Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 12 nr. 101
maggio 1982


Rivista Anarchica Online

Cronache sovversive
a cura della Redazione

Palermo/condannato Valastro

Orazio Valastro, anarchico, è stato condannato a 5 mesi di carcere dal tribunale militare di Palermo. Come si ricorderà, Valastro era stato arrestato una prima volta a Catania il 12 gennaio per diserzione. Dopo otto giorni di carcere, era stato scarcerato con l'obbligo di presentarsi al Corpo. Valastro, che con una lettera (pubblicata sul penultimo numero di "A") aveva deciso di rendere definitiva la sua scelta di rifiuto dell'esercito, è stato arrestato una seconda volta a Catania il 4 marzo, mentre si recava in un cinema per parlare nel corso di una manifestazione antimilitarista. Quindi il processo e la condanna a 5 mesi. Attualmente Valastro è detenuto nel carcere militare di Palermo.

F.A.I./XV congresso

Dal 9 all'11 aprile si è tenuto a Roma il XV Congresso della Federazione Anarchica Italiana. Hanno partecipato ai lavori oltre un centinaio di compagni aderenti e non alla F.A.I.. In apertura del congresso, Umberto Marzocchi ha commemorato Pio Turroni, morto due giorni prima. Il dibattito si è sviluppato prevalentemente su aspetti interni della vita federativa, ed in particolare sulla definizione della questione del Patto Associativo, sulla ristrutturazione degli organi federali e sul futuro del settimanale della F.A.I. Umanità Nova. Alla dimissionaria redazione palermitana (che peraltro mantiene la responsabilità dell'amministrazione e della distribuzione del giornale) succederà, a partire dal primo numero successivo alla consueta pausa estiva (numero previsto per il 18 settembre), la Federazione Anarchica Milanese: U.N., dunque, che già era stata gestita da quei compagni del '74 al '77, torna a Milano. Un contributo sostanziale e regolare alle pagine del settimanale è stato attribuito alle numerose commissioni che il congresso ha nominato, ognuna delle quali si occuperà (sempre con un occhio fisso ad U.N.) di una differente tematica (antimilitarismo, repressione e controllo sociale, ecc.). Si è anche deciso di dar vita ad una cooperativa editrice, risolvendo così definitivamente l'annosa questione della definizione proprietaria, giuridica e fiscale del giornale. Nel periodo intercorrente tra il congresso ed il 4 luglio (data in cui U.N. sospenderà le pubblicazioni), la responsabilità redazionale è affidata ai compagni di Carrara. Il congresso ha anche deciso di stampare un manifesto per la campagna di solidarietà con il compagno spagnolo Jesus Fortez e alla compagna di Pio Turroni.

No all'estradizione di Jesus Fortez!

E' attesa per le prossime settimane la decisione dell'autorità giudiziaria in merito alla richiesta di estradizione dell'anarchico spagnolo Jesus Emilio Gil Fortez, presentata dalla magistratura iberica. Fortez si trova nel carcere romano di Rebibbia dal 7 febbraio, quando - con grande spiegamento di forze e un battage pubblicitario intenso quanto effimero (dopo due giorni nessun mass-media ne ha più parlato) - venne arrestato a Monterotondo (Roma) nell'abitazione in cui da tempo regolarmente risiedeva. L'accusa rivoltagli dalla magistratura spagnola è quella di essere implicato nell'attentato al locale pubblico Scala, avvenuto a Barcellona il 15 gennaio 1978, in seguito al quale persero la vita quattro persone (lavoratori e frequentatori del locale). Nonostante l'assoluta mancanza di indizi, nonostante il fatto che 3/4 dei lavoratori di quel locale fossero aderenti al sindacato dello spettacolo della C.N.T. (il sindacato libertario spagnolo), la polizia, la magistratura ed i mass-media cominciarono a battere subito la pista anarchica e cenetista, tentando provocatoriamente di collegare la manifestazione che quel mattino la C.N.T. aveva promosso contro il "patto della Moncloa" (un accordo anticrisi sottoscritto da padroni, partiti e sindacati) con l'attentato indiscriminato contro il locale Scala. Il movimento libertario spagnolo iniziò subito una campagna di denuncia e di contro-informazione, della quale a suo tempo demmo conto sulla nostra rivista: furono evidenziate le assurdità e le solite "strane coincidenze", tutte convergenti nel confermare l'estraneità del movimento anarchico da quell'orrendo attentato.
Dopo le retate antianarchiche e le pesanti condanne emesse al processo, è ora la volta di Fortez, la cui estradizione sarà legalmente possibile solo se sarà accettata la versione della magistratura spagnola tendente a presentarlo responsabile o comunque implicato in fatti di natura "comune". Evidenziare, dunque, il carattere politico (e non puramente criminale) della richiesta di estradizione e la sua valenza persecutoria nei confronti di un compagno della C.N.T. è l'obbiettivo primo per far sì che Fortez non venga consegnato al regime spagnolo e alle sue galere.