Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 13 nr. 110
maggio 1983


Rivista Anarchica Online

A proposito di contraccettivi

La somministrazione di scariche elettriche ai capezzoli può prolungare la naturale infertilità femminile durante l'allattamento e diventare così la più efficace forma di contraccezione. E' la teoria del professor Peter Hartman dell'Università del Western Australia, che guida un gruppo di ricercatori sulla biochimica della lattazione. «Abbiamo ormai stabilito che la lattazione può arrestare l'ovulazione - ha affermato lo scienziato - e qualora venisse confermato che la stimolazione elettrica dei capezzoli può mantenere l'infertilità, avremo trovato la prima forma di contraccezione senza pericoli».
Questo è il testo di una notiziola apparsa sul Corriere della Sera del 29 marzo scorso, sotto il titolo «Scariche elettriche contraccettive». Alla direzione del quotidiano milanese hanno inviato una breve lettera di risposta le compagne dell'AED FEMMINISMO, che da anni a Bergamo danno vita ad un consultorio autogestito, si occupano di contraccezione autogestita, self-help, aborto autogestito, informazione legale autogestita, centro di documentazione autogestita, incontri femministi autogestiti. La loro sede è in Passaggio C. Lateranensi 22, 24100 Bergamo. A tutt'oggi la loro lettera non è stata pubblicata sul Corriere: eccola.
Quanto sia mistificatorio tutto il gran parlare sulla donna, la sua sessualità, la contraccezione e la salute, ci è per l'ennesima volta dimostrato da quel trafiletto apparso sulla pagina della scienza del Corriere della Sera, in data 29 marzo, intitolato «Scariche elettriche contraccettive».
Le scariche elettriche sono destinate ai capezzoli delle donne, ovviamente! Flash sulle torture naziste passano rapidi nella mente! A quanti nutrono ancora un po' di rispetto per l'individuo si accappona la pelle!
La ricerca nel settore contraccettivo è giunta a livelli di sadismo puro, alla perversione, alla tortura e questo dovrebbe chiarire alle donne che l'obiettivo degli Stati e dei ricercatori, non è la nostra salute, ché altrimenti non tratterebbero con tanto disprezzo e sadismo i nostri corpi, ma è di ben altra natura.
Infatti tutta la politica sulla contraccezione e sulla conseguente nuova sessualità che cercano di far passare come impegno per la salute della donna, nasce esclusivamente da ragioni di controllo del numero della popolazione, ovvero dai nuovi equilibri economico-demografici, per il quale obiettivo qualsiasi mezzo che raggiunga lo scopo è lecito. Nel caso che a qualcuno fossero sfuggite le precedenti e già attuate torture e sperimentazioni (dalle scariche ormonali, all'introduzione di corpi estranei nell'utero, alla asportazione o resezione di organi) faccia tesoro di questa nuova sconvolgente segnalazione che purtroppo i più, e forse, ancor più sconvolgente le più, abituate a vivere da cavie, avranno letto come una curiosità fra le tante.
Per la cronaca, il modo per autocontrollare la fertilità senza danneggiare la salute c'è, ma agli Stati quel modo non interessa, ai ricercatori non interessa, alle industrie non interessa.

Nerina Negrello dell'«AED femminismo» (Bergamo)