Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 14 nr. 116
febbraio 1984


Rivista Anarchica Online

Comiso / Continuiamo la lotta contro gli assassini

A leggere quanto viene scritto sui nostri giornali e riviste sulle «tre giornate anarchiche di Comiso» - e in generale sull'«estate comisana» - parrebbe che nella memoria delle compagne e dei compagni «che ci sono stati» si siano fissati solo gli episodi più marginali, tutti gli aspetti negativi e un fondo di amarezza e di frustrazione per il «fallimento» dell'«occupazione di massa» del Magliocco. C'è, in queste compagne e in questi compagni come il tentativo di rimuovere dal loro ricordo queste «tre giornate anarchiche» come qualcosa di molto .. peccaminoso! Io, purtroppo, non ci sono stato durante queste «tre giornate» a Comiso, ma mi pare fin troppo evidente che questi compagni e queste compagne sbagliano. E di grosso.
Non sono un «trionfalista» aberrato, e so bene che ci sono stati molti aspetti da criticare. A cominciare dalla «gestione» e da certi comportamenti: a cominciare dall'indeterminatezza e dall'indecisione e mancanza di iniziativa autonoma dei «gruppi di affinità» che si erano costituiti al di fuori del «Coordinamento delle Leghe autogestite». Basterebbe considerare con un minimo di attenzione i due fatti più gravi: quello di avere la più parte dei compagni e delle compagne lasciato in fretta e furia Comiso, subito dopo la violenta - e del tutto gratuita - carica degli sbirri dei tutti amerikani Craxi-Catalano, mentre sarebbe stata più che opportuna e qualificante la presenza di tutti/e: per denunciare con fermezza il comportamento fascista delle forze dell'ordine: per fàre la necessaria controinformazione e tappare la bocca ai varii sciacalli: per rivendicare e chiarire ulteriormente l'impegno degli anarchici e delle Leghe, e quindi la indicazione/proposta relativa alla «occupazione di massa» dell'aeroporto Magliocco. L'altro fatto, ancora più grave, è quello d'aver disdetto in fretta e furia il contratto d'affitto del locale del Coordinamento delle Leghe autogestite. So delle «giustificazioni» che sono state date e che a me sembrano nel loro complesso infinitamente puerili.
Comunque sia, mi pare che limitarsi e attardarsi su questi, e magari su altri aspetti anche gravi, è quanto mai deleterio, in primo luogo perché lascia in pasto alla canea di sbirri e farabutti un'esperienza per molti altri aspetti esaltante e tutto considerato estremamente positiva. Basterebbbe considerare con un minimo di riflessione e attenzione l'indicazione/proposta - l'occupazione di massa del Magliocco - che rendeva estremamente chiaro e concreto l'obiettivo agli occchi di tutti: indicazione/proposta che per me rimane sempre estremamente valida, e non solamente per Comiso, e non solamente per la lotta contro le basi atomiche, e non solamente contro la militarizzazione del territorio, ecc. Basterebbe considerare oggettivamente la presenza/partecipazione dei 250/400 compagne e compagni che rappresenta un fatto estremamente positivo (malgrado le molte «incomprensioni» e i molti «scazzi», e malgrado quegli inconsapevoli e irresponsabili che sono «scesi» a Comiso «per fare casino»! .. .). Sono questi due aspetti sui quali i compagni e le compagne si dovrebbero impegnare per un discorso più approfondito e sviluppare una più corrispondente strategia d'intervento utile per tante altre occasioni.
Senza dimenticare pero' che la lotta per disarmare gli assassini, eliminare lo sfruttamento, distruggere lo Stato e realizzare l'Anarchia è ... di lunghissima durata. E che, una battaglia si puo' anche perdere, che l'importante è «saper perdere». E, in ogni caso, non perdere la volontà e l'entusiasmo di continuare la lotta. E' verissimo: occorre la salda convinzione e determinazione, per cui altra alternativa non c'è. Infatti, desistere dal lottare - a Comiso e ovunque - sarebbe scadere nella cloaca massima dello Stato, della Chiesa e del capitale, la triplice dalla quale si partono oppressione e sfruttamento e guerra ...

Franco Leggio (Ragusa)