Fred e Ferd, cioè le "teste calde" della musica
contemporanea Fred Frith e Ferdinand Richard, ancora
in viaggio insieme. Sono passati dieci anni da "Speechless",
e i due, si sa, l'abitudine di stare in compagnia non l'hanno mai
persa (un esempio per tutti: se Ferdinand è il "papà"
del MIMI Festival, Fred ne è lo zio emigrato in America in
cerca di fortuna...). Ritrovarli quindi guancia a guancia in
"Dropera" suona familiare. Quasi, si potrebbe dire che
questo sia uno di quei lavori che prima o poi DOVEVA essere
pubblicato: magari per alleviare un po' quella "fame"
di musica curiosa e ingegnosa che attanaglia lo stomaco, o forse
(per ritornare all'esempio di poche righe fa e restare in tema di
parentele) perché è giusto mandare ogni tanto qualche
cartolina e un paio di polaroid ai nipotini lontani. In
particolare, "Dropera" più che una cartolina
illustrata è un poster dalle dimensioni esagerate, carico di
citazioni, humor francese/inglese, allucinazioni, esperimenti e
imprevedibili svolte stilistiche. In questo progetto gli
ingredienti sono innumerevoli, tutti sapientemente dosati e disposti
come in una mappa del cielo: storie inventate eppure verosimili,
quasi una fiaba moderna con persone e situazioni che si
trasformano in miti sotto la luce distorta della fantasia. Paesi di
cui si conoscono nomi e immagini, che però formano qui zone
imprecise senza confini né distanze: per un po' si è a
Parigi, anche se in macchina si tiene la sinistra, poi ci si
promette l'Etiopia o la Libia e invece, per un incidente o forse
perché così deve essere e basta, ci si concede l'Egeo.
Mai andare in giro per storie con tanti "perché". Anche
tra la vita e la morte per Fred e Ferd non c'è un preciso
confine: "Dropera" racconta, tra l'altro, di un incidente
aereo in maniera accostabile senza troppi sforzi alla vicenda dei
protagonisti dei "Versetti satanici". Non si muore
"veramente" o almeno ce ne si accorge troppo tardi, o non
ce ne si accorge del tutto. Si continua a parlare, a pensare e
rimuginare, a ragionare come prima. Solo i sogni cambiano:
sconfinano nella veglia e, a volte, si trasformano in oggetti,
suoni, odori. E veniamo alla musica: aspettatevi risorse
spericolate tra chitarre, bassi, percussioni, tastiere e
sassofoni. Aspettatevi un pentagramma simile a un circuito
automobilistico, a un ruscello-torrente-cascata che non diventa mai
un fiume tranquillo. Immaginate un bosco folto. Aspettatevi Fred e
Ferdinand dietro a ogni albero: possono nascondersi e prendervi di
soprassalto e a nulla varranno i miei avvertimenti, perché
lo faranno comunque. Possono spaventarvi con un urlo o un rumore
improvviso o anche con il silenzio, o soltanto restare ad
osservarvi, aspettando il momento più opportuno per prendervi
in trappola. Particolari tecnici, in coda: registrazione
eccitante e a tratti stupefacente, come si conviene a lavori del
genere (dietro il mixer c'è il Lupo Cattivo, cioè Tim
Hodkinson). Al disco è allegato un libretto con testi,
spiegazioni e informazioni in inglese, francese e tedesco. Inoltre,
c'è una mappa dei riferimenti discografici (per chi vuol
saperne di più) e la lista dei distributori in Europa.
In Italia la distribuzione è affidata a ADN, via Decembrio
26, 20137 Milano: a disposizione un catalogo fornitissimo (vendita
per corrispondenza) e prezzi più che corretti.
Secret mind
Giusto qualche numero fa vi ho parlato dell'attività di
Alain Neffe e della sua etichetta Insane Music: progetti
bizzarri e una inclinazione congenita per forme musicali inusuali e
difficili. Per "Secret mind" alle difficoltà di
genere musicale si sono aggiunte, volutamente, quelle organizzative.
I belgi Bene Gesserit hanno spedito agli statunitensi Usward un
nastro con alcune loro composizioni musicali ancora "incompiute",
così da creare una collaborazione a distanza. Altrettanto
si è fatto nel senso opposto: i belgi hanno ricevuto del
materiale americano "da finire" e ci hanno lavorato sopra.
Il risultato di questa relazione postale è piaciuto così
tanto agli organizzatori che si è pensato di pubblicarlo.
"Secret mind" è una cassetta di un'ora con un piede
su ciascuna sponda dell'Oceano Atlantico. Una cosa quasi
simile, però più organizzata e complicata, era stata
fatta qualche anno fa da Trax, che aveva commissionato una serie di
scambi tra nodi della propria rete di contatti per un album, "Trax
anthems", di inni nazionali di paesi veri e immaginari. "Secret
mind" è un sampler di piccoli oggetti musicali
realizzati con strumentazioni minime (voci, rumori, chitarre,
sintetizzatori di piccole dimensioni) con più di qualche
spunto davvero inaspettato e buone intenzioni. Vista la
particolare struttura di questa realizzazione, due sono gli
indirizzi a cui rivolgersi per informazioni, contatti ed eventuali
acquisti:
Usward c/o A.Creamer, 711 Ellerdale Road, Chesterfield IN46017,
USA. Insane Music c/o Alain Neffe ,2 Grand Rue, B-6190
Trazegnies, Belgium.