Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 21 nr. 183
giugno 1991


Rivista Anarchica Online

Obbedienza cieca

Cari compagni, se il 1 Maggio tornasse ad essere realmente la Festa dei Lavoratori e non la ricorrenza della "Festa" che i datori (paròni) di lavoro fanno agli stessi, correrebbero per il nostro paese tempi migliori. Siamo tornati indietro ancora una volta, come negli anni '50, e serpeggia un "movimento" antioperaio e anticostituzionale di stampo ibrido fra il maccartismo e le prime forme di fascismo "ante-litteram" di tipo squadrista, per quanto riguarda la considerazione in cui è tenuto il lavoratore dai "kapò" nel suo posto di lavoro. La fredda ventata nera del "managerialismo" sotto-versione del "caporalato" degli Anni Venti trasmigrata agli anni '90 con relativi aggiunte tecnologiche e carognologiche, sta coinvolgendo fabbriche e terziario, settore tessile ed alimentare, metalmeccanica ed elettronica senza distinzione: l'unico comune denominatore è "ridurre" all'obbedienza "pronta-cieca-assoluta ed acritica" ogni lavoratore, nel più assoluto spregio dello Statuto, già di per sé conquista monca in quanto RARAMENTE suffragata dall'opera di controllo degli ispettori del Lavoro. La dignità viene sistematicamente calpestata e le imposizioni sono all'ordine del giorno: con questo si spiegano anche gli incidenti sul lavoro (e "per" il lavoro) nella maggior parte dei casi dettati dallo spauracchio del licenziamento, ora che i sindacati, conquistata la loro poltrona, fanno più che altro da "paceri" e da moderatori, anziché da inflessibili difensori della classe lavoratrice. Ma, si sa, il Potere è come la sifilide: difficilmente ce ne si libera e col passare del tempo peggiora...
Ne vedremo delle belle con il nuovo Ministro del Lavoro, ex semi-sindacalista papalino ed ora onorevole altisonante: già dietro la sua finta mossa di difesa contro la proposta Carli si legge fra le righe che qualcosa deve pur cambiare: ovviamente, come dagli ultimi anni '70 in poi, in peggio per la classe operaia e per i ceti lavoratori a basso reddito in genere. Nessuno si preoccupa più del fatto che i "buchi" finanziari rimangono aperti a causa dell'evasione fiscale della stragrande maggioranza degli imprenditori e si "taglia" come al solito sulle categorie più "povere" e indifese: sanità, scuota, pensionati.
Addio, Stato sociale, addio! Avete mai sentito invece parlare di "tagli" alle forze armate? Giammai; anzi: da esercito popolare a reclutamento obbligatorio ci troveremo con delle forze armate mercenarie, cioè prezzolate, e quindi pronte a vendersi armi e bagagli al regime politico che offre loro di più. E sappiamo bene che questo regime altro non potrà essere se non di estrema destra. Anche se ci perverremo gradualmente: prima con presidenzialismo, poi col monocameralismo, poi con sostanziali ritocchi alla carta costituzionale. Tutto questo è meno remoto di quanto si possa pensare: già le basi sono state gettate ed il pericolo è dietro l'angolo. CIA e Intelligence Service sono pronte a dare una mano, col placet del Pentagono e di Sua Maestà Britannica, dalle secolari origini mercenarie.

Giordano Bruno
(Treviso)