Rivista Anarchica Online
Chicago
di Laure Akai - Ngurundere (del Libertarian Book Club - New York)
Era già un paio
d'anni che la gente si stava preparando al raduno commemorativo
indetto a Chicago in occasione del centenario dei tragici fatti di
Haymarket. Dall'1 al 4 maggio circa 500 anarchici, per la maggior
parte provenienti dagli USA e dal Canada, sono convenuti a Chicago
per incontrarsi, prendere parte agli eventi e parlare delle attività
future. 1 maggio.
Il raduno ha avuto inizio alle 9. Erano stati affittati due locali,
il Cross Currents Theatre e lo scantinato della chiesa in Wellington
Avenue, entrambi con diverse stanze e piuttosto spaziosi. Nella
mattinata sono stati condotti diversi workshop contemporaneamente
nelle due sedi. Nel pomeriggio gli anarchici hanno preso parte a una
manifestazione caratterizzandola con la propria presenza. La polizia
ha cercato di operare tre fermi, ma ne è stata "dissuasa" dalla
pressione dei partecipanti. La sera ci sono
state diverse attività. Sono stati mostrati dei video e al Cross
Currents Theatre sono andati in scena due lavori teatrali sulla vita
di Emma Goldman: uno sugli anni della sua giovinezza, l'altro sul
periodo in cui era già un'attivista e viveva a New York. 2 maggio. Al
mattino, di nuovo workshop. A mezzogiorno ha avuto luogo una
manifestazione anticapitalista. I manifestanti hanno percorso la
città, sfilando davanti agli uffici del governo, alle sedi delle
maggiori banche, di alcune compagnie e del Chicago Tribune (le cui
maestranze sono in sciopero), percorrendo anche il "Magnifico
Miglio" un tratto di strada con negozi di gran lusso. La manifestazione
non era stata autorizzata. I manifestanti hanno improvvisato
spettacoli per strada, hanno parlato con la gente e sono entrati nei
negozi e nelle banche. A un certo punto tutti si sono presi per mano
e hanno formato un cordone intorno all'edificio dell'lBM, impedendo
alla gente di entrare. Abbiamo cantato, recitato slogan, bruciato
banconote, e ci siamo divertiti un mondo. Purtroppo al termine della
manifestazione abbiamo trovato ad attenderci la polizia, che ha
operato numerosi fermi e denunce. Tutti gli arrestati, eccetto due,
hanno trascorso la notte in cella. 3 maggio.
Sabato si è svolta la maggior parte dei workshop. Intanto i fermati
che avevano accettato di conciliare erano stati schedati e
rilasciati. Alla fine anche tutti gli altri hanno conciliato e sono
stati rilasciati. La sera c'è stato un banchetto. Abbiamo parlato,
ballato, mangiato e ci siamo divertiti. È
stata l'unica occasione, in questi quattro giorni, nella quale la
gente ha potuto stare tutta insieme nello stesso momento e nel
medesimo luogo. 4 maggio. Il
mattino dell'ultimo giorno ci siamo radunati nel cimitero
Walhdeim (che oggi si chiama Forest Park Cemetery), dove sono sepolti
i martiri di Chicago e altri anarchici (come Voltairine de Cleyre e
Emma Goldman). I "liberal" vi stavano tenendo una commemorazione
ufficiale, nel corso della quale gli anarchici di Haymarket sono
stati definiti erroneamente comunisti, socialisti, cristiani; tutto,
fuorché anarchici. Su questo è nata un'accesa discussione tra il
gruppo dei "liberal" e quello degli anarchici. I "liberal"
poi hanno deciso di concludere la loro celebrazione con uno
pseudo-religioso minuto di silenzio e con una processione per toccare
con mano il monumento alla memoria. Gli anarchici si sono presi gioco
di loro inscenando parodisticamente una processione di malati che
vanno al santuario a chiedere la grazia di una guarigione (perché a
questo somigliava la processione dei "liberal"). Più tardi si è
svolta una mostra di arte anarchica, con molti partecipanti giunti
dalle più svariate località, e hanno avuto luogo gli ultimi
workshop. Le attività ufficiali si sono concluse con l'intervento
degli anarchici al raduno ufficiale cittadino in Haymarket Square (la
città aveva organizzato celebrazioni ufficiali, che noi abbiamo
trasformato in celebrazioni anarchiche partecipandovi a sorpresa).
Tra gli operatori vi erano storici, autorità municipali e il nipote
di Oscar Neebe, l'unico a dire che i martiri di Chicago erano
anarchici. La maggior parte dei partecipanti concorderà che l'evento
è stato molto divertente e molto importante per gli anarchici
statunitensi e canadesi. Ci ha offerto l'opportunità di parlare
dell'anarchismo e di incontrare tanta gente con cui stabilire
rapporti. Sono stati discussi vari progetti e pare che vi sia la
possibilità di organizzare un raduno analogo tutti gli anni. Forse
l'anno prossimo se ne terrà uno ad Atlanta o a Montreal. I workshop
in particolare hanno fatto nascere molte idee nuove e hanno
consentito ai partecipanti di conoscersi. Sono stati condotti
workshop su questi temi: Ecologia, Tecnologia anti-tecnologia,
Costruire il movimento anarchico, Anarchismo, Educazione e gioventù,
Reviviscenza dei gruppi neofascisti, I movimenti di liberazione
nazionali, Haymarket 1886, Politica dei sessi, Censura, Libertà di
parola e pornografia, Spagna 1936, Il sistema legale e la legge della
strada, L'anarco-femminismo, Economia anarchica, La liberazione degli
animali, Comunità alternative, Politica personale, Che cos'è
l'anarchismo?, Il paganesimo, Anarchismo, Razza e classe, Il
sabotaggio, Anarchici e punk, Il teatro di strada, La rivoluzione
sociale, Violenza/non violenza, Operare attraverso reti
computerizzate. C'è stato anche un incontro sulla stampa anarchica.
Ovviamente molti workshop hanno avuto luogo contemporaneamente e
nessuno ha potuto seguirli tutti. La maggiore partecipazione l'ha
avuta quello sulla costruzione del movimento anarchico. Quando siamo
tornati a casa, a New York, abbiamo organizzato una riunione di un
gruppo di amici per discutere alcune delle idee emerse dai workshop e
per fare ciò che tutti i partecipanti al raduno senz'altro hanno
fatto: rievocare le sensazioni positive e fare progetti per il
futuro. A New York abbiamo deciso che forse in futuro organizzeremo
un raduno nazionale, ma nel frattempo ci piacerebbe indire ogni anno
un raduno locale (che interessi più o meno l'area di New York,
Connecticut, Boston, New Jersey e Philadelphia). Potrebbe andare bene
un week-end alla fine di ottobre. Stiamo anche
facendo il possibile per tenerci in contatto con gli amici dei vari
gruppi della nostra zona. Speriamo che attività come i week-end
anarchici, i raduni e i picnic, così come la nostra
lettera-notiziario, contribuiscano ad avvicinare maggiormente i
gruppi esistenti. Se tutti i partecipanti al raduno di Chicago hanno
provato quello che abbiamo provato noi, cresceranno le motivazioni di
ciascuno a lavorare con sempre maggiore impegno a più progetti, e
presto il movimento, negli Stati Uniti e in Canada, diventerà più
vivo, più interessante. Ho buone speranze per il futuro.
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