Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 8 nr. 67
giugno 1978


Rivista Anarchica Online

Lisbona - Festa libertaria
a cura della Redazione

La settimana di presenza libertaria tenutasi a Lisbona dal 2 all'8 luglio - come annunciato sullo scorso numero - è stata un momento di verifica dell'attuale situazione del movimento libertario in Portogallo ad oltre 4 anni dalla rivoluzione/golpe dei militari democratici. Nonostante l'impegno dei compagni organizzatori, la partecipazione alle varie iniziative (conferenze, dibattiti, pic-nic, ecc.) succedutesi a Lisbona e nei dintorni è stata molto ridotta: in media, dalle 100 alle 200 persone. Il paragone con le giornate libertarie internazionali, indette l'anno scorso (sempre in luglio) a Barcellona dal sindacato dello spettacolo della C.N.T., è praticamente impossibile.

Ad Aurora, una delle due compagne della nostra redazione presenti a Lisbona, poniamo qualche domanda.

Che cosa ti ha colpito di più del Portogallo?

La miseria, la disoccupazione, l'estrema povertà della gente e dei compagni. A Lisbona, se appena ti allontani dal centro e dai vialoni, ti ritrovi in quartieri poverissimi, con tanti bambini scalzi, tanta gente che chiede la carità. Poi parli con la gente e ti si conferma l'impressione che il Portogallo di oggi sembra proprio l'Italia dell'immediato dopoguerra.

La settimana di presenza libertaria può essere valutata positivamente o no?

La partecipazione della gente è stata scarsissima, quasi nulla: eppure l'iniziativa, preparata da mesi, era stata propagandata (anche all'estero). Un giudizio sulla settimana non può che essere negativo, anche se è necessario comprenderne le ragioni. La principale è legata alla generale situazione politica portoghese ed in particolare a quella del movimento rivoluzionario - realisticamente presentata dal compagno Julio Figueras nel suo articolo sul numero di aprile di "A".

Parlando con i compagni, con i giovani, che impressione hai ricavato?

Positiva. C'è molta vivacità, voglia di conoscere, di lottare. Molti hanno voluto cercare di capire il "fenomeno italiano", la lotta armata, il "movimento" ed anche la situazione specifica del movimento anarchico in Italia.

Molti giovani partecipano a collettivi di lotta, soprattutto di quartiere, fanno giornaletti, tentano di organizzarsi e di estendere le lotte. Ma la situazione generale non permette grandi illusioni, dopo che quelle dell'immediato post-25 aprile '74 sono state stroncate dalla progressiva involuzione del Portogallo.