Rivista Anarchica Online
Cronache sovversive a cura della Redazione
Comiso / Repressione e lotta
L'11 marzo, a Comiso, le forze dell'ordine hanno attaccato il «campo internazionale della pace»,
promosso da pacifisti e nonviolenti (in buona parte provenienti dall'estero) contro la base
missilistica NATO che è in fase di costruzione. I tutori dell'ordine hanno bruciato le capanne di
legno e paglia che quelli del campo avevano eretto di fronte all'aeroporto Magliocco. Sono state
arrestate 12 pacifiste, una sola delle quali italiana: dopo qualche giorno di carcere, le 11 «straniere»
sono state espulse dall'Italia. Prosegue nel frattempo l'attività delle Leghe Autogestite che, con sede a Comiso (via Conte di
Torino 1), stanno portando avanti da mesi un'intensa opera di controinformazione e di
sensibilizzazione in molte zone della Sicilia Orientale, con l'obiettivo di giungere all'occupazione
pacifica della base missilistica. I contributi a sostegno della lotta delle Leghe vanno inviati con
vaglia postali indirizzati al Coordinamento delle Leghe Autogestite, via Conte di Torino 1, 97013
Comiso. Il 20 febbraio - si legge in un comunicato del Coordinamento - sono stati effettuati dal
Coordinamento degli interventi nei quartieri popolari di Comiso che vengono emarginati da
qualsiasi dibattito e informazione. Il Coordinamento, facendo proprie le esigenze di questi
quartieri, ha organizzato alle ore 9 al San Leonardo, alle ore 11 nel quartiere della Grazia e alle
17,30 al viale della Resistenza, tre comizi. L'iniziativa ha visto la partecipazione del cantastorie
siciliano Franco Trincale, che ha animato l'iniziativa, cantando canzoni antimilitariste. Ad ogni
intervento musicale è seguito un breve comizio di un compagno/a, che invitava apertamente i
presenti a organizzare e partecipare all'occupazione pacifica di massa ed alla liberazione
dell'aeroporto Magliocco, come unica soluzione praticabile per risolvere e spegnere sul nascere i
progetti guerrafondai della NATO, degli americani e dei loro servitori. Dopo ogni comizio si
formavano dei grossi capannelli, specialmente di donne, dove si approfondiva in termini reali la
presenza della base e la praticabilità dell'occupazione pacifica di massa. Questa occupazione non
deve essere un colpo di mano militare di una minoranza, ma un'azione pacifica che la gente deve
decidere spontaneamente. In questa occasione centinaia di persone si sono dette disponibili a
partecipare all'occupazione. Occorre adesso mettersi d'accordo e programmare insieme in modo
autogestito l'occupazione. Da segnalare, infine, il processo svoltosi a Vittoria contro i compagni «colpevoli» di aver
partecipato qualche mese fa ad uno sciopero contro la base di Comiso. Gli imputati sono stati tutti
assolti «perché il fatto non costituisce reato». In vista del processo, il 5 marzo si era tenuta nell'aula
consiliare di Vittoria, una conferenza-dibattito, che aveva visto anche gli interventi di alcuni
avvocati del collegio di difesa.
F.A.I. / Convocato il XVI congresso
Nei giorni 23, 24 e 25 aprile si terrà a Reggio Emilia il XVI congresso della Federazione Anarchica
Italiana (FAI), l'organizzazione (costituita a Carrara nel 1945) che raccoglie attualmente una parte
del movimento anarchico di lingua italiana. Lo ha stabilito l'assemblea delle commissioni di studio
e di lavoro che si è riunita a Roma il 27 febbraio. Oltre alla redazione del settimanale Umanità
Nova, le commissioni della FAI - quali sono state stabilite dall'ultimo congresso (Roma, aprile
1982) - si occupano rispettivamente di: Lotte sociali e territorio, Antimilitarismo,
Controinformazione e studio sul controllo sociale, Relazioni internazionali, Stampa e propaganda,
Autofinanziamento. Sarà proprio il lavoro svolto da queste commissioni a costituire il nerbo del dibattito congressuale.
Piombino / Libri e giornali cercansi
La Federazione anarchica elbano-maremmana (via G. Petri 9, 57025 Piombino) intende ampliare la
propria biblioteca per permetterne l'uso a coloro che intendono consultare libri, opuscoli, periodici,
ecc. Di qui l'appello dei compagni elbano-maremmani a chiunque abbia disponibile materiale
inutilizzato o doppio, affinché venga loro spedito. Qualunque sia il contributo, i compagni elbano-maremmani ringraziano anticipatamente.
Antimilitarismo / Scarcerato Mauro Zanoni
«Forza. Sei libero. Ti scarceriamo. Prendi subito il treno e domattina presentati a Pesaro in
caserma» così hanno detto, la sera del 2 marzo, all'anarchico Mauro Zanoni, da 17 giorni detenuto
nel carcere militare di Forte Boccea, a Roma. Mauro ha preso le sue cose ed è uscito, precipitandosi
in stazione. Ma a Pesaro devono ancora vederlo. Il foglio militare di viaggio Roma-Pesaro ha fatto
la stessa fine della cartolina precetto, che Mauro aveva pubblicamente strappato il 12 febbraio nel
corso di un meeting antimilitarista a Milano (ne abbiamo riferito sullo scorso numero). Pare che la scarcerazione di Zanoni sia dovuta al fatto che il procuratore della Spezia (il tribunale
militare da cui dipende la vicenda di Mauro) si rifiuta di prendere atto del fatto che il nostro
compagno non è solo mancante alla chiamata (questo è infatti il reato imputatogli), ma rifiuta il
servizio militare. In altre parole non è uno che si è presentato in ritardo o che ancora «aspetta» a
presentarsi (di qui la scarcerazione con conseguente obbligo di presentarsi subito in caserma), è
proprio uno che il servizio militare (e quello «alternativo» civile) non lo vuol fare comunque. Ma
allora - si chiederà qualcuno - perché il giudice militare non vuol prendere atto di questa dichiarata
volontà di Zanoni e non la smette di invitarlo/obbligarlo a presentarsi in caserma? Il fatto è che il
procuratore militare della Spezia, nel corso dell'interrogatorio cui ha sottoposto Mauro, il 17
febbraio, a Forte Boccea (presente uno dei suoi difensori, l'avvocato Ramadori, radicale, di Roma),
ha sottolineato più volte che le idee anarchiche non possono esser considerate idee filosofiche, tali
cioè da poter sottendere una scelta di «rifiuto dell'esercito», ma sono tuttalpiù delle idee politiche,
come dire «di seconda classe», comunque indegne di esser considerate alla base di una scelta ideale
qual è appunto il rifiuto dell'esercito. Fumisterie? Certo. Intanto Zanoni, per ora, è fuori. Indipendentemente da come la magistratura
militare vorrà «etichettare» la sua scelta, una cosa almeno è certa: a lui il militare non riusciranno a
farglielo fare.
Ragusa / Arrestato Franco Leggio
In una strada del centro di Ragusa, la sua città, mentre stava per prendere l'autobus per recarsi a
Comiso, è stato arrestato il 24 febbraio Franco Leggio. Attivo militante fin dagli anni '40, molto
conosciuto per la sua intensa attività editoriale anarchica (soprattutto con le edizioni «La Fiaccola»,
che hanno pubblicato anche numerosi testi atei ed anticlericali), Leggio deve scontare sei mesi per
aver insultato il presidente della Corte d'Assise di Salerno, Fiengo, nel corso di un'udienza del
processo contro l'anarchico Giovanni Marini - circa una decina di anni fa. Giovanni Marini -
ricorda in un comunicato il «Comitato nazionale di solidarietà per Franco Leggio» - tentò di
leggere un comunicato nel quale spiegava il perché era stato costretto a colpire il fascista che,
insieme ad altri complici, lo aveva assalito. Il presidente Fiengo si oppose a queste lettura e
Giovanni venne pestato nella gabbia dove si trovava dai carabinieri che lo circondavano. A questo
i compagni e tutti i presenti in aula si ribellarono gridando «nazista, nazista, nazista» al
presidente che assisteva tranquillo a questo pestaggio. Fiengo ordinò di far sgomberare l'aula, i
compagni si legarono gli uni agli altri per non farsi trascinare via, poliziotti e carabinieri
caricarono tutti i presenti in aula. Di tutto questo esiste una documentazione fotografica che a suo
tempo venne prodotta agli inquirenti. In seguito i compagni citati in giudizio furono tutti amnistiati, ma la pretura di Vallo della Lucania
ha citato ancora Franco Leggio, convocandolo nella cittadina campana per il 25 febbraio dello
scorso anno. Informando in anticipo la presidenza del tribunale di Vallo della Lucania della propria
indisponibilità a presenziare, Leggio confermò per iscritto il suo giudizio su Fiengo e sul suo
operato quel giorno, mentre Marini veniva picchiato selvaggiamente nella gabbia. Leggio, inoltre,
non ha voluto ricorrere contro la sentenza, rifiutando di attenersi alle «regole del gioco». Il 24
febbraio scorso è scattato l'arresto. Leggio è detenuto nel carcere, via di Vittorio 26, 97100 Ragusa. Va sottolineato il fatto che a Leggio, attivo anche nelle lotte portate avanti dalle Leghe Autogestite
contro la costruzione della base missilistica di Comiso, non è stata applicata la condizionale.
Chiavari / Vieni o maggio, venite compagni
Si chiamerà Germinal e si terrà il 13, 14 e 15 maggio (ma in caso di pioggia sarà rinviato al
successivo fine-settimana), in località Case Soprane - Reppia, nei pressi di Lavagna (Genova). E' la
festa che stanno organizzando i compagni della zona: ci sarà la possibilità di campeggiare in
un'area apposita, ci saranno anche gruppi musicali (rock, blues, jazz, new wave, ecc.) e filmati.
Ingresso gratuito, bene accetti i contributi di qualsiasi tipo (soprattutto materiale audiovisivo,
pannelli, mostre fotografiche, ecc.).
|