Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 138
giugno 1986


Rivista Anarchica Online

No al qualunquismo

Cari compagni/e di "A",
sul numero di aprile della rivista ho letto l'articolo dal titolo: "Quel tabù dell'inviolabilità" scritto da Fausta Bizzozzero, sul tema della donazione degli organi e sulla lotta condotta dal gruppo dell'AED-Femminismo e della Lega contro la legge 3068, la quale legge trasformerebbe la donazione volontaria in donazione presunta.
Inizio col dire che un articolo di questo tipo se non fosse stato firmato dalla Bizzozzero, avrebbe potuto scriverlo chiunque; voglio sottolineare cioè che si tratta di un articolo che sfiora il "qualunquismo", non solo per la scarsità di motivazioni politiche che si contrappongono alla lotta che l'AED-Femminismo sta conducendo, ma per le grosse banalità in esso contenute che ne fanno un articolo "non anarchico" o per meglio dire, dato che nessuno detiene la formula miracolosa di tutto ciò che si possa definire anarchico, un documento che fa confusione. Nulla da dire sul fatto che molti compagni/e, "coraggiosamente" o meno, hanno lasciato il loro corpo in donazione agli istituti scientifici, cosa che ritengo molto bella e motivata da uno spirito che tende al miglioramento del Mondo anche in questo campo. Ma da qui a legittimare lo Stato nel poter predare organi o parte del nostro corpo senza il benché minimo consenso, ce ne vuole... Infatti se per la compagna è una cosa così semplice che chi non voglia donare gli organi lo dichiari, in realtà non mi sembra lo sia. Dobbiamo considerare il fatto che di questa legge non esiste informazione, quindi la maggior parte delle persone non avrà possibilità reale di scegliere, è da tenere in conto che se un po' di informazione è arrivata alle nostre orecchie lo si deve essenzialmente alle compagne dell'AED-Femminismo, e alla Lega poi.
La compagna si preoccupa, e a ragione devo dire, della "gestione mafiosa" delle associazioni apposite, ma perché, spera forse che lo Stato lo gestisca in modo "onesto" e che privilegi gli indigenti? Il funzionamento degli ospedali e delle strutture sanitarie ne sono un esempio lampante.
Fausta continua ancora a dire che attualmente è la famiglia a prendere l'ultima decisione, allora tanto vale che lo decida la collettività. Io non credo, invece, che questa sia una legge che risponda ad esigenze della collettività, né credo proprio che in questa società ci siano regole che non ci vengano imposte; è lo Stato, in questo caso, che si dà il diritto di depredare tutti gli organi che vuole. Il discorso sul tabù dell'inviolabilità del corpo è un discorso valido e credo coinvolga molte persone, dato che anche il Papa sta conducendo una battaglia contro la donazione; ma non penso riguardi le compagne dell'AED-Femminismo, dal momento che loro sono per la donazione come frutto di libera scelta, ma contestano quella imposta, che sopraffà l'individuo.
E i baroni della medicina fino a che punto aspetteranno la morte del paziente per togliere quegli organi di cui ha bisogno un loro cliente ben pagante? Io ammetto che per noi anarchici l'interesse a combattere una legge è relativo dal momento che il nostro scopo è la completa abolizione dello Stato e del suo apparato legislativo, politico, economico, militare, ecc... Ma io, da anarchica, sono convinta che la nostra lotta quotidiana non può non tenere conto delle scelte specifiche dello Stato e del suo apparato, e che solo partendo da battaglie specifiche e concrete si possa rendere chiara ai nostri referenti sociali la prospettiva generale di liberazione verso cui ci muoviamo.
Saluti anarchici.

Letizia Giarratana (del Gruppo anarchico di Ragusa)