Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 9 nr. 71
gennaio 1979


Rivista Anarchica Online

Le previsioni economiche dei padroni
a cura della Redazione

Il prodotto interno lordo aumenterà in Italia del 3,4%, mentre i prezzi al consumo aumenteranno del 14%. Chi fa queste previsioni è la Chase Econometrics, un istituto internazionale di ricerche economiche finanziato dalla Chase Manhattan Bank, che nel suo ultimo rapporto di previsioni a lungo termine traccia le direttive probabili dell'economia mondiale e negli anni ottanta.

Un documento certo interessante perché anticipa le direttive su cui dovrebbero muoversi i nostri nemici. Esaminiamone i dati più rilevanti. Innanzitutto la Chase Econometrics ritiene improbabile che si ricrei una recessione come quella degli anni 1974 e 1975 e che inoltre è terminata l'epoca degli elevati tassi di crescita.

Il prodotto lordo dell'economia mondiale dovrebbe subire un sensibile aumento e se questo nel 1980 crescerà del 3,4%, nei due anni successivi crescerà ulteriormente per assestarsi su un tasso del 4% nel quinquennio 1983-1987. Questo tasso sarà determinato in misura sensibile dagli U.S.A., mentre l'Europa avrà un tasso di crescita tra il 1984 e il 1987 del 3,4%.

Negli anni ottanta viene prevista una ripresa dell'inflazione ai ritmi del 1976-1977, invertendo la tendenza prodottasi nel 1978. Anche il commercio mondiale dovrebbe subire un forte rallentamento e il tasso di espansione non dovrebbe superare il 5% a causa del persistere di elevata disoccupazione, bilance dei pagamenti in deficit e accentuata concorrenza dei paesi in via di sviluppo.

La Chase Econometrics esamina anche gli sviluppi che dovrebbe avere lo S.M.E. prevedendo che questo provocherà quasi certamente delle tensioni valutarie all'interno dell'Europa, poiché i governi si sforzeranno di mantenere un'unione monetaria rigida senza aver attuato una convergenza delle tendenze di sviluppo dell'economia dei rispettivi paesi.

Tutto questo dovrebbe portare a una rivalutazione delle monete europee soprattutto rispetto al dollaro, tanto che gli anni ottanta dovrebbero assistere a un sempre più consistente afflusso di capitali d'investimento dall'Europa verso gli U.S.A. invertendo quindi la tendenza che ha contrassegnato gli anni sessanta.