Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 177
novembre 1990


Rivista Anarchica Online

Aspettando il 27
di AA. VV.

La notte del 15 dicembre 1969, dalla finestra del quarto piano dell'Ufficio del Commissario L. Calabresi, nella questura di Milano, il compagno Pinelli venne scaraventato nel cortile sottostante. È un fatto sul quale, da quella ormai lontana notte, noi anarchici insistiamo continuamente per fare chiarezza: per ribattere inique sentenze; perché le memorie e le coscienze labili non dimentichino; e soprattutto perché i giovani che quei momenti non hanno vissuto, traggano da quella tragica lezione oltre alle logiche conclusioni, una sana, sostanziale, fondamentale sfiducia nelle istituzioni e nel potere.
E' quindi con questo spirito che il 16 dicembre 1989, come del resto tutti gli altri anni, in questa ricorrenza gli anarchici scendono in piazza a manifestare.
A Modena nonostante alcune opposizioni "tecniche" poste dall'Amministrazione, si riesce a portare in piazza una modesta ma efficace rappresentazione e vengono distribuiti volantini. Una normale manifestazione alla quale "normalmente" partecipano alcuni questurini della squadra politica, che fanno un "normale" rapporto che giunge "normalmente" sul tavolo del magistrato il giorno 18 dicembre.
Tutto parrebbe normale senonché, a distanza di 6 mesi, due compagni anarchici, Maurizio Tonelli e Andrea Pirondini, vengono incriminati perché distribuendo quei volantini avrebbero in qualche modo offeso l'onorabilità e l'immagine del corpo di polizia dello stato e il processo viene fissato il 2 ottobre 1990.
Ora crediamo che la pretestuosità di codesta denuncia sia evidente perché se si dovessero incriminare tutti coloro che affermano e hanno affermato, anarchici o no, che Pinelli è stato assassinato, i tribunali avrebbero dovuto funzionare unicamente e per vent'anni solo per reprimere e condannare "tale" reato.
LA STORIA SI E' FATTA LUNGA, LA POLVERE DEL TEMPO CADE, MA BASTA UNA SCROLLATINA CHE TUTTO TORNA CRUDO E VIOLENTO COME FOSSE SUCCESSO IERI.
La reazione degli anarchici e libertari della zona è stata immediata. È stata organizzata una campagna di iniziative motivata dalla solidarietà e dalla convinzione che si trattasse di un nuovo episodio nella battaglia contro lo stato per riaffermare le verità dell'assassinio di Pinelli nell'ambito della revisione storica che dei fatti accaduti in quegli anni si sta facendo. Il 2 agosto una trentina di compagni, appartenenti agli anarchici e libertari di Modena e Vignola, al Circolo anarchico L'Onagro di Bologna e al Circolo Ponte della Ghisolfa di Milano, hanno partecipato e arricchito l'anomalo corteo indetto per ricordare la strage alla stazione ferroviaria avvenuta 10 anni prima.
Anomalo perché non era la solita celebrazione voluta dai partiti e dalle istituzioni, ma, dopo la sentenza di assoluzione dei fascisti imputati, forte e incazzata era la partecipazione della gente comune.
In questo clima il nostro striscione di 7 metri
"PINELLI E' STATO AMMAZZATO PER COPRIRE LE STRAGI Dl STATO"
e i 5.000 volantoni (A Modena repressione) hanno trovato consenso e solidarietà. Nemmeno durante le cariche della polizia contro gli occupanti del centro sociale Fioravanti (sgomberato 2 giorni prima) questa solidarietà è venuta meno, anzi,quando con il nostro striscione abbiamo fronteggiato i celerini ci siamo trovati dietro una folla di gente che allo slogan "libertà-solidarietà" ha fatto indietreggiare la polizia. Siamo tornati verso piazza Maggiore con un corteo improvvisato al canto di "Figli dell'officina" e dell'interazionale, con almeno 200 persone dietro lo striscione anarchico e la sensazione che quel cerchio di omertà e di chiusura nei nostri confronti si fosse spezzato. La stessa sensazione della sera prima, a Modena, in una identica iniziativa organizzata da una radio locale e da altri circoli. Anche in quella occasione con il nostro striscione, i tanti cartelli e 3.000 volantoni avevamo riscontrato simpatia e solidarietà.
Tra le iniziative che ci hanno impegnati nei mesi di agosto e settembre una distribuzione capillare di volantoni informativi, interventi dei compagni in ogni situazione in cui si ravvisasse la possibilità di un intervento sociale di informazione, una raccolta di firme sottoscritte ad un documento in cui si riafferma la tesi dell'omicidio di Pinelli e delle responsabilità dello stato.
Nella piazza mani che battono pietre ritmando gesti meccanici, i passanti, indaffarati e svagati, si fermano e si chiedono cosa stia accadendo e gli attori mimando il vivere quotidiano iniziano a cantare "...Quella sera a Milano era caldo...".
Così, in uno spettacolo teatrale nello stile del Living Theatre portato in varie piazze, abbiamo cercato in ogni nostra iniziativa il contatto con la gente, quella che di politica non è, per questo sistema, soggetto ma oggetto. E così i nostri moduli si sono riempiti di firme fino a superare il migliaio. A fianco della firma dello studente c'è quella della giornalista Camilla Cederna, a quella del docente universitario quella del cantautore Francesco Guccini, e poi il castigatutti Stefano Benni.
Tutti i fogli che il 2 ottobre sono stati portati in piazza,durante la giornata di mobilitazione, e con questi si è formato un muro perché tanto nella giustizia della signora bendata con spada e bilancia non crediamo e quindi non abbiamo consegnato ai corvi della toga alcuna petizione. In quella data il processo è stato rinviato al 27 novembre 1990.
L'esperienza di queste iniziative ci ha convinto che il discorso degli anarchici su un fatto accaduto più di vent'anni fa non è rimasto isolato, che il progetto repressivo attuato nei nostri confronti ha riportato alla luce quella stessa verità che vent'anni fa si era fatta strada tra la la gente, una verità che rende giustizia alla memoria di Pinelli.
Il 27 novembre 1990 aggiungeremo tanti altri mattoni al muro di solidarietà costruito.

Movimento anarchico modenese
Anarchici e libertari di Vignola
Circolo anarchico L'Onagro Bologna
Circolo Libertario autogestito
La Scintilla di Modena

11 novembre - Bologna
organizzato dal Circolo L'Onagro
dalle ore 15 alle ore 19 in via Indipendenza, banchetto con raccolta firme e spettacolo teatrale.

15 novembre - Modena
organizzato dal Collettivo universitario libertario di Modena
ore 21 sala Rum dell'Università di Modena conferenza-dibattito con Gigi Di Lembo

16 novembre - Parma
organizzato dal Circolo Mario Lupo
ore 18.30 conferenza-dibattito "Una finestra sulle stragi" preceduto dallo spettacolo teatrale

17 novembre - Vignola
organizzato dal Collettivo universitario libertario di Modena
concerto di solidarietà al Lambicco con "Stige - Ascoli Piceno - NN.CC." ore 21.30

27 novembre - Modena
via Emilia centro
dalla mattinata giornata di mobilitazione con comizio, mostre e spettacolo

Tutti i sabati di novembre a Modena in P.zza delle Ova dalle 16 alle 19 banchetto.
Nelle scuole medie modenesi verrà distribuito un volantone-fumetto su Pinelli e verrà proposto agli studenti di inventare un racconto o un fumetto su "In quanti modi si può uccidere un anarchico tentando di far credere al suo suicidio".

Si invitano i compagni ad inviare telegrammi di solidarietà con gli anarchici inquisiti, al seguente indirizzo:
Pretura, via C. Costa 13,41100 Modena (e, per conoscenza,copia a Maurizio Tonelli, via Casella Gatta 8/A, 41058 Vignola).