Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 18 nr. 152
febbraio 1988


Rivista Anarchica Online

Antimilitarismo
a cura della Redazione

Sedici mesi a Coniglio

Si è svolto presso il tribunale militare di Napoli, il 18 dicembre scorso, il processo d'appello contro Giuseppe Coniglio, obiettore totale, anarchico. È stato condannato a 1 anno e 4 mesi di carcere militare.
Arrestato il 25 agosto 1987 a Catania, era stato rinchiuso nel carcere militare di Palermo (corso Pisani 201, 90129 Palermo). Contro il tentativo delle autorità di imporgli di indossare la tuta militare, Coniglio aveva attuato 12 giorni di sciopero della fame. Processato il 30 settembre dal tribunale militare di Palermo, era stato condannato a 14 mesi per "rifiuto del servizio militare". Una condanna subito apparsa particolarmente pesante, dal momento che quasi sempre agli imputati del suo stesso reato sono stati dati 12 mesi.
In sede di appello, come si è detto, a Coniglio sono stati aggiunti altri 2 mesi. In pratica, la magistratura militare ha confermato la condanna di primo grado per il rifiuto (mentre il pubblico ministero aveva chiesto per Coniglio 2 anni per "mancanza alla chiamata"), aggiungendo 2 mesi per il reato di "disobbedienza" - in riferimento al suo rifiuto di indossare la tuta militare.
Dopo il processo, Coniglio è stato riportato nel carcere militare di Palermo.

Il congedo restituito

Signor Presidente, colgo l'occasione del 4 novembre "Festa per la Vittoria" per scriverLe e per restituire a Lei, Capo delle Forze Armate, il mio congedo come gesto di dissociazione ed indispensabilità a partecipare e a collaborare con esse in caso di richiamo.
Si apre così la lettera indirizzata al presidente della repubblica Francesco Cossiga da Andrea Maori, di Perugia (sua un'interessante storia dell'obiezione di coscienza in Italia apparsa recentemente su Senzapatria).
Ribelle per amore, inerte ma non inerme, voglio lottare per maggiore democrazia e quindi gioia per tutti contro le violazioni di valori fondamentali, quello del diritto alla vita, dei diritti umani, civili, politici e sindacali - si legge più avanti nella lettera -.
Per me le Forze armate rappresentano uno strumento per realizzare queste violazioni, in qualunque parte del mondo (…). La mia opposizione alle Forze Armate deriva anche dal carattere diseconomico che esse assumono nei confronti di tutta la società. Strumento di rapina, esse incidono sul complesso industriale con la richiesta di "beni" perfettamente inutili, che non servono minimamente a contribuire ai consumi ordinari della gente, se non con lo scopo di... ammazzarla!
Nella parte finale della sua lunga lettera (pubblicata integralmente sul numero di dicembre della rivista del movimento nonviolento Azione Nonviolenta - via Filippini 25/a, 37121 Verona), Maori spiega di riconoscersi nelle indicazioni fornite da due manifesti politici di grande rilievo: il manifesto-appello dei Premi Nobel che dal 1981 fornisce le linee politiche e programmatiche di intervento per combattere l'olocausto dei nostri giorni, quello per sterminio per fame, e il Manifesto di Ventotene che dal 1941 indica nella costruzione di un'Europa democratica l'alternativa ad ogni totalitarismo.
Al di là della diversa impostazione ideologica, ancor più evidente in altri passaggi dello scritto di Maori, ci preme sottolineare il valore, non solo simbolico, della ribellione insita nella restituzione del congedo. Una pratica, questa, già portata avanti in un passato anche recente da alcuni anarchici (ricordiamo qui il caso di Franco Pasello, il quale dopo aver scontato 12 mesi di carcere militare e 7 di carcere "civile" per obiezione totale, si vide recapitare a casa il congedo: che, puntualmente e con una pubblica dichiarazione, rispedì al mittente).

Riarrestato Valastro

Il 30 dicembre scorso, a Catania, è stato nuovamente arrestato l'anarchico Orazio Valastro. Deve scontare 2 mesi e 13 giorni rimanenti dalla precedente condanna ad 8 mesi per diserzione e per la quale è rimasto detenuto nel carcere militare di Palermo fino al momento della scarcerazione per decorrenza dei termini, in seguito ad un ricorso in Cassazione poi ritirato.
Nel frattempo - si legge nel comunicato della Cassa di Solidarietà Antimilitarista - Valastro è stato anche riformato con l'art. 40 e congedato per cui, se non si fosse sovrapposta la scarcerazione per via del ricorso (ritirato quando probabilmente la macchina burocratica aveva fatto il suo corso), sarebbe stato automaticamente trasferito nel carcere civile per ultimare la pena.
Con quest'ultima detenzione, comunque, la lunga vicenda giudiziaria di Valastro (di cui abbiamo puntualmente riferito in passato) dovrebbe concludersi.

Stop TEL

Per essersi seduto, ostruendone il transito, davanti ad un TEL (camion militare addetto al trasporto dei missili), è stato arrestato a Ragusa il pacifista Turi Vaccaro, noto per il suo impegno nelle lotte contro la base missilistica di Comiso.
Nel comunicare la notizia, la Cassa di Solidarietà Antimilitarista ricorda che i TEL vengono continuamente portati a spasso per il territorio siciliano per motivi strategici e di addestramento.