Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 19 nr. 167
ottobre 1989


Rivista Anarchica Online

Religioni e stato

Cari amici, ho letto il servizio sull'Associazione per lo Sbattezzo e ne sono rimasto deliziosamente sorpreso. La mia adesione, ovviamente, è stata immediata.
Da poco tempo, assieme ad altri amici, sto diffondendo un manifesto per la regolamentazione dei rapporti tra religioni organizzate e stato.
L'intento è quello di giungere alla formazione di un consistente movimento di opinione atto a conseguire l'abrogazione definitiva dei privilegi concessi alle religioni organizzate da parte dello stato. Il primo passo è quello di raccogliere attorno a questa proposta il maggior numero possibile di adesioni, specialmente di persone conosciute dal pubblico. Come potrete notare dalla copia allegata, già diverse "personalità" hanno firmato il manifesto che mi pare alquanto in sintonia con lo statuto dell'Associazione per lo Sbattezzo.
Il vostro giornale è senza dubbio un canale indispensabile per la diffusione di quanto sopra, per cui, beh se la cosa vi aggrada, magari ne potreste dare un qualche risalto (...)
Un allegro saluto

Satpathi Santoro Franco (Bologna)


MANIFESTO PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI TRA RELIGIONI ORGANIZZATE E STATO

RELIGIONI: LE RAGIONI DEL NO
a un concordato che alimenta privilegi e condizionamenti

DATO CHE la religiosità è una dimensione che interessa la sfera della coscienza e della ricerca individuale

DATO CHE è diritto fondamentale di ognuno poter affermare, negare, praticare, contraddire, organizzare, ricercare qualsiasi tipo di religione, ideologia o credo, secondo i propri convincimenti, rispettando le attuali norme che regolano l'associazionismo privato

DATO CHE i condizionamenti religiosi permeano profondamente l'inconscio collettivo della nostra società e si esprimono in forme anche sottili e spesso non riconosciute

DATO CHE è fatto incontrovertibile che lo stato, privilegiando alcune religioni, contraddice i principi dello stato di diritto che intende rappresentare tutti i cittadini indipendentemente dal loro sesso, età, razza, cultura, religione o ideologia

DATO CHE non si manifesta da parte dello stato alcuna iniziativa per la cancellazione di quelle norme di privilegio ereditate dal regime concordatario

NOI CITTADINI ITALIANI, di diversa estrazione politica e culturale, religiosi e non religiosi, auspichiamo il sorgere di un movimento nella pubblica opinione perché si arrivi alla completa abrogazione di ogni privilegio concesso ad alcune religioni da parte dello stato

E IN PARTICOLARE, nello spirito di una reale uguaglianza e nel rispetto dell'individualità di ogni cittadino

CHIEDIAMO CHE

1) venga abolita la caratterizzazione religiosa delle festività nazionli;
2) ministri, militari, prefetti, sindaci, rappresentanti ad ogni livello dello stato e delle amministrazioni locali, si astengano dal partecipare, in veste ufficiale, a manifestazioni religiose. Papi, cardinali, prelati, patriarchi, rabbini, imam, rappresentanti a qualsiasi livello di qualsiasi confessione religiosa, non vengano ufficialmente invitati a presenziare a manifestazioni dello stato o delle amministrazioni locali;
3) i giornalisti della RAI, in quanto commentatori dell'informazione pubblica, siano tenuti ad una terminologia imparziale, astenendosi, per esempio, dal riferirsi a Karol Woytila come "santo padre" anziché papa o pontefice;
4) venga abolito l'uso di immagini o oggetti di culto, come i crocifissi, negli edifici pubblici;
5) venga abolita l'ora di religione nella scuola pubblica.

(Seguono decine di firme)