Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 19 nr. 161
febbraio 1989


Rivista Anarchica Online

La scuola dello sciopero
da "Black Flag"

Così si chiamava la scuola cui due insegnanti - Kitty e Tom Higdon - dettero vita tra il 1914 e il 1939 nel villaggio inglese di Burston. È una storia davvero originale, che merita di essere riportata alla luce - e "riscoperta" nei suoi numerosi spunti d'attualità.

Questo mese viene commemorato il più lungo sciopero mai verificatosi, durato infatti dal 1914 al 1939. Lo sciopero fu proclamato in risposta al licenziamento di due persone, ed un'intera comunità venne in loro aiuto. Fu solo 25 anni dopo, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che il problema si risolse, non senza una campagna dl sostegno da parte dei sindacalisti e dei libertari di tutto il mondo. Dove avvenne questo sciopero? Nell'inaspettata atmosfera di una piccola comunità rurale del Norfolk, in Inghilterra. E chi prese parte allo sciopero? Praticamente l'intera popolazione di una scuola. Si richiedevano la democrazia rurale, la libertà e la possibilità di una comunità della classe lavoratrice di gestire in prima persona i propri interessi. Il tutto iniziò quando due insegnanti, Kitty e Tom Higdon, giunsero al villaggio di Burston, presso Diss, per farsi carico della scuola locale. Entrambi avevano lavorato presso un'altra scuola rurale a Wood Dalling, dove avevano incontrato la rigida opposizione della piccola nobiltà di campagna locale e delle autorità scolastiche. Kitty e Tom avevano semplicemente richiesto di migliorare le condizioni della scuola.
Tom Higdon era anche attivo nell'organizzare i lavoratori agricoli locali nelle loro lotte per salari più alti, e li aveva incoraggiati a farsi eleggere nel consiglio parrocchiale. I due insegnanti (Tom era l'assistente di Kitty) erano molto amati dagli scolari: li trattavano come fossero figli loro, li curavano quando erano malati e procuravano loro del cibo quando avevano fame. Prestarono soccorso anche a degli abitanti del luogo che erano stati imprigionati per aver rubato del cibo, ma tutto ciò non fu loro di aiuto: le autorità scolastiche li considerarono una minaccia all'ordine costituito locale; le loro idee progressiste rischiavano di condurre i ragazzi a mettere in questione l'autorità. E così, e con poco aiuto da parte del giovane ed inesperto sindacato degli insegnanti, il NUT, gli Higdon furono costretti ad andarsene. Con riluttanza, essi decisero di accettare mansioni simili in un'altra scuola in zona rurale, a Burston.
Quando arrivarono a Burston, Tom fu sorpreso di scoprire che non vi era una sezione locale del sindacato dei lavoratori agricoli (Rural Labourers Union): i salariati delle fattorie percepivano paghe inferiori a quelle di altre zone del paese e, come a Wood Dalling, il consiglio parrocchiale era retto dalla piccola nobiltà di campagna ed in particolare dal parroco del villaggio. I locali della scuola erano un disastro: male illuminati, umidi, mal riscaldati.
Gli Higdon, malgrado la loro esperienza nella scuola precedente, decisero di fare qualcosa per migliorare il triste stato delle cose. Iniziarono ad organizzare dei miglioramenti che rendessero più accettabile la vita nella scuola per i ragazzi, ma questo, come già era avvenuto a Wood Dalling, incontrò l'opposizione delle autorità scolastiche, che consideravano tali miglioramenti uno spreco di risorse. Il pastore in particolare prese in uggia gli Higdon, che egli considerava degli elementi sovversivi.
Il resto delle autorità e dei piccoli nobili di campagna erano ansiosi di liberarsi di Tom e di Kitty anche perché Tom, come aveva già fatto, si era impegnato ad informare i salariati agricoli dei loro diritti e ad incoraggiarli a sindacalizzarsi. Molti scolari venivano costretti dai proprietari delle fattorie a lavorare anziché a frequentare la scuola. Tom si adoperava per far cessare questo abuso ed una volta, nel corso di una discussione con un proprietario terriero a proposito di un ragazzo costretto a lavorare, venne alle mani con il proprietario stesso. I ragazzi presero le parti degli Higdon e tra gli insegnanti ed i ragazzi si formò uno stretto legame.

Inizia lo sciopero
Non molto tempo dopo Tom Higdon propugnò l'idea che la gente del luogo dovesse cacciare dal consiglio i proprietari terrieri, il pastore e l'alta nobiltà locale e farsi eleggere al loro posto. Così un gruppo di essi si candidò, e candidarono anche Tom. Le successive elezioni del consiglio furono una grande ed inattesa vittoria. I salariati rurali e Tom furono eletti in consiglio e tutti i rappresentanti della piccola nobiltà di campagna, tranne uno, vennero esclusi. La stampa locale parlò di "rivoluzione" e, quasi immediatamente, la piccola nobiltà di campagna iniziò a cospirare per riconquistare le posizioni perdute e, in particolare, per sbarazzarsi degli Higdon, che propagandavano apertamente il socialismo. Il parroco del villaggio si fece carico della campagna contro gli Higdon. Vennero inventate varie accuse. Gli Higdon vennero accusati di varie inadempienze; di uso improprio dei fondi della scuola (ad esempio, facevano uso del riscaldamento) e di inciviltà nei riguardi delle autorità scolastiche (ovvero non li trattavano con la deferenza dovuta ai superiori). Si istituì un'inchiesta. Gli Higdon richiesero l'aiuto del NUT, e fu loro dato a malincuore.
Il risultato dell'inchiesta era stabilito fin dall'inizio, i testimoni a favore degli Higdon non furono neppure chiamati ed il rappresentante del NUT si limitò a cercare un compromesso. Alla fine, l'inchiesta si pronunciò, il 1 aprile 1914, per il loro licenziamento, con effetto immediato.
Gli insegnanti non avevano quasi il tempo di salutare gli abitanti del villaggio ed i ragazzi. Avevano appena un altro giorno di scuola ed il tempo di fare le valigie. La mattina del primo aprile, essi uscirono dai locali della scuola con il loro bagaglio. Erano accompagnati da un poliziotto e con lui vi era un'insegnante supplente che doveva prendere il posto di Kitty. Poi, improvvisamente, si udì della musica in distanza. Tom e Kitty guardarono, ed anche il poliziotto, per vedere di che cosa si trattasse. Sembrava una banda musicale. E lo era, ed erano gli scolari a suonare. Gli scolari marciavano per il villaggio. Portavano striscioni e cartelli. Agitavano bandiere e cantavano. Erano in sciopero!
In effetti, ad insaputa degli Higdon, gli scolari si erano riuniti in segreto il giorno prima, si erano passati la voce. Violet Potter, una delle scolare, disse loro che occorreva dichiarare uno sciopero. Ne convennero e ne parlarono con i loro genitori che furono d'accordo a dar loro sostegno. E quella notte si prepararono alla manifestazione, non sapendo che stavano per imbarcarsi in quello che sarebbe risultato essere lo sciopero più lungo della storia.

A scuola sul prato
Tom Higdon era il figlio di un salariato agricolo e Kitty era la figlia di un carpentiere navale. Entrambi erano socialisti. Sostenevano anche la libertà di non frequentare la chiesa istituzionale. Tom era un convinto sostenitore del sindacalismo, ma aveva dalla sua molte battaglie contro le nascenti burocrazie sindacali, in quanto strenuo sostenitore dell'azione diretta da parte dei lavoratori. Sia Kitty sia Tom non ritenevano che il loro lavoro di educatori fosse ristretto all'ambito delle lezioni. Al di là delle ore di scuola, essi organizzavano escursioni per i ragazzi ed altre attività extrascolastiche. Cosa del tutto inconsueta per quegli anni, essi organizzavano anche corsi di Esperanto, in quanto ferventi internazionalisti, e corsi di fotografia. Erano dei progressisti, che volevano che i ragazzi ampliassero le loro possibilità.
Essi trasformarono anche la scuola in un centro sociale ed organizzarono attività per l'intera comunità. Ciò era estremamente inconsueto in quegli anni; nella maggior parte delle scuole si teneva lezione, nulla di più. A Pasqua e Natale Tom e Kitty distribuivano frutta e dolciumi ai ragazzi. Durante l'anno regalavano abiti ai ragazzi più poveri. Essi stessi non avevano denaro: sopravvivevano con la misera paga di un'insegnante ed un'assistente ed abitavano in una casa vincolata (concessa dalle autorità scolastiche, e che deve essere lasciata libera se si è licenziati o si cambia lavoro - N.d.T.). Il primo maggio essi organizzavano un festival nel villaggio.
E non temevano di prendere decisioni impopolari: in un caso, malgrado il parere contrario delle autorità scolastiche, essi chiusero la scuola per una settimana a causa di un'epidemia di pertosse.
Non vi era da sorprendersi quindi, visto il loro impegno nella comunità locale, che gli abitanti del villaggio si organizzassero per sostenerli quando seppero che erano stati licenziati.
Su 72 ragazzi, 66 scesero in sciopero. Gli Higdon, vedendo il meraviglioso sostegno dei ragazzi e della gente del villaggio, decisero di rimanere e lottare. La scuola venne riaperta sul prato pubblico, mentre l'insegnante inviata in sostituzione teneva le lezioni ufficiali di fronte ad uno sparuto gruppo di allievi.
La reazione del parroco di fronte a tutto ciò fu pensare che non sarebbe durato, non era altro che un pesce d'aprile: gli Higdon avrebbero finito con l'andarsene e la scuola ufficiale avrebbe ripreso a funzionare nel giro di una settimana.
Le cose non andarono così. Una settimana dopo tutti gli abitanti del luogo si riunirono in un'assemblea di massa sul prato pubblico. Arrivò gente dai villaggi vicini. In tutto vi erano più di 1500 persone a sostenere gli Higdon e lo sciopero. Vennero sindacalisti, anche da lontano, compreso George Edwards, il fondatore del sindacato dei salariati agricoli. La stampa nazionale inviò giornalisti e fotografi.
La "Ribellione di Burston", come venne definita, faceva notizia. L'assemblea decise che gli abitanti del villaggio avrebbero pagato di tasca loro il mantenimento della scuola dello sciopero, ed anche quello degli Higdon. Nel frattempo, finché durava l'estate, la scuola avrebbe continuato a funzionare sul prato pubblico. E le cose andarono effettivamente così. L'insegnante della scuola ufficiale aprì la scuola ufficiale, con il suo sparuto gruppo di allievi che continuava a ridursi. E la Strike School ("Scuola in Sciopero" - N. d. T.) si apriva ogni giorno sotto una tenda rizzata nel prato pubblico.
Con l'arrivo dell'inverno, si decise di traslocare la scuola presso l'officina del falegname del luogo. L'estate successiva si riproposero le riunioni di massa, le assemblee ed i festival sul prato pubblico. Molti sindacalisti e socialisti vennero a queste riunioni. Tom Mann, il famoso leader sindacale, parlò in una di queste riunioni, ed anche Sylvia Pankhurst. Burston diveniva un centro di socialismo e di libera educazione sempre più famoso. Poi, il 10 novembre 1915, il NUR ed il sindacato dei salariati agricoli tennero una riunione congiunta in sostegno della Strike School, aiutando a raccogliere i fondi.
Tuttavia la vita della coraggiosa gente di Burston non era affatto semplice. I genitori vennero denunciati per non aver mandato i loro figli alla scuola ufficiale. Il tribunale locale li condannò a pagare delle multe. Si disse loro che avrebbero dovuto pagare una multa per ogni figlio che non frequentava la scuola ufficiale e per ogni giorno di mancata frequenza. Il mancato pagamento della multa, venne detto loro, sarebbe stato punito con il carcere. Essi sapevano di non poter pagare individualmente le pesanti multe, né si potevano permettere di trascorrere del tempo in prigione.
Decisero quindi di istituire un fondo locale per pagare le multe. In due settimane il tribunale aveva inflitto più di 32 condanne e raddoppiato le multe.
I ragazzi di Burston venivano aggrediti fisicamente dal parroco e dalla polizia locale per farli ritornare a viva forza alla scuola di stato.
Tom Higdon, nel suo libro "La ribellione di Burston", riferisce: "Tutto ciò continuò fino a che non venne fatto cessare dall'energica azione di Mr. H e di alcuni genitori infuriati, che minacciarono di dare man forte ai ragazzi se sua Reverenza il Curato avesse osato ancora aggredirli così senza motivo".
Tuttavia vi furono altre intimidazioni. Alcuni degli abitanti del villaggio vennero licenziati, alcuni affittuari vennero allontanati dalle loro fattorie. Il parroco stesso allontanò dei lavoratori dai terreni di proprietà della Chiesa. Ma i sindacati (National Agricultural Labourers and Rural Workers Union) ricorsero al tribunale ed i proprietari furono condannati al pagamento dei danni.
Nel frattempo Tom Higdon continuava ad organizzare altre sezioni sindacali. Lo fece in più di 10 villaggi, spostandosi a piedi da una fattoria all'altra. Spese molto del suo tempo ad aiutare i salariati agricoli ad ottenere stipendi migliori. Nel suo libro sulla Ribellione, Tom dipinge così la sua attività: "Mr. H ha sempre sostenuto, nei suoi discorsi ai lavoratori, che devono farsi carico essi stessi dei problemi".
Egli considerava se stesso un semplice catalizzatore.

Quegli striscioni colorati
Era evidente che gli scioperanti ed i loro insegnanti licenziati non potevano riunirsi per sempre sul prato pubblico o nella vecchia bottega del falegname, soprattutto poiché il parroco aveva l'intenzione di riprendere possesso della bottega del falegname. Gli abitanti del villaggio, i ragazzi e gli Higdon decisero perciò di dare una sede alla Strike School. Dovevano perciò trovare dei fondi. Si organizzarono riunioni cui parteciparono persone provenienti da tutto il paese. Uno dei ragazzi della scuola ricorda vividamente una di queste riunioni: "Delle meravigliose riunioni sul prato, e poi scendevano nel villaggio, i minatori e i ferrovieri, ed avevano quei grandi striscioni, con stoffe di bellissimi colori e tutti quei fiocchi colorati, ci voleva un paio di uomini su ciascun lato per portare gli striscioni, uscire dalla stazione e marciare attraverso il villaggio, non si era mai visto niente di simile. E poi, naturalmente, vi erano tutte quelle riunioni e si raccoglievano molti soldi ed è così che abbiamo costruito la Strike School".
Grazie a tutte le riunioni ed alle collette, si finì per raccogliere più di 10.000 sterline. Il denaro proveniva da tutto il mondo, dalle sezioni sindacali e da persone che credevano nella libertà e nel socialismo. La scuola venne edificata ed ogni pietra recava inciso il nome del donatore. Vi erano organizzazioni di minatori, il NUR ed altre sezioni sindacali, sezioni dell'ILP, dei lavoratori della ferrovia di Melbourne in Australia, individui, quali Leo Tolstoi. All'esterno della scuola, sull'ingresso principale, venne eretta una targa recante questa iscrizione: "Mr TG Higdon e Mrs AK Higdon vennero ingiustamente licenziati dalla Scuola di questo villaggio il 31 marzo 1914. Questo edificio è stato costruito grazie ad una sottoscrizione pubblica, per protestare contro l'azione delle autorità scolastiche, PER OFFRIRE UNA SCUOLA LIBERA, PERCHÈ SIA CENTRO DI DEMOCRAZIA RURALE ED UN MEMORIALE DELLA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ SOSTENUTA DAGLI ABITANTI DEL VILLAGGIO".
Sempre all'esterno della scuola, vi era anche l'iscrizione: Burston Strike School. Più di mille persone vennero a festeggiare l'inaugurazione della scuola. I ragazzi traslocarono allora nella loro nuova scuola.
Kitty scriveva nel 1919: "Molti degli scolari che erano scesi in sciopero hanno, naturalmente, finito la scuola e sono andati a lavorare, ma vi sono ancora 40 scolari che frequentano la Strike School, e l'impatto di questo nuovo movimento di democrazia educativa e sociale sulla vita del villaggio fa sì che la maggior parte dei ragazzi che nascono nel villaggio vengono alla Strike School a prendere il posto di quelli che costantemente finiscono gli studi. Quello che si era iniziato come uno sciopero di scolari a sostegno della loro insegnante ed era stato definito dal Provveditore agli Studi "una fantasia senza senso", "un fuoco di paglia" ecc., è divenuto una causa ed istituzione permanente dell'istruzione socialista o, come dice il nostro compagno Casey, la prima scuola del sindacato in Inghilterra".
La Strike School continuò a prosperare e Tom continuava le sue iniziative sindacali. Tra il 1914 ed il 1938, Tom lavorò in qualità di rappresentante ufficiale del sindacato dei salariati agricoli, mentre continuava la sua attività di insegnamento a Burston.
Nel 1923 Tom coordinò uno sciopero nella regione. Molte volte, egli dovette anche aiutare dei salariati cui era stato intimato l'allontanamento dalle terre, prestando loro aiuto direttamente nei processi in tribunale. Nel 1926 Burston ospitò molti figli di minatori, che vi erano stati inviati durante lo sciopero generale. La Strike School divenne la loro casa, Kitty e Tom si presero cura di loro e tutti gli abitanti del villaggio raccolsero denaro, cibo ed abiti. Così Burston pagava il suo debito. Un eccellente esempio di mutuo appoggio e di solidarietà della classe lavoratrice. Burston mostrava la via.
La scuola rimase aperta fino al 1939. I ragazzi del villaggio preferivano la Strike School alla scuola statale. Alla morte di Tom Higdon, nel 1939, Kitty ne fu così sconvolta da non poter più lavorare, e non riuscì neppure più ad entrare nella Scuola cui lei e Tom avevano dedicato così tanto della loro vita.
Inevitabilmente, quando lei smise la sua attività nella scuola, si decise che non vi erano più ragioni di proseguire lo sciopero. Gli abitanti del villaggio ne dichiararono ufficialmente la fine, dopo ben 25 anni.

Ricostruire il movimento
La Strike School di Burston sorge ancora di fronte al prato pubblico. Oggi è divenuta un museo aperto a tutti e dedicato allo spirito della libera educazione. Al suo interno vi sono fotografie e testimonianze relative allo sciopero. Le riunioni continuarono per molti anni dopo la chiusura della Strike School e poi cessarono. Lo scorso anno sono stati eseguiti molti restauri, e l'11 settembre 1988 una riunione ha commemorato lo sciopero. La riunione è stata organizzata dal TGWU e dal Comitato della Burston Strike School, che è aperto a tutti coloro che credono nella giustizia di classe, nella libertà e nella libera educazione. Ancor oggi gli abitanti di Burston vanno molto fieri della Strike School, che continua ad essere il monumento più importante di questo piccolo villaggio. Alcuni dei primi scolari della Strike School sono ancora vivi e ricordano gli Higdon con affetto. Gli abitanti del villaggio sperano che vi siano molte altre riunioni a Burston, non solo per commemorare lo sciopero, ma che servano come momento di aggregazione per la resistenza della classe lavoratrice.
In Inghilterra non vi è movimento per la scuola libera. Tuttavia gli ideali e le pratiche del socialismo non statalista (che noi chiamiamo anarchismo) e del sindacalismo (l'organizzazione dei lavoratori dal basso verso l'alto) sono ancora vivi, nonostante gli sforzi per sopprimerli compiuti dal riformismo delle burocrazie sindacali e dei parlamentari. Burston ha dato un esempio di rifiuto delle burocrazie e dei politici: per la democrazia diretta e per il controllo diretto della gente sulla propria esistenza. Ha dato prova di progresso, comprensione, mutuo appoggio. Il miglior tributo che possiamo oggi offrire a Tom e Kitty Higdon è ricostruire quel movimento di cui loro erano così fieri, propugnare la causa delle scuole libere, liberare i villaggi e le città dai tiranni, dai proprietari terrieri e dai capi, proclamare la libertà e l'uguaglianza contro tutti coloro che cercano di sopprimerle.

(traduzione di Marco Bonello dal periodico anarchico inglese Black Flag)