Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 6 nr. 46
marzo 1976


Rivista Anarchica Online

RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione

Rivista di critica anarchica: questo è il sottotitolo di una nuova pubblicazione francese. La Lanterne Noire, che si presenta con una veste tipografica originale e piacevole.

Nel primo numero (luglio-agosto '74) il gruppo redazionale si presenta ai lettori: "Noi siamo usciti da due gruppi che esistevano da prima del maggio '68: Noir et rouge ed I.C.O. (Informations, Correspondances Ouvrieres) Noir et rouge era una rivista di studi che affrontava tutti problemi, senza tabù ideologici pur richiamandosi all'anarchismo. I.C.O. era originariamente un gruppo di lavoratori che denunciava il sindacalismo come alleato indispensabile del capitalismo. Dopo il maggio '68 questi due gruppi ebbero un'evoluzione che li portò ad abbandonare la loro struttura tradizionale. Noir et rouge divenne un luogo di incontro, di iniziative, pur con la volontà di continuare un lavoro di studio collettivo; ma dopo un ultimo numero di analisi, il gruppo decise di chiudere la rivista, dopo aver constatato l'impossibilità collettiva a conciliare le due cose. I.C.O. si trovò a dover assorbire un afflusso dei militanti del maggio, più interessati ai problemi legati alla vita quotidiana... che a una riflessione sui problemi più strettamente legati al "posto di lavoro". Queste due posizioni coabiteranno sino al '73 e quindi si scioglieranno.... Tra queste tre posizioni, rivista di studi, problemi del lavoro, problemi ideologico-individuali, quale scegliamo noi? Di fatto, non ci sono state scelte aprioristiche...".

Nel numero quattro (dicembre '75), segnaliamo un articolo interessante e ben documentato sulla repressione in Germania.

Un'altra decina di pagine è dedicata al Portogallo con i seguenti testi: Sulla difensiva. L'autogestione in Portogallo, Osservazioni sul testo di un Combate, Associazione dei Gruppi Autonomi Anarchici (sull'esercito). La rivista nel suo insieme è composta di 60 pagine, di cui le ultime sono riservate alla corrispondenza, alla presentazione e alla critica delle novità editoriali e alla rubrica "Riviste e giornali".

In definitiva una rivista meditata e seria che merita di essere letta e seguita.

"La Lanterne Noire", P. Blanchiér, B.P.14, 92360 Meudon La Foret (Francia), periodicità irregolare, formato 16x24, pagine 40, una copia 4,5 franchi, abbonamento a 4 numeri: 18 franchi.

Volontà compie fra poco trent'anni: un bel successo, tantopiù che la rivista è sempre uscita regolarmente, prima (dal '46 al '68) come mensile, quindi come bimestrale. Fondata da Giovanna Caleffi (vedova di Camillo Berneri) e da Cesare Zaccaria, Volontà si è fatta subito apprezzare anche al di fuori dell'ambiente anarchico per la sua serietà e per la molteplicità dei temi trattati. Fra i suoi collaboratori troviamo, nei suoi primi anni, Giorgio Galli (l'attuale columist di Panorama) Luigi De Marchi (segretario dell'A.I.E.D.) ed altri ancora che, pur non anarchici, hanno trovato spazio per le loro opinioni e le loro battaglie "libertarie". Programmaticamente, infatti, Volontà ha sempre ricercato la collaborazione di quegli studiosi che, anche senza legami con l'anarchismo ed il movimento anarchico in particolare, si situino in un'area culturale ed ideologica che potremmo definire genericamente libertaria. Ciò, se da una parte ha arricchito la rivista in termini di vivacità e di spirito critico, ha d'altra parte contribuito ad indebolirne la necessaria caratterizzazione rivoluzionaria - soprattutto per colpa dell'impostazione radicaleggiante (nel senso anglo-sassone del termine "radical") di Zaccaria.

Negli anni sessanta, dopo la morte dei suoi due fondatori, la responsabilità redazionale è passata al compagno Giuseppe Rose (recentemente scomparso), quindi ad altri; dal primo numero del '76 è stata assunta dal compagno Roberto Tronconi. Per sottolineare la fedeltà al messaggio iniziale dei suoi fondatori, l'ultimo numero di Volontà ripubblica integralmente il "programma di lavoro" steso nel '46 da Zaccaria e dalla Caleffi. Un programma, quello, per tanti aspetti valido, ma non certo privo di affermazioni generiche e discutibili.

Indubbiamente, negli ultimi anni la rivista non ha saputo mantenere vive quelle caratteristiche di vivacità e di varietà che ne hanno caratterizzato gli anni migliori. Il richiamarsi al "vecchio" programma del '46, se si sapranno evitare certi errori di impostazione del passato, potrebbe dunque preludere ad un ritorno della rivista alla "vecchia" vivacità. Questo, almeno, è in nostro augurio.

Sul numero di gennaio-febbraio, che qui recensiamo, segnaliamo il consueto editoriale ("Motivi di Attualità") di Alberto Moroni, particolarmente lucido nell'analisi e chiaro nell'esposizione. Una collaborazione, questa di Moroni, che si prolunga puntualmente da oltre un decennio e che dà tono a tutta la pubblicazione. Interessante pure un documento proveniente dal gruppo "La giovane talpa" di Caracas (Venezuela), incentrato sui problemi e sulle modalità organizzative della lotta rivoluzionaria. Segnaliamo infine la sesta puntata di quell'antologia di storia anarchica che viene curata da un nostro redattore: vi si presenta questa volta uno scritto poco conosciuto di Errico Malatesta in tema di organizzazione e di sindacalismo.

"Volontà", amministrazione: Giovanni Tolu - c.p. 868 - 16100 Genova; redazione: Roberto Tronconi - c.p. 488 - 37100 Verona, periodicità bimestrale, formato 14,5x19,7, pagine 80, una copia 400 lire, abbonamento annuale 2.000.