Rivista Anarchica Online
W la guerra
a cura della Redazione
Con più di un centinaio di
titoli in catalogo, le edizioni La Fiaccola di Ragusa si presentano,
nel panorama dell'editoria libertaria, come uno dei più
significativi esempi di continuità, legando insieme l'impegno
militante alla passione per la carta stampata che consentono di
confezionare "prodotti" editoriali sempre dignitosi. Con
un'attenzione particolare per le tematiche anticlericali, le edizioni
La Fiaccola propongono comunque un ampio spettro di argomenti, che
vanno dalla riflessione sulla storia e il pensiero dell'anarchismo
alla propaganda antimilitarista e all'antropologia, per finire con
una collana di letteratura e un'altra dedicata più
specificatamente all'area meridionale.
Mimmo Franzinelli, storico del
movimento operaio, è l'autore dell'ultimo volume (Mimmo
Franzinelli, Padre Gemelli per la guerra, Edizioni La
Fiaccola, Via S. Francesco 238, 96100 Ragusa, 1989, pp. 97, L. 4.000)
uscito presso le edizioni La Fiaccola, dedicato alla figura di quel
padre Agostino Gemelli, noto soprattutto come fondatore
dell'università cattolica di Milano, autore, durante la prima
guerra mondiale, di una serie di studi e ricerche sulla psicologia
dei soldati, (utilizzati, tra gli altri, anche da Camillo Berneri,
nel suo studio su "Gli eroi guerreschi come grandi criminali",
Edizioni Archivio Famiglia Berneri, Pistoia, 1987, L. 4.000), nei
quali le passioni nazionalistiche del capitano medico Gemelli troppo
spesso si sostituivano alla presunta imparzialità del
ricercatore. Gli studi del Gemelli risultavano quindi un tentativo di
trovare una base morale e scientifica a quella immane carneficina che
era il primo conflitto mondiale. Del volume riproduciamo qui la
presentazione.
Non ancora quarantenne e già
personaggio di primo piano nel panorama del cattolicesimo italiano
(ma non solo), nel 1915 padre Agostino Gemelli affianca la sua
multiforme attività a quella di ufficiale dell'esercito: una
"carriera militare" durata sino al tardo autunno 1918, che
si rivela ricca di esperienze e di soddisfazioni, oltre a tornare
utile per gli apprendimenti e le conoscenze intrecciate quando -
pochi anni dopo la conclusione del conflitto - Gemelli realizzerà
l'obiettivo di istituire l'Università Cattolica. Acuto
osservatore della realtà bellica, il dotto francescano
sostiene di volta in volta la santità della guerra (e promuove
la consacrazione dei combattenti al Sacro Cuore di Gesù),
l'obbligo morale del sacrificio nel nome della patria e della fede,
teorizzando infine l'obbedienza supina del soldato alla volontà
dei superiori. Sperimentatore di psico-fisiologia
nei gabinetti scientifici dell'esercito e cappellano nel Comando
Supremo cadorniano, infiammato oratore dagli accenti nazionalistici,
Gemelli trova il tempo per analizzare i vari aspetti della guerra,
ricavando dai suoi studi specifiche indicazioni per il controllo -
religioso, militare, politico... - delle masse di contadini, di
operai, di artigiani. L'esperienza del 1915-18 rimarrà
nel curriculum dell'infaticabile frate un punto fermo, un momento
essenziale del cammino che lo vedrà negli anni Venti assurgere
al ruolo di intrepido alfiere di un cristianesimo integralista e
autoritario. Finora la fase bellica della lunga
vita gemelliana era rimasta nell'ombra, forse per una rimozione che i
benevoli biografi del francescano avevano non a caso operato, onde
evitare di incrinare l'immagine di quel padre Gemelli ancor oggi
esaltato dai seguaci di "Comunione e Liberazione", quale
modello di vita cristiana. In questo agile studio si
ricostruisce finalmente senza censure di sorta il percorso ed il
significato dell'esperienza compiuta dal francescano nella guerra:
un'esperienza da meditare sia da parte di quanti non si fanno
illusioni sul ruolo giocato dal clero nei campi insanguinati della
storia sia da parte di chi ha posto Agostino Gemelli su di un
piedistallo che pare incrinarsi proprio a partire dalla lettura dei
copiosi scritti dedicati dal francescano alla guerra.
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