni temporaneamente altri vi fisseranno
stabilmente il loro domicilio. Oltre all'East End, gli immigrati
ebrei si stabilirono anche nei bassifondi di Leeds, Manchester,
Liverpool e Glasgow . La miseria era la loro sorte comune. Lontani
dalle imponenti sinagoghe della rispettabile borghesia ebraica
britannica, "si riunivano per le loro devozioni fra lautslayt
(connazionali) all'interno di piccoli oratori improvvisati in
alloggi di fortuna, gli shtibels. Per ritrovare un poco di
calore umano e il sostegno morale dei loro simili, si riunivano in
khevres, associazioni che erano una via di mezzo tra la
confraternita religiosa e la società di mutuo soccorso"
(7). In questa terra di libertà, dove ognuno poteva agire
senza rispettare determinati vincoli religiosi, videro minacciata la
loro vita spirituale e religiosa e il loro universo tradizionale
svanire di colpo. Privi di qualifiche professionali, spesso da poco
usciti da una yeshivah (scuola talmudica), senza alcuna
risorsa economica, i griner, così venivano chiamati i
nuovi immigrati, per trovare lavoro si orientavano verso branche
economiche ben determinate: confezioni, calzature, mobili.
Apprendevano il nuovo mestiere in condizioni di lavoro miserabili,
in minuscole stanze o umide cantine, per salari di fame e
giornate di lavoro interminabili. Tale era la violenza dello
sfruttamento industriale a cui furono sottoposti che battezzarono
questi insalubri laboratori sweatshops, letteralmente: fabbriche del
sudore. Questo sistema di super-sfruttamento della manodopera
occasionale non era nato con l'immigrazione ebraica, già
irlandesi e tedeschi avevano subito questo trattamento (8). Tra
questi immigrati, senza tradizioni né coscienza di classe,
l'anarchismo trovò molti seguaci e i lavoratori ebrei, per
ben trent'anni, dal 1895 al 1914, forniranno al movimento libertario
più reclute di tutto il resto della popolazione britannica
(9). Proprio nell'East End, a Spitalfields, Aaron Liberman, Leib
Wainer, Lazar Goldenberg, Isaac Stoune, fecero il primo tentativo
di fondare un'organizzazione sindacale fra il proletariato
ebraico d'Inghilterra (10) . Il 20 maggio 1876 nasceva così
la Agoudath HaTsosialistim Halvrim (Unione dei socialisti ebrei) i
cui principi ispiratori erano stati pubblicati sul n .27 di
"Vpered!" (Avanti!) la principale rivista rivoluzionaria
russa di quel periodo. Questa organizzazione convocò ventisei
assemblee, raggiunse un totale di trentotto iscritti ufficiali e
tenne i suoi atti in yiddish, lingua nella quale furono
redatti anche i verbali (11). La comunità ebraica inglese,
gelosa della emancipazione civile da poco ottenuta, organizzò
una crociata contro l'associazione facendo circolare la voce che i
socialisti fossero missionari cristiani. Il "The Jewish
Chronicle", l'organo del giudaismo ortodosso inglese, si
scagliò rabbiosamente contro i "nichilisti stranieri"
che erano arrivati a Londra per istigare gli immigrati ebrei alla
ribellione: "visto che questi agenti evangelizzatori - si
legge sul periodico - istigano ad agire contro la pace, siamo
portati a pensare che si dovrebbe far rispettare la legge che
vieta riunioni di questo tipo" (12). Le conseguenze di
questa campagna si fecero ben presto sentire e la Agoudath
HaTsosialistim si avviò a un rapido declino e alla fine
dell'anno si era completamente disgregata. Molti vecchi militanti
avevano però fondato una nuova organizzazione, la Terza
sezione del C.A.B.V. Fu H. Sachs, un membro di questa sezione, a
pubblicare per primo regolarmente delle traduzioni e dei compendi di
articoli apparsi sulla stampa anarchica continentale, molto prima
che in Inghilterra esistessero dei gruppi o anche un movimento
libertario organizzato (13). I militanti si riunivano normalmente
in un pub, come del resto facevano i membri di tutte le
associazioni operaie esistenti, e l'attività del gruppo
era dunque molto limitata dai rigidi orari di chiusura. per
facilitare l'opera di propaganda e per coordinare meglio le diverse
iniziative del movimento fu acquistato nel dicembre 1884 un immobile
che fu inaugurato nel marzo 1885 e divenne la sede
dell'International Working Men's Educational Club, I.W.M.E.C., lo
stesso nome della Prima sezione del C.A.B.V. situato al n. 40 di
Berner Street a Whitechapel fu, fino alla sua chiusura avvenuta nel
novembre 1892, la prima e più attiva organizzazione operaia
ebraica di Londra. Poco dopo il 15 luglio 1885, vedeva la luce
l'"Arbeter Fraynd" (L'amico del lavoratore) vero e proprio
organo di stampa dei lavoratori ebrei rivoluzionari. Furono Moris
Winchesky e Philiph Krantz (il suo vero nome era Jakob Rombro) a
fondarlo per dare espressione letteraria ai diversi punti di vista
socialisti, incluso gli anarchici, come si poteva leggere
nell'editoriale apparso sul primo numero: "L'"Arbeter
Fraynd" non sarà un giornale di partito. Riprodurrà
tutte le opinioni importanti su diverse questioni sociali, anche
quando queste opinioni non concorderanno con le nostre. Il nostro
partito si oppone alla società attuale, contro tutte le
ingiustizie del mondo, ma siamo amici di tutti i socialisti quali
che siano le loro opinioni su certe questioni sociali che
momentaneamente li dividono" (14). Letto avidamente anche a
Parigi e a New York il giornale fu per molto tempo l'organo
internazionale del movimento operaio ebraico. Fortemente
antireligioso, come tutta la propaganda dei socialisti ebrei di
questo periodo, trovava i suoi avversari più ardenti in seno
all'ortodossia ebraica che tentarono diverse volte di farlo
chiudere. Anche quando la tipografia che lo stampava si rifiutò
di farlo dietro le pressioni della comunità religiosa i
lettori organizzarono una impressionante mobilitazione popolare che
permise di riunire la somma sufficiente all'acquisto di una
stamperia. Per dimostrare il distacco dei socialisti ebrei di fronte
alle credenze religiose nel 1888 fu tentato persino un ballo
pubblico di Yom Kippur preceduto da una sfilata di operai che
fumavano e mangiavano sandwich al prosciutto. Questo genere di
propaganda tuttavia isolò gli anarchici dagli operai ebrei
tradizionalisti e come afferma Israel Kopeloff "la guerra
contro Dio... giocò un ruolo importante nel calo
dell'influenza anarchica sulla vita degli ebrei" (15). Poiché
in generale gli immigrati ebrei avevano ricevuto una formazione
tradizionale e il giudaismo era il loro unico referente culturale, i
propagandisti antireligiosi dovevano paradossalmente ricorrere per
illustrare il loro ateismo a dei temi tratti dalla Torah o
dal Talmud (16).
Il ruolo di Rudolf Rocker
In quegli anni le due correnti del pensiero
rivoluzionario, il comunismo autoritario marxista e il comunismo
libertario anarchico, non erano ancora così marcatamente
separate da impedire una qualche cooperazione. L'unione tra le
diverse scuole del socialismo non durerà tuttavia che qualche
anno e dopo la fondazione della seconda Internazionale a Parigi nel
1889, la lotta tra socialdemocratici ed anarchici lascerà la
sua impronta anche nel movimento operaio ebraico. In Inghilterra le
correnti anarchiche gradualmente prevalsero su quelle
socialdemocratiche ed anche L'"Arbeter Fraynd" divenne,
sotto la direzione di Kostantin Gallop, ma soprattutto sotto quella
di Saul Yanovsky, che lo diresse dal 20 febbraio 1891 al gennaio
1894, una pubblicazione esclusivamente anarchica (17). La
scissione tra anarchici e socialdemocratici avvenuta a livello
internazionale e le querelles interminabili che ne seguirono ebbero
gravi conseguenze anche per il movimento operaio ebraico che stava
attraversando un momento di grave crisi: nel novembre 1892
1'I.W.M.E.C. perdeva i locali in Berner Street e i militanti furono
costretti di nuovo a riunirsi nelle stanze di un caffè, il
Sugar Loaf in Hanbury Street. Contemporaneamente l'"Arbeter
Fraynd" doveva interrompere per quasi un anno le pubblicazioni
dopo il numero del 27 luglio 1894. Riappariva il 19 aprile 1895
grazie alla iniziativa di William Wess e da allora uscirà
regolarmente fino a cessare ancora una volta le pubblicazioni il 26
marzo 1897 (18). Il periodo più attivo del movimento
operaio ebraico in Inghilterra coincise con l'arrivo a Londra nel
gennaio 1895 dell'anarchico tedesco Rudolf Rocker (19). Come a
Parigi, dove si era rifugiato nel 1893, non tardò a
frequentare gli operai ebrei, le loro casupole e a conoscere la loro
miseria. Ecco il ritratto che ci ha lasciato della vita nell'East
End: "Ho visto con i miei propri occhi, migliaia di esseri
umani che non possiamo più considerare come tali, persone
divenute incapaci di un qualsiasi lavoro. Vestiti di stracci
fetidi attraverso i quali si scorge la loro pelle, sudicia ed
infestata di pidocchi, mai certi della loro esistenza, affamati,
cercavano i loro alimenti nei bidoni della spazzatura e nei mucchi
di immondizia abbandonati vicino ai cancelli dei mercati" (20).
Invitato dagli anarchici ebrei, l'8 novembre di
quello stesso anno tenne a Londra la sua prima conferenza dal
titolo, Il significato di Marx e Lassalle per il movimento
operaio. Il successo fu tale che dovette ripeterla il 29
novembre e il 3 gennaio 1896. Il suo primo contributo alla stampa
yiddish fu pubblicato nel marzo 1896 in un numero speciale
dell'"Arbeter Fraynd" dedicato alla Comune di Parigi.
Rimasto presto senza lavoro tentò di emigrare a New York, ma
le autorità di immigrazione gli rifiutarono l'ingresso negli
Stati Uniti. Tornato in Inghilterra si recò a Liverpool dove,
sebbene non sapesse ancora leggere e scrivere lo yiddish,
accettò di dirigere un nuovo settimanale ebraico, "Dos
Fraye Vort" (La libera parola) di cui uscirono otto numeri fra
il 29 luglio e il 17 settembre 1898. Dopo la sua cessazione diverrà
redattore capo dell'"Arbeter Fraynd" resuscitato grazie ad
un gruppo entusiasta di giovani militanti. Con estrema difficoltà
riuscirà a pubblicare il giornale dal 19 ottobre 1899 fino al
26 gennaio 1900 quando dovette interrompere la pubblicazione per
mancanza di fondi. Tuttavia due mesi più tardi, il 16 marzo,
Rocker dava vita ad una nuova rivista anarchica intitolata
"Germinal" che nel formato ricordava lontanamente il
supplemento letterario di "Les Temps Noveaux" il giornale
di Jean Grave (21). Per ridurre al minimo le spese ne curava egli
stesso la composizione coadiuvato da Milly Witkop, una delle
militanti più attive del movimento operaio ebraico londinese,
che sarà la compagna di tutta la sua vita (22). Il 9
febbraio 1901 Rocker cercò di rilanciare l'"Arbeter
Fraynd" ma, ancora una volta, dopo alcuni numeri, il 10 maggio
dello stesso anno dovette rinunciarvi. Dal 25 al 26 dicembre 1902
i gruppi anarchici ebraici si riunivano a congresso. Tra i punti
all'ordine del giorno i più importanti erano: 1)
pubblicazione di una nuova serie dell'"Arbeter Fraynd"; 2)
edizione di libri, opuscoli e materiale di propaganda; 3) riunione
di tutti i gruppi esistenti a Londra e provincia in una federazione.
La conferenza terminò i suoi lavori approvando la nascita
della Federazione dei Gruppi Anarchici di lingua yiddish di
Gran Bretagna e Parigi. Inoltre il 20 marzo 1903, come stabilito dai
deliberati del congresso, l'"Arbeter Fraynd" riappariva
per durare questa volta fino al 1916 (23). Stimolati dagli ottimi
risultati del congresso, gli anarchici ebrei ripresero la propaganda
orale alternando alle conferenze strettamente teorico-politiche,
corsi sulla letteratura moderna e sulla storia dell'arte,
organizzando regolarmente visite ai musei e alle gallerie di Londra.
Il successo di tutte queste attività superò le più
rosee aspettative. La tiratura dell'"Arbeter Fraynd"
passava dalle 3.000 copie del 1903 alle 5.000 del 1905 mentre nello
stesso tempo "Germinal" passò da 2.000 a 3.000
esemplari. Queste cifre non possono darci un'idea completa del
seguito ottenuto dal movimento anarchico di lingua yiddish
poiché ogni esemplare del giornale era letto normalmente da
più persone. Movimento costituito da individui molto poveri,
si formavano gruppi di lettura composti da sette o otto persone che
sottoscrivevano un solo abbonamento. Dopo il sanguinoso pogrom di
Kishenev, una piccola città della Bessarabia, il movimento
organizzava, con una energia prima sconosciuta, una infinità
di iniziative pubbliche grazie anche all'afflusso di nuovi immigrati
(24). In maggio si celebrò in Hyde Park una grande
manifestazione organizzata dall'associazione Friends of Free Russia
e da altre organizzazioni inglesi, alla quale parteciparono tutte le
componenti del movimento operaio ebraico, anarchici e sionisti
compresi. Il movimento di protesta contro il massacro di Kishenev
terminò il 21 giugno 1903 con una grande dimostrazione del
proletariato ebraico. Malgrado gli incitamenti al boicottaggio
lanciati dal rabbinato, 25.000 persone, secondo i giornali inglesi,
sfilarono dal Mile End Gate fino ad Hyde Park dove la manifestazione
si concluse con un comizio dei maggiori oratori dei partiti operai
ebraici (25).
Lotte sindacali e solidarietà
internazionalista
In seguito agli avvenimenti di Kishenev e alle
iniziative prese in quei mesi, il movimento operaio ebraico
conobbe un periodo di risveglio stupefacente. Frazionati in
centinaia di piccole imprese, gli operai ebrei erano divisi e
scarsamente sindacalizzati e avevano sviluppato le proprie
organizzazioni di difesa senza contatti particolari con il movimento
socialista inglese. Tali contatti erano d'altronde limitati a causa
dell'atteggiamento francamente antisemita di certi settori del
proletariato britannico e in particolare della federazione
socialdemocratica di Hyndman (26). I sindacati che fino ad allora
avevano condotto una esistenza apparente sorsero a nuova vita. Gli
anarchici si inserirono in questa ripresa del movimento sindacale
iniziando la propaganda contro il sweatingsystem, espressione
che designava le pessime condizioni di lavoro cui erano sottoposti
gli immigrati ebrei caratterizzate dall'irregolarità
dell'impiego, dalla durata eccessiva del lavoro, da bassi salari e
da una insalubrità impressionante. Il culmine di questa
campagna si ebbe il 6 aprile quando nella sala Wonderland in
Whitechapel si tenne la più grande manifestazione organizzata
dai militanti dell'"Arbeter Fraynd" raggruppati attorno a
Rudolf Rocker. Più di cinquemila persone presero posto nella
sala per ascoltare i maggiori rappresentanti dell'anarchismo
internazionale: E. Malatesta, W. Tcherkesof, N. Thcaikovsky, F.
Torrida del Marmal e Sam Mainwearing (questi ultimi due introdussero
il termine anarco-sindacalismo nella lingua inglese attraverso il
loro giornale "The General Strike"). Nello stesso tempo
uno sciopero combattivo dei panettieri dimostrava che l'agitazione
per il miglioramento delle condizioni di lavoro si sviluppava e
grandi conflitti sociali si profilavano all'orizzonte (27). In
prevalenza gli immigrati ebrei dell'East End erano originari della
Russia e avevano sempre mantenuto stretti legami con gli ambienti
rivoluzionari di quel paese che sostenevano con l'invio di soldi e
materiale di propaganda. Tutti i partiti rivoluzionari russi avevano
organizzato all'estero comitati per l'assistenza ai prigionieri
politici incarcerati o deportati in Siberia e anche gli anarchici
per aiutare i militanti che languivano nelle tetre prigioni zariste
fondarono nel febbrile periodo tra il 1900 e il 1905 la Anarchist
Red Cross (28). Gli avvenimenti di quel periodo in Russia fornirono
l'occasione ad un numero considerevole di anarchici ebrei di
ritornare là per prendere parte alle lotte. Quelli che
restarono cercarono di sviluppare l'attività di propaganda e
di reperire i mezzi per sostenere l'azione rivoluzionaria dei
radicali russi. Oltre ai gruppi anarchici ebraici di Parigi, in
quegli anni la Federazione contava diciassette gruppi in Gran
Bretagna. Dieci si trovavano a Londra, due a Liverpool, gli altri a
Birmingham, Cardiff, Glasgow, Leeds, Manchester, Newcastle e Newport
(29). Per aggirare gli ostacoli sempre più numerosi che gli
ebrei ortodossi e le autorità inglesi frapponevano alla loro
propaganda orale, gli anarchici decisero di acquistare un immobile
al n. 165 di Jubilee Street. Aperto il 3 febbraio 1906 diverrà
la sede del Worker's Friend Club and Institute, divenuto un
importante centro culturale yiddish che disponeva di "una
delle più belle sale dell'East End di Londra" vi si
poteva talvolta incontrare persino Lenin e Tchitcherine (39). Al suo
interno trovarono posto, oltre ad una tipografia, una scuola
anarchica retta da Jim Dick, Nelly Ploshonsky-Dick e dal figlio di
Rocker, Firmin. Sul modello della Scuola Moderna di F. Ferrer, venne
varato un programma educativo con corsi di storia, letteratura,
sociologia e di lingua inglese per i nuovi immigrati. Infine per i
giovani propagandisti fu organizzata una scuola di oratoria "dove
potevano discutere tra loro su differenti soggetti e abituarsi così
alla propaganda orale fra le masse operaie". In più
Rocker si associò con un attore ebreo, tale Moskovitch, e
insieme acquistarono e aprirono un teatro yiddish dove si
presentarono di preferenza opere di carattere sociale (31). Anche
il movimento sindacale, sotto la spinta di Rocker e dell'"Arbeter
Fraynd", faceva di giorno in giorno ulteriori progressi. Nel
1907 esistevano a Londra quattordici sindacati ebraici, di cui
quattro affiliati in qualità di sezioni ebraiche alle
Trade Unions. Gli altri dieci erano autonomi e l'influenza che vi
esercitavano gli anarchici era preponderante (32). Tuttavia tra le
differenti organizzazioni che componevano il movimento operaio
ebraico, la più vivace era il Worker's Circle, società
di mutuo soccorso fondata sul modello dell'Arbeter Ring americano.
Nel 1912 contava ottocentoquattordici membri, più di mille
nel 1921 che conservava ancora agli inizi degli anni cinquanta
(33). Il sweatingsystem, il subappalto e il lavoro a
domicilio rendevano difficile l'azione di questi sindacati che non
erano in grado di organizzare la resistenza senza l'aiuto della
Federazione Anarchica. Bisogna ricordare che all'epoca gli agitatori
socialdemocratici non avevano alcuna influenza fra il proletariato
ebraico di Inghilterra negli anni precedenti la prima guerra
mondiale. Nel 1911 la Gran Bretagna conosceva una ondata di lotte
sociali. Marinai, portuali e minatori entrarono successivamente in
azione. Anche l'East End non tardò ad essere contaminato
(34). Quando nell'aprile 1912 i tessili inglesi del West End scesero
in sciopero, anche i sindacati ebraici decisero di sostenere la
lotta. Dopo tre settimane i lavoratori inglesi stipulavano un
accordo con i padroni, ma i loro colleghi ebrei dell'East End non
furono nemmeno informati dell'inizio delle trattative. Su consiglio
di Rocker e del comitato di sciopero. 13.000 operai immigrati
continuarono compatti ad astenersi dal lavoro e riuscirono ad
ottenere una significativa vittoria che cambiò radicalmente
il sweatingsystem. Gli immigrati si sindacalizzarono in massa
e i padroni dovettero riconoscere le loro organizzazioni. Si
attribuisce questo successo alle capacità organizzative di
Rocker che riuscì a raccogliere il denaro sufficiente e a
trovare il sostegno materiale per le famiglie degli scioperanti. A
partire da questo momento per la popolazione ebraica di Londra fu
come se Mosè fosse resuscitato e Rocker fu venerato come un
vero e proprio eroe popolare. Lui stesso ricorda come un giorno,
mentre percorreva una strada di Whitechapel, un vecchio ebreo dalla
lunga barba bianca lo fermasse davanti alla sua casa e esclamasse:
"Dio vi benedica, avete aiutato i miei figli nel bisogno. Non
siete ebreo, ma siete un uomo!" (35).
Lo scoppio della prima guerra mondiale e le misure
restrittive imposte dal governo britannico a qualsiasi tipo di
attività politica limiteranno fortemente l'azione degli
anarchici. Uno scoppio di isteria anti-tedesca pervadeva tutta la
nazione, molti dirigenti libertari saranno arrestati e il 2 dicembre
1914 lo stesso Rocker veniva internato in un campo di prigionia. I
gruppi piano piano si scioglieranno, l'"Arbeter Fraynd"
continuerà ad apparire stentatamente fino al 21 luglio quando
sarà costretto a cessare le pubblicazioni a causa della
repressione governativa. I locali in cui si stampava il giornale
saranno trasformati in un cinema del quartiere e in una sinagoga. La
Rivoluzione russa contribuì ulteriormente ad assottigliare le
fila degli anarchici ebrei. Molti militanti ritorneranno in Russia
per sostenere il movimento rivoluzionario e in seguito evolveranno
verso il comunismo o il sionismo. Al termine della guerra del
movimento libertario ebraico non resterà che un piccolo
numero di vecchi nostalgici. "In realtà la guerra non
fece che accelerare un processo che era già iniziato da vari
anni. È la stessa classe operaia immigrata che si disgrega.
Le basi sociologiche del movimento operaio ebraico si disgregano
attraverso un processo di assimilazione degli immigrati nella
società britannica e dal declino delle professioni
tradizionali. La seconda generazione di immigrati si distacca dai
loro padri e dalle loro tradizioni. Un osservatore sottolineava che
già nel 1911 non si vedeva quasi mai un giovane leggere un
giornale yiddish. In un primo tempo l'uso dello yiddish
aveva permesso agli anarchici di guadagnare un pubblico. In
seguito, questa caratteristica allontanerà i giovani: infatti
il cerchio degli aderenti non si rinnoverà più.
Associato allo yiddish, l'anarchismo stesso faceva la figura
di una eredità del passato e di un prodotto di importazione.
L'ora era oramai al socialismo e al comunismo" (36).
1) HERZKOVITSKY, Anneés d'exile. Au
service des tailleurs, Chelles, "Revue Itineraire", n.
4, dicembre 1988, p. 13.
2) I principali fondatori del C.A.B.V. furono il
tipografo Schapper, il calzolaio Heinrich Bauer, il sarto Eccarius e
l'orologiaio Joseph Moll. Cfr. E. DOLLEANS, Storia del
movimento operaio. I. (1830-187l), Roma, 1946, p. 187.
Si veda anche B. ANDREAS, Le Manifeste
communiste de Marx et Engels. Histoire et bibliographie
1848-1918, Milano, 1963.
3) Sulla storia della Prima Internazionale e del
socialismo britannico si veda:
G.D.H. COLE, Il pensiero socialista, Bari,
1967, vol. 5.
Sulle associazioni che precedettero la Prima
Internazionale si veda:
H. Day (pseudonimo di Marcel Dieu) ,
L'Internationale de 1864, Paris-Bruxelles, 1965, in
particolare le p. 12-45 .
4) Dal 1881 al 1914 circa 180.000 immigrati ebrei
raggiunsero la Gran Bretagna. Il 60% provenivano dall'impero
zarista. Cfr. D.B. HALPERN, Di yidishe imigratsie kayn England
1881-1914, "Yivo Bletter" vol. XLIII, New York, 1966,
p. 10.
Sull'immigrazione ebraica in Gran Bretagna si veda
inoltre:
L.P. GARTNER, The Jewish Immigrant in England
1870-1914, London, 1960 e Charles Booth's London, s.l.,
1971.
5) Ibid, p.200-227. Sull'East End si veda
inoltre: W.J. FISHMAN, East End 1888, London, 1988 e W.J.
FISHMANN. BREACH, The Street of East London, London, 1987.
6) Sulla situazione degli ebrei in Europa orientale
e centrale si veda tra le tante opere: E. MENDELSOHN, Class
Struggle in the Pale, London, 1970;
S. BARON, The Russian Jew under Tsar and
Soviets, New York, 1964;
L. DAWIDOWICZ, The Golden Tradition, New
York, 1984; Gli ebrei dell'Europa orientale dall'utopia alla
rivolta, Milano, 1985.
7) N. WEINSTOCK, Le pain de misere, Histoire de
mouvement ouvrier juif en Europe. II . L'Europe centrale et
occidentale jusqu'èn 1914, Paris, 1984, p. 59.
Dello stesso autore si veda anche: Le mouvement
anarchiste juif, Bruxelles, "Point Critiques", n. 35,
1988.
8) N. WEINSTOCK, Le pain de misere, op. cit.,
p.62.
9) G. WOODCOCK, L'anarchia. Storie delle idee e
dei movimenti libertari, Milano, 1966, p. 394.
10) J. FRANKEL, Gli ebrei russi, Torino,
1990, p. 62 (ed. originale inglese, Prophecy and Politics.
Socialism, Nationalism and the Russian Jews, 1862-1917,
Cambridge, 1981).
A. Liberman, figura di spicco del movimento operaio
ebraico, era nato a Louny in Russia nel 1849 (ma la data di nascita
è comunque incerta) in una famiglia di stretta osservanza
religiosa. Poco si conosce della sua gioventù eccetto che si
iscrisse all'Istituto di Tecnologia di Pietroburgo e che presto si
ritirò. Verso i vent'anni era già socialista, una
risposta emozionale alle sofferenze subite da ebrei e contadini
durante il tragico periodo seguito all'insurrezione polacca del
1863. Nel 1870 si recò a Vilna, la "Gerusalemme di
Lituania", dove lavorò come impiegato. Qui prese parte
ad un circolo rivoluzionario nato all'interno di un seminario
rabbinico. Ricercato dalla polizia zarista raggiunse la Germania e
nell'agosto 1875 Londra.
11) J. FRANKEL, op. cit., p. 63.
Si veda anche: L.P. GARTNER, op. cit., e
W.J. FISHMAN, East End Radicals. 1875-1914, London,
1975.
In realtà la prima organizzazione operaia
ebraica fu fondata nel 1875 da Lewis Smith. L'associazione che
raggruppava i sarti lituani organizzò settantadue lavoratori
ma si sciolse dopo qualche settimana.
12) Another Conversionist Trick, "The
Jewish Chronicle", 8 settembre 1876.
13) HERZKOVITSKY, op. cit., p. 13.
14) "Arbeter Fraynd" n. 1, 15 luglio
1885, editoriale, ora cit. in H. BURGIN, Geshikhte fun der
yiddisher arbeter bavegung in Amerike, England und Russland, New
York, 1915 ,p.46-47. Cit. anche W.J. FISHMAN, op. cit., p.
151 e N. WEINSTOCK, op. cit., p. 80.
Tra le opere sul movimento operaio ebraico
nell'East End bisogna ricordare inoltre:
E. TCHERIKOWER, Geshikhte fun der yiddisher
arbeter bavegung in frayniste shtatn, voll. 2, New York, 1945.
15) I. KOPELOFF, Amol in Amerike, Warsaw,
1928, p. 275.
16) Per esempio la preghiera di Yom Kippur
che dice "Pentimento, preghiera e carità evitano il
cattivo decreto..." fu parafrasata dai redattori dell'"Arbeter
Fraynd", "Coraggio, ribellione e forza..." e il
proclama che "Il Signore regna...ha regnato...e regnerà
per sempre" diventò "Mammone regna... ha regnato...
ma non regnerà per sempre". Cit. in L.P. GARTNER, op.
cit., p. 113.
17) W.J. FISHMAN, op. cit., p. 151.
Vedi anche: M. NETTLAU, Bibliographie de
l'anarchie, (Reprint), New York, 1968, p.200-201
18) HERZKOVITSKY, op. cit., p. 13
19) Su R. Rocker si veda la monumentale
autobiografia in tre volumi rispettivamente: La iuventud de un
rebelde, Buenos Aires , 1947; En la borrasca, Buenos
Aires, 1949; Revulucion y regression (1918-1951), Buenos
Aires, 1952.
Di questi tre volumi esiste un compendio dal
titolo: The London Years, London, 1956.
20) Ibid, p. 79-80. Cit. in W.J. FISHMAN,
op. cit. ,p. 235 e in N. WEINSTOCK, op. cit ., p. 100.
21) Fondato a Parigi il 4 maggio 1895 "Les
Temps Nouveaux" uscirà fino al 1 agosto 19l4. Il
giornale si assicurò la collaborazione dei più
importanti pittori d'avanguardia che ne dipinsero le numerose
illustrazioni. Moltissimi anche gli scrittori e i poeti che vi
collaborarono. Cfr. G. WOODCOCK, op. cit., p. 226.
22) Su Milly Witkop Rocker si veda: R. ROCKER,
Milly Witkop Rocker, Berkeley, N.J., 1956.
23) W.J. FISHMAN, op. cit.,p.248.
24) Sul pogrom di Kishenev tra le tante opere si
veda:
L. POLIAKOV; Storia dell'antisemitismo. IV.
L'Europa suicida, 1870-1933, Firenze,1990, p. 140 e ss.
25) R. ROCKER, Peter Kropotkin and the Yiddish
Worker's Movement, in Peter Kropotkin. The Rebel. Thinker and
Humanitarian, Berkeley, N.J., 1923, p. 81-82. Cfr. N.
WEINSTOCK, op. cit. , p. 102.
26) Ibid, p. 105.
27) Ibid, p.107.
28) B. YELENSKY, In the Struggle for Equality,
Chicago, 1958 , p.20-21. In seguito gli anarchici raggiunsero un
accordo con Vera Figner del Partito Socialista-Rivoluzionario in
base al quale i rispettivi comitati di soccorso avrebbero aiutato
indistintamente i militanti di entrambe le organizzazioni.
29) Congresso anarchico tenuto ad Amsterdam
agosto 1907, Torino, 1978, p. 35.
Intervento di R. Rocker. Dei dieci gruppi londinesi
solo nove facevano parte della Federazione dei Gruppi Anarchici di
lingua yiddish, il decimo era formato da avversari di Rocker. Il
militante più famoso di questo gruppo era Pierre Ramus
(Rudolf Grossmann), che si opporrà a Rocker fino al 1930.
30) N. WEINSTOCK, op. cit., p. 103.
31) HERZKOVITSKY, op. cit. , p. 17.
32) Congresso anarchico tenuto ad Amsterdam
agosto 1907, op. cit., p. 36.
33) W.J. FISHMAN, op. cit. , p.273.
34) N. WEINSTOCK, op. cit. , p. 108.
35) R. ROCKER, En la borrasca, op. cit. , p.
322-323 .