Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 21 nr. 183
giugno 1991


Rivista Anarchica Online

Vergognarsi di "A"?

Intendiamo partecipare al dibattito aperto dal giornale relativamente alla guerra del Golfo per esporre alcune note critiche in primo luogo verso l'atteggiamento di "A" rivista e in secondo luogo alcuni di coloro che al dibattito hanno partecipato.
Siamo naturalmente consci della necessità che all'interno del movimento si sviluppi su ogni argomento un dibattito critico il più possibile approfondito, e che questo non debba essere sottoposto ad alcun tipo di censura. E' necessario però chiarire che in questo caso alcune delle lettere (quelle firmate Donno e Schwarz pubblicate su "A" 181) non appartengono a questo tipo di dibattito riproducendo in realtà i contenuti più beceri, guerrafondai, ottusi, se non disonesti, che i giornali di regime ci hanno ammannito durante e dopo la guerra del Golfo. "A" rivista ha scelto di darsi un'impostazione (non solo in questo caso) di apertura a realtà anche esterne al movimento anarchico (scelta comunque discutibile) con l'intento (speriamo) di allargare il contributo per una azione sempre e comunque di tipo antiautoritario e antimilitarista.
Al momento attuale ci pare che anche questo tipo di scelta venga tradita, dal momento che viene utilizzato spazio prezioso per interventi che non possono apportare nulla di costruttivo in questo senso.
Continuando così, vien da domandarci, quando leggeremo su "A" gli interventi di La Malfa, Montanelli, Ferrara, ecc... presentati come spunti di approfondimento? Inoltre ci chiediamo che tipo di immagine possano ricavare i lettori che non fanno parte del movimento (lettori che "A" si picca di avere) riguardo alla chiarezza tra gli anarchici su argomenti tanto fondamentali? Non obbligateci a vergognarci di "A" rivista.
Riguardo poi alla lettera di Schwarz vorremmo invitarlo a evitare di autonominarsi anarchico, non perché ci sentiamo in grado di dare o levare patenti, ma perché abbiamo ben chiari i postulati fondamentali dell'anarchismo (l'antimilitarismo appunto tra gli altri) e inoltre non subiamo nessuna attrazione da parte delle mode, nemmeno da quelle di "rifondazione".
In merito alla lettera di Donno riteniamo importante dissuaderlo dal lanciare una campagna contro la stupidità poiché non potrebbe che finire per esserne vittima. Fuori dagli insulti (si ricordi comunque che non siamo soliti porgere l'altra guancia) vorremmo ricordargli che l'idea anarchica si è sempre battuta contro ogni forma di potere, mai ha inteso dare rispettabilità ai dittatori del terzo mondo in funzione antiamericana ma allo stesso tempo non vuole concedere alcun tipo di legittimazione ai poteri assassini dell'occidente.

Gruppo anarchico "Emma Goldman" (Imperia)