Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 21 nr. 179
febbraio 1991


Rivista Anarchica Online

Polizia in Fabbrika
di Cristina Valenti

Venerdì 28 dicembre scorso a Bologna è stata sgomberata la Fabbrika di via Serlio, il centro sociale occupato 18 mesi fa, che ha funzionato in questo tempo come luogo di aggregazione alternativo per sperimentazioni artistiche, musicali e teatrali, ma anche come sede di iniziative patrocinate dall'Università, oltre che come ricovero di senzatetto, dormitorio per extracomunitari, cuore pulsante della marginalità creativa, extra istituzionale per vocazione ed alternativa per necessità, che ancora si muove dietro la facciata opulenta del capoluogo emiliano.
Della Fabbrika ci eravamo occupati a proposito del "Dialogo teatrale" che vi si era svolto il 14 luglio scorso: interlocutori gli attori e danzatori dell'ISTA (lnternational School of Theater Anthropology) e gli artisti che avevano nel centro sociale un punto di riferimento non occasionale, (Si veda "A" 175, agosto-settembre 1990, pp. 36-39).
A chiudere questa straordinaria stagione di sperimentazione artistica e sociale e anche, bisogna dirlo, a cancellare questi grandi spazi dove la bellezza dell'archeologia industriale si stava rapidamente arredando e arricchendo dei segni e degli oggetti depositati dai suoi nuovi, creativi abitanti (una specie di museo di arte povera fatto di cose e materiali riciclati: le sculture e i totem, i graffiti colorati e gli assemblaggi ready-made), a porre la parola fine su tutto questo, in sostanza, sono stati, all'alba di quel venerdì festivo, dieci furgoni blindati pieni di poliziotti e carabinieri, quindici ruspe, un bulldozer e decine di operai e facchini promossi per l'occasione a "teste di cuoio", con il volto coperto da passamontagna e alla guida di automezzi utili con la targa coperta: uno straordinario spiegamento di forze e di mezzi per sgomberare il "covo" di pochi artisti, una dozzina di senzatetto, undici cani, un gatto e un cavallo. Giusto il tempo perché gli occupanti potessero raccogliere le loro cose, e alle 10 le ruspe erano già al lavoro per abbattere i capannoni dell'ex fabbrica al posto dei quali sorgeranno uffici, parcheggi e strutture commerciali della società "Fiera 2000 srl".
Eugenio Ravo, l'artista animatore dello Spazio Teatro della Fabbrika, ha riempito per l'ultima volta quei grandi spazi con la musica delle sue tube sonanti, intonando una specie di lamento funebre (al secolare sonno della ragione istituzionale?).