Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 14 nr. 121
estate 1984


Rivista Anarchica Online

Se fossi un maschio straccerei la cartolina

Cari compagni,
vi ammiro molto per la vostra campagna per l'obiezione di coscienza e contro la guerra. Credo che in un momento come questo sia importantissima. Vorrei però esprimere certi pareri personali che possono servire come contributo a un dibattito.
Una cosa mi ha colpito molto. Il segno individualistico che avete dato alla campagna per l'obiezione di coscienza. «Siamo anarchici», direte, però sono anarchica anch'io e essere anarchici, secondo me, non significa rifiutare a priori l'organizzazione di classe o non dare importanza alle masse.
Voi avete denunciato i casi più eclatanti. I casi di quelli che stracciano la cartolina. Ci tengo a sottolineare che se fossi un maschio e mi chiamassero alle armi straccerei la cartolina anch'io. (Ma a chi può venire in mente di chiamare alle armi le donne? Solo ai socialisti.)
Però, secondo me, non è da sottovalutare neanche la scelta di chi si presta per il servizio civile. Ora questa scelta è ostacolata dalle strutture e dalla stessa legge. Per fare il servizio civile bisogna prepararsi in tempo e forse anche essere appoggiati dai partiti o da chi per essi. Inoltre (è scontato, ma è bene dirlo) il servizio civile dura due anni anziché uno. Ho saputo anche che, fino a poco tempo fa, il servizio civile durava 15-16 mesi se il «reclutamento» avveniva in ritardo. Adesso deve durare due anni senza possibilità di deroga. Lavorare due anni gratuitamente...
Ma la ragione principale per cui vi ho scritto è che penso che, se si vuole veramente opporsi al militarismo, l'obiezione di coscienza deve diventare di massa, non solo in Italia ma in tutti i paesi del mondo. Come riuscire ad ottenere questo? Battendosi per una legge che liberalizzi completamente l'obiezione di coscienza.
Però, dicono gli scettici, se ci si arrivasse, lo Stato si difenderebbe, non solo con la repressione. C'è il rischio che succeda come negli Stati Uniti dove l'esercito di leva è stato sostituito con un esercito di volontari tecnicamente molto efficiente. A questa obiezione si potrebbe rispondere con la notizia, apparsa pochi giorni fa sul «Giornale» di Montanelli, secondo cui l'esercito americano ha munizioni solo per un mese . Poveri americani!
Hanno speso troppo in atomiche e adesso si trovano sul lastrico!
Comunque io penso che il vostro giornale sottovaluti un po' l'importanza delle petizioni, delle manifestazioni, dei sit-in. Anche questi sono importantissimi per opporsi a uno stato che diventa sempre più militarista.
Inoltre sarebbe opportuno dedicare qualche pagina anche alla Lega degli Obiettori di Coscienza e a quelle organizzazioni (non so quali siano, ma ci terrei a saperlo) che si sforzano di coordinare il dissenso antimilitarista. Forse si potrebbe anche portare il dibattito al Convegno di Venezia, a cui spero di partecipare. Se avete già deciso di farlo vi prego di scusare la mia ignoranza.
Dimenticavo di dire che avrei voluto darvi una mano economicamente, ma non ho potuto farlo perché ho pochi soldi in tasca. Forse lo farò in futuro.
Sperando che questa lettera non vi crei troppi casini, saluti da una compagna

Franca Osima (Casella)