Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 5 nr. 37
marzo 1975


Rivista Anarchica Online

Ancora su Masetti

Vorrei fare una breve ma necessaria precisazione in merito alla critica mossa al mio articolo ("Cavie in grigioverde" - "A" n. 35) apparso sullo scorso numero ad opera di Maurizio Z. di Bari.
Quando scrissi, nell'articolo in questione, che il gesto di Masetti trovò respiro, incoraggiamento e spinta in un vasto fronte di lotte popolari, intendevo sottolineare il peso del sostegno attivo, dato dalla sinistra e dalle masse popolari non ancora irretite dalla propaganda borghese riformista, al suo atto, che fu quindi esemplare e storicamente utile ai fini dell'emancipazione degli sfruttati. Questo nel 1911, in una atmosfera cioè caratterizzata da una situazione bellica che giustamente le masse popolari sentivano aliena dai propri interessi e che le colpiva direttamente.
Oggi, dato che l'esercito italiano attuale non sta partendo per la guerra e si appresta invece ad andare a nozze coi sindacati riformisti, gesti del genere sarebbero condannati al silenzio ed alla repressione più dura, anzi direi meglio alla più cupa incomprensione.
Questo non vuol dire né ottimismo, né rassegnazione, né tanto meno teorizzazione del prevalere di un metodo di lotta su di un altro. Significa piuttosto prendere atto di questa realtà e muoversi volontaristicamente nella prospettiva anarchica, utilizzando diversi strumenti di azione coerenti al fine - questo sì - ma nello stesso tempo ad esso utili dato un preciso quadro storico e rapporti di forza altrettanto precisi. Altrimenti rischieremmo di costruire una casa partendo dal tetto, con le ovvie conseguenze che ciò comporta. Oggi in Italia, date le attuali condizioni (su cui non mi dilungo per averle già analizzate nell'articolo), la via giusta è quella della propaganda e della costruzione alternativa. Il gesto di Masetti appartiene certo ad un glorioso passato: il nostro impegno odierno esige nuove strategie non meno valide.

R. Pernice