Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 21 nr. 186
novembre 1991


Rivista Anarchica Online

Mi prendo la libertà
di Carlo Mariani

Al comandante della S.A.R.A.M. Contrada Pizzone - Taranto
Al comandante del Distretto Militare di Milano via Mascheroni

S.V. non lo faccio! E questo dovrebbe bastarvi se realmente foste difensori della libertà, dell'uguaglianza, dell'autodeterminazione dell'individuo e tutti gli altri valori che professate. Invece no, per questa semplice frase sarete pronti a gettarmi in galera, a togliermi la libertà, credendo di punirmi; ma vi sbagliate: io, a una punizione consenziente, preferisco una punizione obbligata, non fosse altro che per orgoglio.
Mi è difficile continuare questa lettera, dover essere costretto a spiegare i motivi per cui mi sento oppresso da un'autorità, perfettamente cosciente della violenza da lei esercitata sugli individui tanto da perseguire chi denuncia i suoi delitti contro l'uomo e contro l'immaginazione umana.
Ah, la mia immaginazione... anche di questo vi accuso... di averla deviata, abituata a sognare paradisi terrestri e umani e ora vedo inferni al napalm, bambini bruciati, funghi atomici, spaventosi Tornado, sensori termici, bombe portatrici di fame e malattie. Volete la mia partecipazione a questi orrori o almeno al riconoscimento formale dei valori con cui li giustificate.
Purtroppo non riesco a scindere atto da intenzione, non concilio l'atto in contraddizione con l'intenzione, concepisco l'azione come sintesi dell'atto pregnante che dà senso all'intenzione. In pratica credendo l'uomo realizzato quando non pone limiti a se stesso permettendo agli altri di fare altrettanto al fine di interagire proficuamente con essi, non posso aderire a un sistema i cui valori sono la delega e sottomissione di altri su altri preposti alla decisione e alla difesa degli interessi "comuni" (i quali non sono comuni, ma esclusivamente privati).
Non posso sottopormi volontariamente a un'autorità militare produttrice di morte e tantomeno riconoscerne i valori approfittando della possibilità concessami dalla stessa autorità di non sparare, ma non contrappormi tramite l'obiezione civile; per affermare le mie convinzioni devo praticarle. Non presentarmi in caserma è una scelta antimilitarista e antiautoritaria.
Voglio continuare ad immaginare ed è per questo che mi prendo la libertà di farvi uno sberleffo come si fa tra pagliacci, voi che mi chiedete di scrivere questo e io che lo scrivo: mi prenderete ma vi ho sputato in faccia.
Carlo Mariani
(Milano)