Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 138
giugno 1986


Rivista Anarchica Online

Chicago
di Laure Akai - Ngurundere (del Libertarian Book Club - New York)

Era già un paio d'anni che la gente si stava preparando al raduno commemorativo indetto a Chicago in occasione del centenario dei tragici fatti di Haymarket. Dall'1 al 4 maggio circa 500 anarchici, per la maggior parte provenienti dagli USA e dal Canada, sono convenuti a Chicago per incontrarsi, prendere parte agli eventi e parlare delle attività future.
1 maggio. Il raduno ha avuto inizio alle 9. Erano stati affittati due locali, il Cross Currents Theatre e lo scantinato della chiesa in Wellington Avenue, entrambi con diverse stanze e piuttosto spaziosi. Nella mattinata sono stati condotti diversi workshop contemporaneamente nelle due sedi. Nel pomeriggio gli anarchici hanno preso parte a una manifestazione caratterizzandola con la propria presenza. La polizia ha cercato di operare tre fermi, ma ne è stata "dissuasa" dalla pressione dei partecipanti.
La sera ci sono state diverse attività. Sono stati mostrati dei video e al Cross Currents Theatre sono andati in scena due lavori teatrali sulla vita di Emma Goldman: uno sugli anni della sua giovinezza, l'altro sul periodo in cui era già un'attivista e viveva a New York.
2 maggio. Al mattino, di nuovo workshop. A mezzogiorno ha avuto luogo una manifestazione anticapitalista. I manifestanti hanno percorso la città, sfilando davanti agli uffici del governo, alle sedi delle maggiori banche, di alcune compagnie e del Chicago Tribune (le cui maestranze sono in sciopero), percorrendo anche il "Magnifico Miglio" un tratto di strada con negozi di gran lusso.
La manifestazione non era stata autorizzata. I manifestanti hanno improvvisato spettacoli per strada, hanno parlato con la gente e sono entrati nei negozi e nelle banche. A un certo punto tutti si sono presi per mano e hanno formato un cordone intorno all'edificio dell'lBM, impedendo alla gente di entrare. Abbiamo cantato, recitato slogan, bruciato banconote, e ci siamo divertiti un mondo. Purtroppo al termine della manifestazione abbiamo trovato ad attenderci la polizia, che ha operato numerosi fermi e denunce. Tutti gli arrestati, eccetto due, hanno trascorso la notte in cella.
3 maggio. Sabato si è svolta la maggior parte dei workshop. Intanto i fermati che avevano accettato di conciliare erano stati schedati e rilasciati. Alla fine anche tutti gli altri hanno conciliato e sono stati rilasciati. La sera c'è stato un banchetto. Abbiamo parlato, ballato, mangiato e ci siamo divertiti. È stata l'unica occasione, in questi quattro giorni, nella quale la gente ha potuto stare tutta insieme nello stesso momento e nel medesimo luogo.
4 maggio. Il mattino dell'ultimo giorno ci siamo radunati nel cimitero Walhdeim (che oggi si chiama Forest Park Cemetery), dove sono sepolti i martiri di Chicago e altri anarchici (come Voltairine de Cleyre e Emma Goldman). I "liberal" vi stavano tenendo una commemorazione ufficiale, nel corso della quale gli anarchici di Haymarket sono stati definiti erroneamente comunisti, socialisti, cristiani; tutto, fuorché anarchici. Su questo è nata un'accesa discussione tra il gruppo dei "liberal" e quello degli anarchici. I "liberal" poi hanno deciso di concludere la loro celebrazione con uno pseudo-religioso minuto di silenzio e con una processione per toccare con mano il monumento alla memoria. Gli anarchici si sono presi gioco di loro inscenando parodisticamente una processione di malati che vanno al santuario a chiedere la grazia di una guarigione (perché a questo somigliava la processione dei "liberal").
Più tardi si è svolta una mostra di arte anarchica, con molti partecipanti giunti dalle più svariate località, e hanno avuto luogo gli ultimi workshop. Le attività ufficiali si sono concluse con l'intervento degli anarchici al raduno ufficiale cittadino in Haymarket Square (la città aveva organizzato celebrazioni ufficiali, che noi abbiamo trasformato in celebrazioni anarchiche partecipandovi a sorpresa). Tra gli operatori vi erano storici, autorità municipali e il nipote di Oscar Neebe, l'unico a dire che i martiri di Chicago erano anarchici. La maggior parte dei partecipanti concorderà che l'evento è stato molto divertente e molto importante per gli anarchici statunitensi e canadesi. Ci ha offerto l'opportunità di parlare dell'anarchismo e di incontrare tanta gente con cui stabilire rapporti. Sono stati discussi vari progetti e pare che vi sia la possibilità di organizzare un raduno analogo tutti gli anni. Forse l'anno prossimo se ne terrà uno ad Atlanta o a Montreal. I workshop in particolare hanno fatto nascere molte idee nuove e hanno consentito ai partecipanti di conoscersi. Sono stati condotti workshop su questi temi: Ecologia, Tecnologia anti-tecnologia, Costruire il movimento anarchico, Anarchismo, Educazione e gioventù, Reviviscenza dei gruppi neofascisti, I movimenti di liberazione nazionali, Haymarket 1886, Politica dei sessi, Censura, Libertà di parola e pornografia, Spagna 1936, Il sistema legale e la legge della strada, L'anarco-femminismo, Economia anarchica, La liberazione degli animali, Comunità alternative, Politica personale, Che cos'è l'anarchismo?, Il paganesimo, Anarchismo, Razza e classe, Il sabotaggio, Anarchici e punk, Il teatro di strada, La rivoluzione sociale, Violenza/non violenza, Operare attraverso reti computerizzate. C'è stato anche un incontro sulla stampa anarchica. Ovviamente molti workshop hanno avuto luogo contemporaneamente e nessuno ha potuto seguirli tutti. La maggiore partecipazione l'ha avuta quello sulla costruzione del movimento anarchico.
Quando siamo tornati a casa, a New York, abbiamo organizzato una riunione di un gruppo di amici per discutere alcune delle idee emerse dai workshop e per fare ciò che tutti i partecipanti al raduno senz'altro hanno fatto: rievocare le sensazioni positive e fare progetti per il futuro. A New York abbiamo deciso che forse in futuro organizzeremo un raduno nazionale, ma nel frattempo ci piacerebbe indire ogni anno un raduno locale (che interessi più o meno l'area di New York, Connecticut, Boston, New Jersey e Philadelphia). Potrebbe andare bene un week-end alla fine di ottobre.
Stiamo anche facendo il possibile per tenerci in contatto con gli amici dei vari gruppi della nostra zona. Speriamo che attività come i week-end anarchici, i raduni e i picnic, così come la nostra lettera-notiziario, contribuiscano ad avvicinare maggiormente i gruppi esistenti. Se tutti i partecipanti al raduno di Chicago hanno provato quello che abbiamo provato noi, cresceranno le motivazioni di ciascuno a lavorare con sempre maggiore impegno a più progetti, e presto il movimento, negli Stati Uniti e in Canada, diventerà più vivo, più interessante. Ho buone speranze per il futuro.