Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 19 nr. 161
febbraio 1989


Rivista Anarchica Online

Senza nessuna stima

Il Meeting per Pinelli, promosso il 15 dicembre scorso in un teatro milanese dal Circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa", dal Collettivo libertario novatese e dalla Federazione Anarchica, è stato oggetto di due resoconti/stampa: uno, corretto, sul Corriere della Sera, ed un altro, pieno di fiele e di menzogne, sulla Repubblica.
Al quotidiano di Scalfari ha inviato questa lettera il nostro collaboratore Patrizio Biagi. Naturalmente, non è stata pubblicata nemmeno in parte.


Egregio direttore,
faccio parte dei gruppi anarchici che hanno organizzato il meeting per Pinelli del 15 c.m..
Il meeting, di cui il suo giornale ha dato un ampio e "fedele" resoconto, è stato indetto e organizzato per:
1) ribadire una verità storica (Pinelli è stato assassinato) che nessuna sentenza della magistratura, fortemente viziata da un clima politico particolare, potrà mai farci abbandonare;
2) difendere una memoria storica (la lapide non va rimossa) che non vuol dire, come banalizza il suo anonimo spandi inchiostro, difesa di qualche kg. di insignificante marmo, bensì difesa della memoria di ciò che accadde in quei giorni (la feroce strage compiuta dagli apparati dello Stato, l'omicidio di Giuseppe Pinelli, la violenta campagna di stampa, e non solo di stampa, contro anarchici e altri gruppi di sinistra, ecc. ecc.).
Tralascio in questa sede di confutare le banalità e le fesserie di cui è infarcito il pezzo, messo a punto dal suo anonimo sottoposto che di mestiere fa lo scribacchino (se fossi persona abituata a ragionare per categorie morali dovrei definire infame, e non semplicemente scribacchino, colui che sputa il suo veleno standosene nascosto dietro un caldo e comodo anonimato). Vorrei piuttosto cogliere, con questa mia, l'occasione per stigmatizzare la scarsa serietà del suo giornale che stampa un preteso resoconto stilato da chi, sicuramente, la sera del 15 non ha messo nemmeno la punta del proprio naso all'Actor's Playhouse di piazza Napoli. Difatti se avesse spinto l'apice del suo organo olfattivo fin all'interno della sala si sarebbe accorto della mancanza di Rossana Rossanda la quale, pur aderendo all'iniziativa, non è potuta intervenire a causa di suoi precedenti impegni. Lo stesso dicasi per Fabrizio De André, per Camilla Cederna (il cui intervento è stato letto da una compagna che per età non poteva certo essere confusa con la simpatica giornalista), per Corrado Stajano e per Oreste del Buono.
Un'ultima cosa: saremo anche animati da uno spirito vecchio di 19 anni, ma per noi il nome di Calabresi resta ancora oggi Luigi e non Pietro, come scrive il suo "dotto" subalterno. Ma forse per il suo spregiudicato "articolista" diciannove anni sono passati anche per un nome! Visto che siamo così in gamba ad evolverci perché non cambiare anche il nome al Calabresi?
Ho la netta sensazione che oltre che a mettere assieme un mucchio di insulsaggini, standosene comodamente seduto davanti alla tivù, il suo anonimo estensore di baggianate sia anche piuttosto ignorante.
Con questo concludo e la lascio. Senza nessuna stima.

Patrizio Biagi (Milano)