Rivista Anarchica Online
Confronto sì,
ma
Carissimo Roberto, ho letto con
interesse la tua lettera ("Movimento anarchico / Per incidere
di più") apparsa
sull'ultimo numero della rivista, tanto che ho sentito il desiderio
di comunicarti ciò che penso.
Tu parli di
un'eventualità di interazione ("...che gli anarchici non temono
né il confronto né la collaborazione...") fra anarchici e
gruppi marxisti di estrema sinistra. Ti dico subito,
ancor prima di continuare il discorso, che non concordo assolutamente
e vengo al "perché" di questo. Innanzitutto ci
sono "un sacco ed una sporta" di gruppi di estrema sinistra, marxisti,
ragion per cui sarebbe da fare una specie di "scelta" ti pare?
Poiché i più sono
riformisti.
In realtà quelli
che non sono riformisti, ma rivoluzionari, sono quelli ormai
"decimati" che stanno in carcere. Tu dici "Non intendo dire
che debbano rinunciare ai grandi principi di cui sono portatori"
(a parte che desidererei ardentemente sapere quali!). Guarda che come
"principi" ne hanno uno, cui solitamente non vengono mai meno (e
non è neppure grande!) ed è quello machiavellico "il
fine giustifica i mezzi".
Ti voglio anche
ricordare la fine che hanno fatto i compagni allorquando lottarono
insieme ai marxisti in Spagna nel '36... Oppure (fatto più recente,
ma con la medesima politica marxista) l'Ungheria del '56 e, bada, non
era stalinismo, perché Stalin già non c'era più. Vogliamo fare un
esempio più recente? Praga!
La storia è li per
dimostrare con mille esempi l'inutilità o, direi di più, il
danno di certe unioni con elementi eterogenei (Bakunin). Ciò non significa
che non dobbiamo discutere con chi ha un'ideologia diversa dalla
nostra. Ma discutere, parlarne, dialettizzarsi (in questo
specifico caso, come ricerca della verità) è una cosa, e
interazione è un'altra! Il confronto va bene, la collaborazione no!
Ad ogni modo la
discussione da te aperta è molto interessante. lo, purtroppo, sono
stata un po' riduttiva su un discorso (questo) che volendo potrebbe
essere sviluppato... Ma certamente interverranno altri compagni.
Un saluto anarchico
a te e ai compagni di "A".
Gloria Cuzzi (Carcere di Opera -
Milano)
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