Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 17 nr. 146
maggio 1987


Rivista Anarchica Online

Chi ha paura dell'ateismo?

"… qualunque persona ragionevole non può credere né agli dei, né agli spiriti, né ai diavoli, né all'inferno. Si tratta in tutti questi casi di spauracchi inventati per impressionare o per intimidire la gente semplice..."
(da "I tre impostori" attribuito a P. H. d'Holbach)


La lettera di Gianni Ferrara ("A" 145) meriterebbe un ben lungo discorso ma io, non avendo la conoscenza adeguata né la capacità, mi limiterò a queste brevissime considerazioni. Davvero certe "cose" - idee, identità, posizioni ideologico-politiche, ecc. ecc. - più sono semplici e più le si considera difficili da comprendersi. A meno che non si faccia "finta" di non capire, come pare stia diventando di moda nei comportamenti di molte persone. E non solo nei riguardi dell'anarchismo e dell'ateismo! Pare vada diffondendosi una certa assuefazione alle "parole" dei vari poteri che i mass-media ripetono ossessivamente per seminare sensazione d'impotenza tra la gente.
D'altra parte tutte le "cose" - idee, comportamenti, manifestazioni, ecc. - che escono dall'ordinario, dalla mentalità e dalla morale corrente (imposte!), e che comportano assunzione di piccole e (figuriamoci!) grosse responsabilità in prima persona, vengono tranquillamente, con cento milioni di motivi o pretesti, rimosse, rifiutate o "delegate". Non voglio nemmeno attardarmi ai "modi passivi", "indifferenti" di tantissime persone di fronte alle basi missilistiche, all'industria militare, agli eserciti, al nucleare, al fisco, al Potere (e, quindi, davanti agli obiettori di coscienza, totali, fiscali, ecc.), alle elezioni, alla religione. Non sarà - lo spero molto - il caso di Gianni Ferrara.
Ma mi ha fatto un certo effettaccio leggere che è rimasto "molto amareggiato" nell'aver visto stampato lo slogan "né dio né stato", e che a questa indicazione di massima lui - ma anche tanti altri - preferirebbe "né Chiesa né Stato". E si/ci domanda: "per essere anarchici è obbligatorio essere atei?". NO, caro Ferrara, non è in nessun caso "obbligatorio" essere atei in casa anarchica; al contrario è, in moltissimi casi e situazioni, OBBLIGATORIO "credere in dio" (proprio in qualunque dio!). Ne va della tranquillità, del posto di lavoro, della locazione dell'appartamento, del frequentare la scuola, ecc. E non è che bisogna andare in... Cile per avere conferma di situazioni di questa natura! IO, ateo militante, che sono profondamente convinto che una persona per essere, sentirsi, veramente, intimamente libera dovrà "liberarsi di dio", di questo fantasma che viene accomunato automaticamente alle terribili punizioni dell'inferno, io - dicevo - sarei tra e coi primi a ribellarmi contro chi volesse imporre "l'obbligo di essere atei".
Può darsi che anch'io qualche volta abbia dato dei "forti pugni sul tavolo" ma il pericolo vero, le minacce che si concretizzano in vie di fatto è pur sempre dall'altra parte che occorre temerle. E mi pare che cada a proposito il ricordo di quel lontano filosofo che ebbe a scrivere: "la fede negli dei onniveggenti e onniscienti, i quali puniscono gli uomini per i loro misfatti, è stata inventata da un sapiente e inculcata agli uomini per mantenerli nel terrore", mentre ci sono stati altri che hanno sottolineato che "l'apparizione e lo sviluppo dell'ateismo sono collegati con lo sviluppo della lotta di classe e con quello della conoscenza scientifica delle leggi della natura e della società!".
Ordunque, perché avere paura dell'ateismo?

Franco Leggio (Ragusa)