Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 15 nr. 130
estate 1985


Rivista Anarchica Online

Il discutibile piacere di avere la Digos in casa

A tutti i compagni, alla stampa libertaria per la pubblicazione.
La mattina di mercoledì 10 luglio ho avuto il discutibile piacere di una visita della DIGOS di Firenze, su richiesta del giudice Sica di Roma. Al mandato era annessa una comunicazione giudiziaria per il reato di "partecipazione a banda armata". Naturalmente senza specificare quale e senza alcuna indicazione sul numero del procedimento a cui l'operazione si riferisce.
Scopo della perquisizione era la ricerca di armi e documenti. Non essendoci armi, i poliziotti si sono dedicati ai documenti, che in casa mia abbondano. Particolare interesse hanno suscitato alcune riviste italiane (A rivista anarchica, Senzapatria, Rivoluzione Internazionale, Collegamenti-Wobbly, Seme Anarchico, ecc.) e straniere (Le monde libertarie, L'insecurité sociale, Sherwood, Radikal, una "histoire de gauche communiste italienne", ecc.) che, essendo arrivate da qualche giorno, erano ancora sul mio tavolo ed un pacco di corrispondenza personale con amici e compagni italiani e stranieri. Preda golosa, ovviamente, le agende e soprattutto lo schedario degli abbonamenti e scambi di Collegamenti-Wobbly. Perciò, se qualcuno si vedrà oggetto di attenzioni poliziesche, non se ne stupisca in modo eccessivo.
Anche se Collegamenti, dopo 10 anni di pubblicazioni, è ormai diventata uno dei fondamenti della rivoluzione mondiale, non ci aspettavamo che le nostre 1.000 copie di tiratura suscitassero tanta lusinghiera attenzione.
Un'attenzione che non ha risparmiato i materiali emerografici e documentari che stanno per essere depositati presso l'Archivio Storico e Centro Studi "68", nato da meno di un anno per opera di compagni fiorentini con diverse storie politiche alle spalle, e già noto alle nostre solerti autorità di polizia. Un altro crocevia della rivoluzione mondiale che viene scoperto e che - di questo passo - balzerà agli onori della cronaca.
O forse il motivo di questa visita è la mia intenzione di trasferirmi a Parigi per completare le mie ricerche su Berneri e l'emigrazione politica durante il fascismo? È così inusuale che qualcuno vada in Francia per studiare e non per sfuggire alle grinfie della giustizia italiana?
Non ho mai nascosto i miei progetti ed a Firenze li conoscono anche i sassi. Del resto il mio percorso politico è lineare e si è svolto perfettamente alla luce del sole: ho militato da circa 15 anni nel movimento libertario, ho fatto e faccio parte della redazione di Collegamenti-Wobbly, non ho creduto alle scorciatoie dei gruppi armati, ritengo che la rivoluzione sia un problema di natura sociale internazionale non risolvibile da gruppi di giacobini, ho partecipato (e spero di continuare) a tutti i movimenti sociali di qualche rilevanza che si sono sviluppati dove vivo e lavoro, non ho mollato e non ho niente di cui pentirmi.
Un abbraccio fraterno.

Gianni Carrozza (Firenze)