Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 17 nr. 143
febbraio 1987


Rivista Anarchica Online

Palermo '86
di Salvo Vaccaro

Quando, all'inizio del 1986, si pensava, io e Franco Riccio, al 50° della rivoluzione spagnola, abbiamo ritenuto opportuno non lasciarci sfuggire la ghiotta occasione per poter parlare d'anarchia a Palermo, non da storici, non avendone la competenza, ma semplicemente da anarchici. E così ci siamo messi in moto per una serie di occasioni di riflessione su quegli eventi, nella maniera più sobria e meno retorica possibile da un lato, e in forme espressive e comunicative più varie dall'altro, magari scadenzate nel corso dell'anno.
L'onere finanziario del progetto non era indifferente, né potevamo sostenerlo noi due o i compagni soli in città; pertanto, abbiamo utilizzato l'etichetta della cattedra di storia della filosofia moderna e contemporanea, di cui Franco Riccio è docente, e, presentandoci come Università, speravamo in un po' di soldi degli Enti Locali, giusto per coprire le spese. Non tenevamo in conto i tempi della Pubblica Amministrazione, e la certezza dei finanziamenti è arrivata d'estate, tra agosto e settembre; inevitabile concentrare il tutto tra novembre e dicembre: 15 giorni d'anarchia a Palermo.
Nel frattempo, tra marzo e aprile, approfittando di un ciclo di trasmissioni sul circuito radiofonico regionale della RAI, dedicavamo tre puntate alla rivoluzione spagnola, invitando storici, politologi ed esperti di letteratura a valutare quell'evento dai rispettivi punti di vista, il tutto in anteprima rispetto alle iniziative in progetto.
Nel corso dell'anno, nelle mie "tournée" oltre-Stretto, riuscivo a procurarmi materiale fotografico e filmico per due rassegne specifiche, oltre a contattare Claudio Venza e Nico Berti per la loro disponibilità a venir qui da noi, trovando un "buco" nel fitto carnet dei loro impegni storico-militanti.
La macchina organizzativa partiva ad ottobre, e già ci eravamo assicurati alcuni filmati storici della CNT-AIT girati nel '36 e confiscati a fine guerra dallo Stato franchista, ora in possesso della Filmoteca Espanola e noleggiati grazie alla "copertura" universitaria; così come un filmato su volontari svizzeri in Spagna, girato nel '73 sulla falsariga dei nostri.
Preceduta da una campagna pubblicitaria (locandine e dépliant distribuiti a tappeto, con un riflesso su RAI e TV locali e parte della stampa quotidiana), abbiamo debuttato con la mostra fotografica di 50 istantanee in un locale gestito da un compagno, con grande affluenza di gente che apprezzava sia l'iniziativa sia il rinfresco offerto dall'Università. Nemmeno il tempo di rilassarci dalla tensione organizzativa, che la settimana successiva iniziava il ciclo di proiezioni di video e filmati, per la verità meno affollato del previsto, per via dell'ora pomeridiana e per la sede decentrata dell'Opera Universitaria che ci ha "regalato" la sala per una settimana.
Mentre le foto bloccavano istanti diversi e sfaccettati degli eventi rivoluzionari, dalla vita quotidiana agli aspetti bellici, dall'autogestione all'immagine visiva dei manifesti, dagli uomini alle cose, i filmati erano in parte documentativi dell'epoca, in parte ricostruzioni attraverso testimonianze orali.
Infine, il convegno di studi, con gli interventi di Claudio Venza, Nico Berti e Carlo Marino (docente di storia all'Università di Palermo vicino a posizioni marxiste); il taglio delle relazioni ed il dibattito con i compagni presenti in sala ha costituito un'ulteriore tappa nel nostro percorso rivisitativo, il che ha lasciato ampio margine di riflessione, non guidata da noi organizzatori, a chi ha avuto la pazienza e l'interesse di percorrerlo per queste due settimane.
Non che una serie di iniziative facciano la rivoluzione a Palermo né altrove, ma la scadenza di un appuntamento simile, specie se reiterato negli anni a venire, contribuirà sicuramente, al proprio livello di comunicatività, ad offrire correttamente un'idea (e uno stile) dell'anarchia certamente meno infarcito di banalità e più sorretto da verità e passioni genuine.